Per la bonifica della vecchia discarica paga "Pantalone"!

Con i fondi pubblici verranno realizzati gli interventi urgenti di messa in sicurezza

venerdì 7 febbraio 2020 12.25
A cura di Onofrio Bruno
Anche se chiusa da dieci anni la vecchia discarica privata continua a fagocitare soldi pubblici. Sarà il Comune di Altamura, con fondi della Regione Puglia, a effettuare gli interventi in emergenza per la bonifica e la messa in sicurezza del sito di smaltimento di rifiuti solidi urbani di proprietà Tradeco (società fallita nel 2018). Il sito è sotto sequestro da novembre per il superamento delle soglie di alcuni inquinanti.

La Regione Puglia ha stanziato un milione di euro per le prime spese ma le necessità economiche sono di gran lunga superiori. Solo per la raccolta del percolato, si stima un costo di circa 3-4 milioni di euro per asportare i reflui e avviarli a trattamento presso impianti autorizzati.

La discarica "Le lamie", a ridosso della strada provinciale 41 per Laterza, è sotto sequestro preventivo, su disposizione del Tribunale di Bari. Alcuni sforamenti dei valori sono stati registrati da Arpa (agenzia regionale per la protezione dell'ambiente) nei campioni di acque sotterranee prelevati a giugno scorso nel corso del sopralluogo congiunto con i Carabinieri del Noe. Inoltre la discarica versa in stato di abbandono per il mancato completamento della copertura superficiale definitiva del "corpo rifiuti". Per fare la bonifica la ditta, ormai fallita, ha dichiarato di non avere disponibilità finanziarie.

Oltre alla raccolta del percolato, bisogna intervenire per "l'estrazione forzata del biogas e il ripristino della continuità del telo in Hdpe (polietilene ad alta densità) di copertura provvisoria" per evitare le infiltrazioni di acque di pioggia e la formazione ulteriore di percolato.

L'assegnazione dei fondi al Comune è "a titolo definitivo" da parte della Regione ma poi l'amministrazione dovrà procedere "al recupero delle somme anticipate" in applicazione del principio comunitario "chi inquina paga". Un buon proposito ma sarà davvero così o pagherà "Pantalone", cioè la collettività? Intanto, non si può indugiare per esigenze di risanamento ambientale e di tutela della salute pubblica.