Port’Alba, tutto da rifare
Palazzo di città annulla la gara per la gestione
martedì 16 agosto 2016
Tutto rinviato al 2017.
E' questa l'ultima decisione assunta dal Municipio altamurano a proposito del Laboratorio giovanile Port'Alba.
Lo stop alla gara è arrivato dopo le verifiche effettuate dall'ufficio tecnico comunale che, a gara in corso, ha riscontrato la necessità di effettuare altri lavori di manutenzione dell'immobile per un tempo non meglio definito.
Per questo il dirigente delle politiche culturali, dopo aver atteso diversi mesi, ha evidenziato la necessità "di apportare modifiche ed adeguamenti al bando per l'affidamento del Laboratorio Urbano e pertanto, sarà avviata una nuova procedura di selezione".
Una doccia fredda per le diverse associazioni che avevano candidato idee e progetti nella speranza di trasformare il laboratorio in un vero polo culturale.
Come si ricorderà la procedura di selezione è stata aperta a dicembre dello scorso anno prevedendo l'affidamento dell'immobile entro aprile 2016 per un periodo di cinque anni e un contributo economico di 30.000 euro annui da parte del Comune.
Il laboratorio tuttavia avrebbe potuto sostenersi con i proventi derivanti dalla "organizzazione di attività socio-culturali produttive, sui proventi di attività commerciali complementari e sulla ricerca di finanziamenti pubblici e privati, destinando gli eventuali utili allo sviluppo del Laboratorio".
Al Comune, che ha di diritto la possibilità di utilizzare gli spazi del laboratorio per 15 iniziative l'anno, spetta l'impegno di mettere a disposizione a titolo gratuito l'immobile mentre il gestore sarebbe stato obbligato ad attivare all'interno del laboratorio attività culturali giudicate a tutti gli effetti "possibilità di crescita e sviluppo destinate alla popolazione giovanile".
Una crescita, però, rinviata al 2017.
E' questa l'ultima decisione assunta dal Municipio altamurano a proposito del Laboratorio giovanile Port'Alba.
Lo stop alla gara è arrivato dopo le verifiche effettuate dall'ufficio tecnico comunale che, a gara in corso, ha riscontrato la necessità di effettuare altri lavori di manutenzione dell'immobile per un tempo non meglio definito.
Per questo il dirigente delle politiche culturali, dopo aver atteso diversi mesi, ha evidenziato la necessità "di apportare modifiche ed adeguamenti al bando per l'affidamento del Laboratorio Urbano e pertanto, sarà avviata una nuova procedura di selezione".
Una doccia fredda per le diverse associazioni che avevano candidato idee e progetti nella speranza di trasformare il laboratorio in un vero polo culturale.
Come si ricorderà la procedura di selezione è stata aperta a dicembre dello scorso anno prevedendo l'affidamento dell'immobile entro aprile 2016 per un periodo di cinque anni e un contributo economico di 30.000 euro annui da parte del Comune.
Il laboratorio tuttavia avrebbe potuto sostenersi con i proventi derivanti dalla "organizzazione di attività socio-culturali produttive, sui proventi di attività commerciali complementari e sulla ricerca di finanziamenti pubblici e privati, destinando gli eventuali utili allo sviluppo del Laboratorio".
Al Comune, che ha di diritto la possibilità di utilizzare gli spazi del laboratorio per 15 iniziative l'anno, spetta l'impegno di mettere a disposizione a titolo gratuito l'immobile mentre il gestore sarebbe stato obbligato ad attivare all'interno del laboratorio attività culturali giudicate a tutti gli effetti "possibilità di crescita e sviluppo destinate alla popolazione giovanile".
Una crescita, però, rinviata al 2017.