"Più occhi" sul Pulo di Altamura

Comune, G.a.l. e Parco nazionale dell'Alta Murgia sottoscrivono un Protocollo d'Intesa. Si punta alla gestione integrata dell'area

mercoledì 23 marzo 2011 22.49
A cura di Anna Maria Colonna
È stato firmato questa mattina, presso la Sala consiliare del Palazzo di Città, da Comune di Altamura, Gal Terre di Murgia e Parco nazionale dell'Alta Murgia, un protocollo di intesa per la gestione integrata del Pulo di Altamura, geosito di primaria rilevanza geologica, paesaggistica e naturalistica. Una dolina carsica larga 550 metri e profonda 92, dalle pareti ricche di grotte e anfratti, che rende unico il già suggestivo paesaggio murgiano. La bellezza di questa cavità, inserita nel Parco nazionale dell'Alta Murgia, in passato è stata deturpata da carcasse d'auto, copertoni ed altri rifiuti. La sottoscrizione del documento punta alla sua valorizzazione. Si tratta del primo Protocollo di gestione integrata sottoscritto dall'Ente Parco con uno dei tredici Comuni che ne fanno parte.

Alla conferenza stampa hanno preso parte Massimo Avancini, da circa un mese commissario straordinario dell'Ente Parco nazionale dell'Alta Murgia, il sindaco Mario Stacca, il presidente del Gruppo di Azione Locale Terre di Murgia Vito Dibenedetto ed il direttore dell'Ente Parco Fabio Modesti. Finalità dell'Intesa è «attivare, in modo coordinato, iniziative di valorizzazione, di promozione e di fruizione del Pulo di Altamura - come si legge nello stesso Protocollo - utilizzando risorse finanziarie, tecniche ed umane delle rispettive Amministrazioni nonché attivando canali finanziari comunitari, nazionali e regionali ed, in particolare, quelli derivanti dal Piano di Sviluppo Locale (P.s.l.) del Gruppo di Azione Locale Terre di Murgia s.c.a.r.l.».

L'Ente Parco si impegna «a coinvolgere gli imprenditori agricoli, singoli e associati, proprietari dei suoli presenti nell'area del Pulo di Altamura, nella manutenzione degli stessi suoli, degli itinerari esistenti e programmati e del paesaggio mediante forme di convenzionamento». I costi di tali interventi saranno definiti in specifiche convenzioni onerose con gli imprenditori agricoli, utilizzando i disciplinari appositamente predisposti dall'Ente Parco. Gli oneri finanziari verranno stabiliti da Comune di Altamura ed Ente Parco anche mediante l'utilizzazione delle risorse del P.s.l. del G.a.l. L'Ente Parco, inoltre, sempre secondo quanto stabilito nel Protocollo, si impegna «ad assicurare il finanziamento di primi interventi di ripristino delle strutture esistenti presso l'area del Pulo di Altamura realizzate dal Comune di Altamura» con fondi del P.O.R. Puglia 2000-2006 e danneggiate in seguito ad atti di vandalismo. Il Comune, mediante finanziamenti regionali (POR Puglia 2000-2006 – P.I.S. 13 "Habitat Rupestre"), riqualificò l'area con interventi di pulizia e bonifica, di infrastrutturazione leggera, realizzando cinque sentieri escursionistici, creando aree per il parcheggio di biciclette ed aree attrezzate per accessibilità da parte di un'utenza con difficoltà motorie. Ma molte di queste opere sono state oggetto di atti vandalici.

L'Ente Parco realizzerà, inoltre, ulteriori itinerari naturalistici, un centro di informazione e di accoglienza turistica con strutture rimovibili, cartellonistica e segnaletica stradale a basso impatto ambientale che permetteranno l'accesso all'area del Pulo. Nell'ambito dei limiti di spesa concordati per l'attuazione del Protocollo, si impegna, inoltre, «ad assicurare eventuali quote di cofinanziamento da assumere sul capitolo di bilancio destinato a tale operazione per l'attivazione di canali finanziari comunitari, nazionali e regionali».

