Premio San Gerardo Maiella, menzione di merito per Roberto Berloco
La poesia pubblicata in una antologia dedicata al Premio
sabato 16 giugno 2018
10.38
Si sono svolte lo scorso 9 giugno le premiazioni della decima edizione del concorso nazionale di poesia "San Gerardo Maiella" 2018 organizzato con il patrocinio di Regione Basilicata, Comune di Muro Lucano, Fondazione San Gerardo Maiella di Toronto - Canada, Associazione San Gerardo Maiella di Muro Lucano, Associazione Fidas di Muro Lucano.
Tanti i premiati tra poeti e amanti della poesia tra cui spunta il nome del poeta altamurano Roberto Berloco a cui è stata assegnata la menzione di merito per la poesia "Ave Ricordo".
Una poesia dal sapore esistenziale che ha meritato la pubblicazione in una antologia dedicata al Premio e già stampata.
Di seguito pubblichiamo, su autorizzazione dell'autore, il testo completo della poesia
"Ave Ricordo"
Ave Ricordo
ch'ancor esulti
tra verità del presente
e insidie d'un passato
che fatica a spirare,
disfacendo memoria
ch'a segno di fato
depreda pietà
tra le voci del mane,
pur fiorenti di speme e fatte una
per levar alto il suono del dì,
prima che la notte
giunga
a far ordine
d'un silenzio
senza più altra fine
che il sorriso
della quiete dei cieli,
dove l'anima respira
per forza di pace.
M'ancora
il tempo non è,
il remo affondare dovrà
nell'ignoto mar scosso
d'amare spume,
tra onde incitanti
a tornar verso riva,
fra sabbie
rimosse
d'orgoglio ferito,
epperò mai domo,
come giunto
a battito estremo
d'un novello inizio,
ma solamente uno
finchè dal mistero
per grazia sorga
segno imperituro
di promessa ansiosa
d'eterno pulsar.
Tanti i premiati tra poeti e amanti della poesia tra cui spunta il nome del poeta altamurano Roberto Berloco a cui è stata assegnata la menzione di merito per la poesia "Ave Ricordo".
Una poesia dal sapore esistenziale che ha meritato la pubblicazione in una antologia dedicata al Premio e già stampata.
Di seguito pubblichiamo, su autorizzazione dell'autore, il testo completo della poesia
"Ave Ricordo"
Ave Ricordo
ch'ancor esulti
tra verità del presente
e insidie d'un passato
che fatica a spirare,
disfacendo memoria
ch'a segno di fato
depreda pietà
tra le voci del mane,
pur fiorenti di speme e fatte una
per levar alto il suono del dì,
prima che la notte
giunga
a far ordine
d'un silenzio
senza più altra fine
che il sorriso
della quiete dei cieli,
dove l'anima respira
per forza di pace.
M'ancora
il tempo non è,
il remo affondare dovrà
nell'ignoto mar scosso
d'amare spume,
tra onde incitanti
a tornar verso riva,
fra sabbie
rimosse
d'orgoglio ferito,
epperò mai domo,
come giunto
a battito estremo
d'un novello inizio,
ma solamente uno
finchè dal mistero
per grazia sorga
segno imperituro
di promessa ansiosa
d'eterno pulsar.