Portoghese lascia la segreteria del Pd
Dopo la sconfitta elettorale il segretario fa un passo indietro ma incita il centro sinistra
mercoledì 1 luglio 2015
17.54
Agostino Portoghese lascia la segreteria del Partito democratico.
Nel corso dell'ultimo Coordinamento cittadino il segretario ha presentato le proprie dimissioni irrevocabili.
"Il risultato elettorale è chiaro ed indiscutibile – si legge in una nota offerta alla stampa - Il Pd nonostante diventa il primo partito ad Altamura prende atto di questo insuccesso e fin dai prossimi giorni farà i propri ragionamenti con gli organismi dirigenti, militanti ed elettori. Oggi la responsabilità della sconfitta me la assumo io come segretario del Pd. Ogni scelta ha delle conseguenze ed è il segretario – prosegue Portoghese – a dover dare l'esempio. Senza indugio do le mie dimissioni per consentire al Partito la necessaria fase di riflessione e di dibattito che dovrà portare a ricostruire una nuova piattaforma politica-programmatica con umiltà e dialogo".
A due settimane dal voto Portoghese, in carica dal novembre 2013, getta la spugna.
Eletto con obiettivi ben precisi, "allargare la platea dell'attivismo democratico e, ovviamente, tornare a vincere a livello locale" in una lettera indirizzata ai tesserati del partito e nella quale precisa "E' una scelta totalmente individuale nel rispetto del futuro del Circolo e legata ad impegni di carattere personale. Non importano i numeri, non mi interessano le analisi, non mi interessano le accuse (anche infami) che vengono rivolte ad un gruppo di persone che hanno lavorato notte e giorno per il bene del centrosinistra. Ho consegnato le mie dimissioni in un coordinamento riunitosi a due settimane dal voto proprio per evitare la prevedibile e sterile strumentalizzazione fatta da qualche sciacallo della politica".
Non da ultimo però l'ex dirigente esorta il centro sinistra altamurano a riorganizzarsi e soprattutto ad avviare un'opposizione seria e organizzata: "E' il tempo di un'opposizione costruttiva ma dura sul piano programmatico mantenendo fermi i nostri valori e i nostri capisaldi (equità sociale, difesa dell'ambiente, vivibilità cittadina). E' necessario far attuare le promesse alla nuova Amministrazione: Central Park e Zona Franca del Centro storico, pena aver ingannato la Città".
Nel corso dell'ultimo Coordinamento cittadino il segretario ha presentato le proprie dimissioni irrevocabili.
"Il risultato elettorale è chiaro ed indiscutibile – si legge in una nota offerta alla stampa - Il Pd nonostante diventa il primo partito ad Altamura prende atto di questo insuccesso e fin dai prossimi giorni farà i propri ragionamenti con gli organismi dirigenti, militanti ed elettori. Oggi la responsabilità della sconfitta me la assumo io come segretario del Pd. Ogni scelta ha delle conseguenze ed è il segretario – prosegue Portoghese – a dover dare l'esempio. Senza indugio do le mie dimissioni per consentire al Partito la necessaria fase di riflessione e di dibattito che dovrà portare a ricostruire una nuova piattaforma politica-programmatica con umiltà e dialogo".
A due settimane dal voto Portoghese, in carica dal novembre 2013, getta la spugna.
Eletto con obiettivi ben precisi, "allargare la platea dell'attivismo democratico e, ovviamente, tornare a vincere a livello locale" in una lettera indirizzata ai tesserati del partito e nella quale precisa "E' una scelta totalmente individuale nel rispetto del futuro del Circolo e legata ad impegni di carattere personale. Non importano i numeri, non mi interessano le analisi, non mi interessano le accuse (anche infami) che vengono rivolte ad un gruppo di persone che hanno lavorato notte e giorno per il bene del centrosinistra. Ho consegnato le mie dimissioni in un coordinamento riunitosi a due settimane dal voto proprio per evitare la prevedibile e sterile strumentalizzazione fatta da qualche sciacallo della politica".
Non da ultimo però l'ex dirigente esorta il centro sinistra altamurano a riorganizzarsi e soprattutto ad avviare un'opposizione seria e organizzata: "E' il tempo di un'opposizione costruttiva ma dura sul piano programmatico mantenendo fermi i nostri valori e i nostri capisaldi (equità sociale, difesa dell'ambiente, vivibilità cittadina). E' necessario far attuare le promesse alla nuova Amministrazione: Central Park e Zona Franca del Centro storico, pena aver ingannato la Città".