Persone con disabilità, quali le possibilità di inserimento nel lavoro?
Una tavola rotonda per approfondire il tema. Una risposta dal Piano sociale di zona
martedì 29 maggio 2012
Si è tenuta la scorsa settimana una tavola rotonda dal titolo "Prospettive dell'inclusione sociale e lavorativa per la tutela della salute mentale", organizzata dal Centro Salute Mentale.
"Il lavoro e la salute mentale si rafforzano vicendevolmente" ha affermato il dott. Viti (medico psichiatra direttore del C.S.M. 4, A.S.L. BARI). La soddisfazione lavorativa, ha continuato, permette alla persona di raggiungere il miglior livello di salute mentale, ciò vale anche per coloro che sono affetti da patologie fisiche o psichiche. Un chiaro segnale della connessione tra il lavoro e la salute mentale è dato dal sempre più crescente numero di suicidi che si stanno verificando in Italia a seguito della crisi economica. Sono esempi che confermano che lo stress causato da difficoltà personali e sociali può minare la salute mentale di ciascuno di noi fino a comprometterla. L'inserimento sociale e soprattutto lavorativo anche delle persone con disabilità è sempre stato un importante fattore di salute mentale. Le difficoltà riscontrate nel campo lavorativo per tali soggetti si ripercuotono negativamente sulla loro autostima e sulla loro autonomia economica, con conseguente necessario ricorso alla richiesta di assistenza esterna, alle istituzioni (richieste di pensioni per invalidità civile) e alle famiglie.
È stato istituito nella A.S.L un "Coordinamento per l'inclusione sociale e lavorativa delle persone affetta da malattie croniche invalidanti". Lo ha confermato nell'occasione De Michele, direttore del Dipartimento Salute Mentale della A.S.L della provincia di Bari.
Il dott. Fiorenzo, del Centro per l'impiego, intervenuto nella Tavola Rotonda in sostituzione del responsabile dott. Trabace, ha illustrato gli sforzi che vengono svolti dal suo Ufficio per fare incontrare la domanda e l'offerta di lavoro, attivando in particolare corsi di formazione professionale specifici per persone con patologie psichiche, o altre disabilità, e con l'ausilio di un'équipe psico- medica-pedagogica. Sono ora in progetto corsi per la lavorazione della terracotta e per la sartoria.
Caggiano, direttore della Confesercenti Provinciale, consigliere della Camera di Commercio, ha affermato che molte sono le imprese attente al contesto sociale. L'aiuto può derivare da adeguate politiche di diffusione di opportunità, senza ricorrere all'assistenzialismo, che può solo tamponare temporaneamente le situazioni, ma certamente non risolve i problemi di fondo. Ha precisato che vi è una norma che obbliga le aziende ad assumere una quota numerica specifica di soggetti con disabilità. Alcune aziende non ottemperano e si rifiutano, spesso per pregiudizio soprattutto verso i disabili psichici, temendo in particolare il pericolo che si verifichino disturbi del loro comportamento. Sarebbe auspicabile uno "sportello per l'informazione e la diffusione delle notizie sulle opportunità".
La sig. Lomurno, presidente dell'Associazione Tutela Salute Mentale "Il sorriso" di Altamura ha sottolineato l'importanza dell'inserimento in Cooperative che, mediante ricerche di mercato e studi di fattibilità, individuino i settori di attività economica in cui vi è richiesta di prestazioni e di mano d'opera, aree di attività in cui potrebbe essere più facile proporsi sul mercato.
Per la sig. Panza, presidente dell'associazione "Camminare Insieme" di Gravina in Puglia, la conoscenza di una persona, affetta da patologia psichica, così come per altre persone straniere, diverse, abbatte i pregiudizi verso tali categorie perché proprio conoscendole, tali persone si rivelano simili a noi. Ciò evita quindi la stigmatizzazione, ovvero l'attribuire un'etichetta negativa a chi apparentemente sembra diverso da noi, con il conseguente rifiuto aprioristico di interazione.
Intanto, il Piano sociale di zona dei Comuni di Altamura, Gravina, Poggiorsini e Santeramo "è vivo e sta portando frutti". È quanto ha affermato il sindaco Stacca. E ha continuato: "Altamura è sempre disponibile e parte attiva nello strutturare la rete per l'inserimento sociale e lavorativo, impegnata per i cittadini con disabilità con grandi sforzi, che hanno portato all'attivazione di strutture specifiche, come il Dopo di Noi pubblico, struttura ove possono vivere ed essere assistiti le persone con disabilità che non hanno possibilità di vita in famiglia. Il ruolo del Comune di Altamura è attivo nel sensibilizzare le aziende ad adeguarsi alle norme che prevedono l'assunzione di tali soggetti, nel proporre e concordare con le altre istituzioni nuovi corsi di formazione".
Ha tratto le conclusioni la sig.ra Laiso, presidente dell'associazione "Obiettivo Famiglia – Federcasalinghe" di Gravina illustrando anche gli scopi istituzionali dell'associazione sempre attenta al sostegno e all'inserimento sociale dei cittadini con disabilità.
