Picchiavano e maltrattavano un'anziana in casa
Arrestati figlia e genero. Assurde violenze consumate tra le mura domestiche
martedì 27 novembre 2012
10.13
Vivevano con la suocera in casa, la picchiavano, la maltrattavano. Per questo una giovane coppia è stata arrestata dai Carabinieri della locale Compagnia a seguito di un indagine pregressa e su delega del gip di Bari. Lui 43enne, lei 33enne. In una abitazione del centro storico di Altamura, all'alba di ieri, i Carabinieri hanno fatto irruzione e messo le manette ai due coniugi.
La storia andava avanti da quattro anni. L'anziana donna, madre della signora arrestata, da tempo subiva violenze per mano della figlia e del genero tra le mura di casa, violenze fisiche e psicologiche. Spesso veniva abbandonata in balcone per giorni interi anche sotto le intemperie. Più volte percossa. E ancora, tenuta talvolta a digiuno. Ripetutamente le veniva impedito di sedersi con loro a tavola, venendo costretta a mangiare in piedi, fermo restando le continue umiliazioni, minacce e percosse subite anche con scope e bastoni. Una vita calpestata, distrutta e resa impossibile proprio da una persona tanto vicina, una figlia, appendice di se stessi. Ha dell'incredibile, eppure è una storia realmente accaduta. Molte le segnalazioni giunte presso il Comando da passanti e residenti di zona che qualcosa avevano intuito, anche perché c'erano precedenti. Tanto che tempo addietro, la 65enne era stata accolta, per un lasso di tempo breve, presso un istituto per anziani, ma non era stata esclusa la possibilità di una reintegrazione sana in famiglia. La cifra percepita per pensione mensilmente dalla anziana probabilmente rappresentava per i coniugi una appetitosa esca.
Ripresa in casa la donna, la storia ha registrato brutti e violenti risvolti. All'arrivo dei carabinieri, ieri, l'anziana è stata condotta presso l'ospedale di Altamura, dove i medici hanno riscontrato vistose ecchimosi in varie parti del corpo, ferite al capo, fratture costali ricalcificate, riportando una prognosi di 20 giorni. Gli approfondimenti svolti dai militari hanno permesso di ricostruire un quadro raccapricciante lungo circa quattro anni, fatto di quotidiane violenze, punizioni, abusi e continui atti di umiliazione e disprezzo nei confronti della vittima.
Dopo il suo allontanamento dall'abitazione della figlia, la donna ha trovato la forza di raccontare le quotidiane angherie a cui era sottoposta da parte dei congiunti. L'arresto dei due ha rappresentato una liberazione per la 65enne finora rinchiusa in una ingiusta prigione messa a punto dalla propria figlia e dal genero, solo per soldi.
La storia andava avanti da quattro anni. L'anziana donna, madre della signora arrestata, da tempo subiva violenze per mano della figlia e del genero tra le mura di casa, violenze fisiche e psicologiche. Spesso veniva abbandonata in balcone per giorni interi anche sotto le intemperie. Più volte percossa. E ancora, tenuta talvolta a digiuno. Ripetutamente le veniva impedito di sedersi con loro a tavola, venendo costretta a mangiare in piedi, fermo restando le continue umiliazioni, minacce e percosse subite anche con scope e bastoni. Una vita calpestata, distrutta e resa impossibile proprio da una persona tanto vicina, una figlia, appendice di se stessi. Ha dell'incredibile, eppure è una storia realmente accaduta. Molte le segnalazioni giunte presso il Comando da passanti e residenti di zona che qualcosa avevano intuito, anche perché c'erano precedenti. Tanto che tempo addietro, la 65enne era stata accolta, per un lasso di tempo breve, presso un istituto per anziani, ma non era stata esclusa la possibilità di una reintegrazione sana in famiglia. La cifra percepita per pensione mensilmente dalla anziana probabilmente rappresentava per i coniugi una appetitosa esca.
Ripresa in casa la donna, la storia ha registrato brutti e violenti risvolti. All'arrivo dei carabinieri, ieri, l'anziana è stata condotta presso l'ospedale di Altamura, dove i medici hanno riscontrato vistose ecchimosi in varie parti del corpo, ferite al capo, fratture costali ricalcificate, riportando una prognosi di 20 giorni. Gli approfondimenti svolti dai militari hanno permesso di ricostruire un quadro raccapricciante lungo circa quattro anni, fatto di quotidiane violenze, punizioni, abusi e continui atti di umiliazione e disprezzo nei confronti della vittima.
Dopo il suo allontanamento dall'abitazione della figlia, la donna ha trovato la forza di raccontare le quotidiane angherie a cui era sottoposta da parte dei congiunti. L'arresto dei due ha rappresentato una liberazione per la 65enne finora rinchiusa in una ingiusta prigione messa a punto dalla propria figlia e dal genero, solo per soldi.