Paul Connet ad Altamura con la strategia "Rifiuti zero"
Noto a livello mondiale, parlerà della sua teoria in un incontro previsto per il 16 gennaio. Gli inceneritori? «Sprecano solo energia»
lunedì 10 gennaio 2011
18.48
Paul Connett, ideatore della strategia "Rifiuti zero", sarà ad Altamura il 16 gennaio. L'incontro, organizzato dal Circolo delle Formiche in collaborazione con MeetUp il Grillaio, si svolgerà presso la sala conferenze Tommaso Fiore alle ore 18.30.
Docente di chimica ambientale presso l'Università St. Lawrence di New York, Connet studia da oltre 20 anni le varie modalità di gestione dei rifiuti ed i rischi collegati agli inceneritori, «strumenti – secondo quanto egli stesso dichiara – utili solamente a sprecare energia».
La teoria "Rifiuti zero" è diversa da quella del riciclaggio al 100%, poiché esistono «cose che non possono essere riciclate, compostate e, quindi, riutilizzate». Perché la strategia di Connet vada a buon fine occorrono due tipi di responsabilità, quella della comunità e quella industriale. La comunità dovrebbe intervenire separando rifiuti riciclabili e frazione umida e con la raccolta dei sacchetti porta a porta, l'industria con la messa a punto di prodotti, confezioni e imballaggi migliori. Si tratta di «imparare a vivere in maniera sostenibile».
«Il mondo occidentale – scrivono MeetUp il Grillaio ed il Circolo delle Formiche - vive una sovrapproduzione di merci a cui si accompagna il problema dello smaltimento dell'enorme quantità di rifiuti prodotti». E aggiungono: «Pensare che sia solo un problema di Napoli è un grosso errore. Infatti molti di quei rifiuti stanno arrivando in Puglia, a Taranto, scavalcando la volontà degli abitanti di quelle terre già tanto martoriate».
«Anche da noi, in Puglia - concludono - recentemente si è proposto di risolvere i problemi legati al ciclo dei rifiuti con gli inceneritori o termovalorizzatori, come vengono erroneamente definiti, i quali, tuttavia, presentano numerosi svantaggi sia sotto il profilo ambientale e salutare che dal punto di vista del bilancio energetico».
Docente di chimica ambientale presso l'Università St. Lawrence di New York, Connet studia da oltre 20 anni le varie modalità di gestione dei rifiuti ed i rischi collegati agli inceneritori, «strumenti – secondo quanto egli stesso dichiara – utili solamente a sprecare energia».
La teoria "Rifiuti zero" è diversa da quella del riciclaggio al 100%, poiché esistono «cose che non possono essere riciclate, compostate e, quindi, riutilizzate». Perché la strategia di Connet vada a buon fine occorrono due tipi di responsabilità, quella della comunità e quella industriale. La comunità dovrebbe intervenire separando rifiuti riciclabili e frazione umida e con la raccolta dei sacchetti porta a porta, l'industria con la messa a punto di prodotti, confezioni e imballaggi migliori. Si tratta di «imparare a vivere in maniera sostenibile».
«Il mondo occidentale – scrivono MeetUp il Grillaio ed il Circolo delle Formiche - vive una sovrapproduzione di merci a cui si accompagna il problema dello smaltimento dell'enorme quantità di rifiuti prodotti». E aggiungono: «Pensare che sia solo un problema di Napoli è un grosso errore. Infatti molti di quei rifiuti stanno arrivando in Puglia, a Taranto, scavalcando la volontà degli abitanti di quelle terre già tanto martoriate».
«Anche da noi, in Puglia - concludono - recentemente si è proposto di risolvere i problemi legati al ciclo dei rifiuti con gli inceneritori o termovalorizzatori, come vengono erroneamente definiti, i quali, tuttavia, presentano numerosi svantaggi sia sotto il profilo ambientale e salutare che dal punto di vista del bilancio energetico».