Piano di rientro dal deficit sanitario
Il consigliere regionale Michele Ventricelli: "Bisogna limitare i danni". Trovare una soluzione per superare i disagi sociali
mercoledì 22 settembre 2010
09.58
Il consigliere regionale Michele Ventricelli affronta la questione dei disagi sociali causati dalla messa in atto del Piano di rientro sanitario pugliese e lo fa attraverso un comunicato stampa nel quale si legge: "I 444 milioni di euro di tagli del Piano di rientro imposto dal Governo nazionale Berlusconi alla Regione Puglia ci mettono nelle condizioni di individuare misure straordinarie per far fronte alle esigenze della popolazione pugliese che si trova già oggi privata di alcune strutture ospedaliere che seppur con limiti e sprechi hanno risposto alla loro domanda di salute".
Si ritorna a parlare della necessità di aprire nuove strutture: "È necessario completare e/o realizzare delle strutture poli-ambulatorie e di medicina territoriale che possono attutire l'impatto delle chiusure. Per il bacino della Murgia occorre che la direzione generale della ASL BA in stretto collegamento con l'Assessorato alla Salute regionale, tenendo conto delle chiusure, acceleri il più possibile il completamento e l'attivazione del nuovo ospedale della Murgia F. Perinei e consenta l'allocazione, sia pure non completa, dei reparti provenienti da Gravina, Santeramo e Grumo. In questi pochi mesi che ci separano dalla consegna del nuovo ospedale, con la duttilità necessaria è possibile attenuare i disagi sociali che una drastica chiusura provocherebbe ad una popolazione di oltre 200.000 abitanti".
"Questa operazione - conclude Ventricelli - sarebbe inoltre compatibile con i tempi previsti per il piano di rientro dal deficit. In questa ottica sarebbe opportuno che l'assessore Fiore attivasse al più presto un tavolo tecnico con i sindaci del bacino e la direzione generale della ASL BA".
Si ritorna a parlare della necessità di aprire nuove strutture: "È necessario completare e/o realizzare delle strutture poli-ambulatorie e di medicina territoriale che possono attutire l'impatto delle chiusure. Per il bacino della Murgia occorre che la direzione generale della ASL BA in stretto collegamento con l'Assessorato alla Salute regionale, tenendo conto delle chiusure, acceleri il più possibile il completamento e l'attivazione del nuovo ospedale della Murgia F. Perinei e consenta l'allocazione, sia pure non completa, dei reparti provenienti da Gravina, Santeramo e Grumo. In questi pochi mesi che ci separano dalla consegna del nuovo ospedale, con la duttilità necessaria è possibile attenuare i disagi sociali che una drastica chiusura provocherebbe ad una popolazione di oltre 200.000 abitanti".
"Questa operazione - conclude Ventricelli - sarebbe inoltre compatibile con i tempi previsti per il piano di rientro dal deficit. In questa ottica sarebbe opportuno che l'assessore Fiore attivasse al più presto un tavolo tecnico con i sindaci del bacino e la direzione generale della ASL BA".