Si è proceduto infine alla consegna degli attestati ai partecipanti di un Corso di formazione in pasticceria "Dolci e tradizioni", durato 60 ore.
"Il lavoro e la salute mentale si rafforzano vicendevolmente" ha affermato il dott. Viti (medico psichiatra direttore del C.S.M. 4, A.S.L. BARI). La soddisfazione lavorativa, ha continuato, permette alla persona di raggiungere il miglior livello di salute mentale, ciò vale anche per coloro che sono affetti da patologie fisiche o psichiche. Un chiaro segnale della connessione tra il lavoro e la salute mentale è dato dal sempre più crescente numero di suicidi che si stanno verificando in Italia a seguito della crisi economica. Sono esempi che confermano che lo stress causato da difficoltà personali e sociali può minare la salute mentale di ciascuno di noi fino a comprometterla. L'inserimento sociale e soprattutto lavorativo anche delle persone con disabilità è sempre stato un importante fattore di salute mentale. Le difficoltà riscontrate nel campo lavorativo per tali soggetti si ripercuotono negativamente sulla loro autostima e sulla loro autonomia economica, con conseguente necessario ricorso alla richiesta di assistenza esterna, alle istituzioni (richieste di pensioni per invalidità civile) e alle famiglie.
È stato istituito nella A.S.L un "Coordinamento per l'inclusione sociale e lavorativa delle persone affetta da malattie croniche invalidanti". Lo ha confermato nell'occasione De Michele, direttore del Dipartimento Salute Mentale della A.S.L della provincia di Bari.
Il dott. Fiorenzo, del Centro per l'impiego, intervenuto nella Tavola Rotonda in sostituzione del responsabile dott. Trabace, ha illustrato gli sforzi che vengono svolti dal suo Ufficio per fare incontrare la domanda e l'offerta di lavoro, attivando in particolare corsi di formazione professionale specifici per persone con patologie psichiche, o altre disabilità, e con l'ausilio di un'équipe psico- medica-pedagogica. Sono ora in progetto corsi per la lavorazione della terracotta e per la sartoria.
Caggiano, direttore della Confesercenti Provinciale, consigliere della Camera di Commercio, ha affermato che molte sono le imprese attente al contesto sociale. L'aiuto può derivare da adeguate politiche di diffusione di opportunità, senza ricorrere all'assistenzialismo, che può solo tamponare temporaneamente le situazioni, ma certamente non risolve i problemi di fondo. Ha precisato che vi è una norma che obbliga le aziende ad assumere una quota numerica specifica di soggetti con disabilità. Alcune aziende non ottemperano e si rifiutano, spesso per pregiudizio soprattutto verso i disabili psichici, temendo in particolare il pericolo che si verifichino disturbi del loro comportamento. Sarebbe auspicabile uno "sportello per l'informazione e la diffusione delle notizie sulle opportunità".
La sig. Lomurno, presidente dell'Associazione Tutela Salute Mentale "Il sorriso" di Altamura ha sottolineato l'importanza dell'inserimento in Cooperative che, mediante ricerche di mercato e studi di fattibilità, individuino i settori di attività economica in cui vi è richiesta di prestazioni e di mano d'opera, aree di attività in cui potrebbe essere più facile proporsi sul mercato.
Per la sig. Panza, presidente dell'associazione "Camminare Insieme" di Gravina in Puglia, la conoscenza di una persona, affetta da patologia psichica, così come per altre persone straniere, diverse, abbatte i pregiudizi verso tali categorie perché proprio conoscendole, tali persone si rivelano simili a noi. Ciò evita quindi la stigmatizzazione, ovvero l'attribuire un'etichetta negativa a chi apparentemente sembra diverso da noi, con il conseguente rifiuto aprioristico di interazione.
Intanto, il Piano sociale di zona dei Comuni di Altamura, Gravina, Poggiorsini e Santeramo "è vivo e sta portando frutti". È quanto ha affermato il sindaco Stacca. E ha continuato: "Altamura è sempre disponibile e parte attiva nello strutturare la rete per l'inserimento sociale e lavorativo, impegnata per i cittadini con disabilità con grandi sforzi, che hanno portato all'attivazione di strutture specifiche, come il Dopo di Noi pubblico, struttura ove possono vivere ed essere assistiti le persone con disabilità che non hanno possibilità di vita in famiglia. Il ruolo del Comune di Altamura è attivo nel sensibilizzare le aziende ad adeguarsi alle norme che prevedono l'assunzione di tali soggetti, nel proporre e concordare con le altre istituzioni nuovi corsi di formazione".
Ha tratto le conclusioni la sig.ra Laiso, presidente dell'associazione "Obiettivo Famiglia – Federcasalinghe" di Gravina illustrando anche gli scopi istituzionali dell'associazione sempre attenta al sostegno e all'inserimento sociale dei cittadini con disabilità.
Si è proceduto infine alla consegna degli attestati ai partecipanti di un Corso di formazione in pasticceria "Dolci e tradizioni", durato 60 ore.