Il Comune di Altamura, invece, si impegna «a predisporre con immediatezza un programma, da sottoporre all'Ente Parco, per il relativo finanziamento, di ripristino delle strutture di propria proprietà presenti nell'area del Pulo oggetto di atti di vandalismo e di danneggiamenti». Fra gli impegni dell'Amministrazione comunale, quello «di procedere alla selezione, d'intesa con l'Ente Parco e con il G.a.l. "Terre di Murgia" e secondo la vigente normativa in materia di contratti pubblici, di soggetti del terzo settore o di microimprese locali in grado di garantire nel tempo la gestione di servizi agli escursionisti ed ai visitatori e l'offerta di visite guidate, di vendita e distribuzione di materiale di promozione dell'Ente Parco e delle Amministrazioni locali del Parco, di custodia di auto e di altri mezzi di locomozione, di noleggio di biciclette, di trasporto con mezzi a basso impatto ambientale (bus elettrici, cavalli/asini o carri agricoli trainati da cavalli)». Altri impegni del Comune, «la gestione di servizi di custodia del parcheggio a servizio dell'area del Pulo, mediante operatore economico o del terzo settore individuato a seguito di procedure di selezione ad evidenza pubblica, ed eventuali quote di cofinanziamento» per la realizzazione delle azioni derivanti dal Protocollo d'Intesa.

Il Gal Terre di Murgia si impegna «ad assicurare il finanziamento di parte o di tutte le azioni previste nel presente protocollo d'intesa e nei provvedimenti di esecuzione dello stesso, attraverso le Misure del P.S.L. 2007-2013 anche mediante procedure negoziali, ove previste». Fornirà, inoltre, all'Ente Parco ed al Comune di Altamura l'assistenza tecnica necessaria per l'utilizzazione delle risorse finanziarie utili alla realizzazione delle azioni derivanti dal protocollo d'intesa, fermi restando i limiti di spesa riguardanti i bilanci di ciascuna Amministrazione.

Gli interventi previsti dal documento necessitano del coinvolgimento degli imprenditori agricoli proprietari di buona parte dei suoli interessati dal Protocollo d'Intesa mediante la loro volontaria adesione a forme di convenzionamento per la custodia e la manutenzione del territorio. Un coinvolgimento già intrapreso dall'Ente Parco mediante la realizzazione di azioni concordate e formalizzate in appositi disciplinari. Le aree intorno al Pulo, infatti, sono tutte private. «Si tratta di sperimentare forme di convenzionamento - ha spiegato Modesti - per la manutenzione dei suoli attraverso lo sfalcio dell'erba, la pulizia dei sentieri, la manutenzione dei cartelli lungo i sentieri, la rimozione dei rifiuti, operazione che normalmente un Ente pubblico ha difficoltà a compiere».

Nel Protocollo si specifica che «per le attività di gestione dei servizi da offrire agli escursionisti del territorio del Pulo di Altamura e del Parco, si ritiene utile ed opportuno coinvolgere il mondo del volontariato e delle microimprese locali attraverso la selezione di soggetti in grado di garantire un livello adeguato di efficienza e di economicità». Ma questo avverrà in seguito.

L'Atto è stato sottoscritto dal commissario dell'Ente Parco Massimo Avancini, dal sindaco Mario Stacca e dal presidente del G.a.l. Terre di Murgia Vito Dibenedetto. Stacca ha sottolineato che la richiesta di sostegno al Gal e all'Ente Parco deriva «dal problema della gestione dell'area, più sentito, ma anche più difficilmente risolvibile rispetto agli altri». Per quanto riguarda il controllo dell'area, ha dichiarato il Sindaco, «in attesa di estendere il sistema di videosorveglianza, ci affidiamo al senso civico dei cittadini e alla vigilanza del Corpo Forestale dello Stato, che purtroppo ha un numero non congruo di personale (40 su 90 unità) per garantire il controllo e la conservazione del Parco. Questo si scontra con i problemi economici».

Avancini, invece, ha posto l'accento sull'importanza del «mettere insieme le sinergie per dare un segnale forte anche per azioni future di sviluppo del turismo, un forte segnale per il coinvolgimento degli imprenditori agricoli e delle piccole imprese, del volontariato, dei giovani, che in questo momento stanno vivendo un periodo di criticità».

«Mi auguro che questo sia l'inizio di un lungo percorso - ha detto Dibenedetto - anche per dare una linfa diversa, basata sul turismo e sull'enogastromia, al nostro territorio, la cui economia, fino a qualche anno fa, puntava sui salottifici».

All'incontro ha preso parte anche il comandante del CTA (Coordinamento forestale del Parco) Ruggiero Capone.

Seguono alcune fotografie del Pulo di Altamura.
Il Pulo di Altamura © Anna Maria Colonna
Il Pulo di Altamura © Anna Maria Colonna
Il Pulo di Altamura © Anna Maria Colonna
Il Pulo di Altamura © Anna Maria Colonna
Il Pulo di Altamura © Anna Maria Colonna