Pasqua e Pasquetta, quanti turisti ad Altamura?
Siti ed culturali aperti durante le festività... l'indagine di AltamuraLife
martedì 6 aprile 2010
11.21
A conclusione delle festività pasquali, AltamuraLife ha voluto condurre una piccola indagine sul flusso turistico relativo alla città di Altamura durante il fine settimana appena trascorso.
Dal momento che tutti i siti culturali comunali (e non solo) sono rimasti aperti al pubblico nei giorni di Pasqua e di Pasquetta, ci siamo chiesti quanto questa iniziativa abbia giovato al turismo locale e alla valorizzazione delle bellezze della cittadina murgiana.
I dati raccolti non sono affatto scoraggianti. Sebbene il turismo vada incentivato in maniera costante e continua, sono stati tantissimi i visitatori che hanno sostato ad Altamura apprezzandone le particolarità.
Il Museo Nazionale Archeologico, ubicato in via Santeramo, ha registrato, per il giorno di Pasqua, due visite di cittadini altamurani, per il giorno di Pasquetta, invece, ventisei "visite italiane" (tra i visitatori, molti pugliesi residenti nella Provincia di Bari). Orario di apertura delle due giornate, 8.30 – 13.30.
Il Centro Visite dell'Uomo di Altamura, localizzato presso la Masseria di Lamalunga, sulla strada provinciale 157 Altamura-Quasano, ha ospitato, durante le festività, 400 visitatori. Le visite guidate sono state curate dal Cars (Centro altamurano ricerche speleologiche). Secondo le parole di Francesco Del Vecchio, uno degli scopritori dell'Uomo di Altamura e membro del Cars, «le visite di questi giorni si sono rivelate quasi tutte "italiane". Una metà dei visitatori proveniva dal Centro-Nord, l'altra dal Sud e, soprattutto, dalla Puglia. Molti hanno potuto ammirare il Pulo di Altamura, che non conoscevano». Un'occasione, dunque, anche per godersi una passeggiata all'aria aperta nel Parco Nazionale dell'Alta Murgia. Sono circa 8.000 i visitatori che, ogni anno, si recano presso il Centro Visite dell'Uomo di Altamura. Da giugno 2004, lo stesso Centro ha registrato circa 45.000 visite.
Il Museo Etnografico dell'Alta Murgia, sito in Piazza Santa Teresa e riaperto recentemente, ha ospitato, secondo l'analisi del registro su cui i visitatori lasciano la propria firma, 185 turisti (115 nel giorno di Pasqua e 70 nel giorno di Pasquetta). Come lo stesso prof. Ferdinando Mirizzi ha sottolineato, questo numero rappresenta solo una minima parte delle visite registrate in quanto «non tutti i turisti, che siano cittadini o forestieri, firmano il registro». Inaugurato appena lo scorso 6 marzo, il rinato Museo Etnografico conta già 1600 visite registrate. A queste si aggiungono le visite dei numerosi non firmatari. Lo stesso prof. Mirizzi ha parlato di frequentatori abituali del Museo, evidenziando come molti dei visitatori siano adolescenti e giovani.
Anche presso l'A.B.M.C. (Archivio Biblioteca Museo Civico) l'affluenza si è rivelata abbondante, soprattutto nel giorno di Pasqua. Non solo cittadini, ma turisti provenienti da diverse regioni italiane (Campania, Lazio) hanno apprezzato i dipinti di Tina e Raffaele Laudati, oltre agli accoglienti ambienti della struttura, che conservano preziose tracce di storia.
Pienone presso il Museo di Arte Tipografica, visitato stamattina da una coppia di francesi e da un dirigente della FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura) proveniente da Roma. I diversi turisti italiani hanno potuto conoscere, attraverso gli antichi macchinari qui conservati, più di cento anni di storia. Pochissimi inglesi e tedeschi, molti bambini altamurani che, dopo aver visitato il Museo insieme ai compagni di classe e alle insegnanti, sono riusciti a coinvolgere i genitori in questo viaggio senza tempo. Circa una decina di giorni fa, lo stesso Museo ha accolto un'associazione di arte culinaria composta da quaranta donne provenienti da tutta Italia.
Un ruolo importante è stato svolto, durante le appena trascorse festività, dall'associazione turistica altamurana Pro Loco. Come, infatti, ha anche sottolineato Carlo Moramarco (responsabile relazioni esterne dell'Associazione), ai turisti (provenienti dal Lazio, dall'Emilia Romangna, dalla Calabria, dal Veneto, dalla Toscana e dalle Marche) sono state fornite informazioni utili circa i siti e gli enti culturali locali da visitare. La Pro Loco ha anche distribuito alcune cartoguide che illustrano dettagliatamente le meraviglie storiche e artistiche della città. Il Corpo Forestale dello Stato (stazione di Gravina, Altamura e Cassano) ha, inoltre, monitorato il bosco di Pulicchio, la Foresta Mercadante (Altamura) e il bosco "Difesa Grande" (Gravina in Puglia) registrando numerose presenze.
Dal momento che tutti i siti culturali comunali (e non solo) sono rimasti aperti al pubblico nei giorni di Pasqua e di Pasquetta, ci siamo chiesti quanto questa iniziativa abbia giovato al turismo locale e alla valorizzazione delle bellezze della cittadina murgiana.
I dati raccolti non sono affatto scoraggianti. Sebbene il turismo vada incentivato in maniera costante e continua, sono stati tantissimi i visitatori che hanno sostato ad Altamura apprezzandone le particolarità.
Il Museo Nazionale Archeologico, ubicato in via Santeramo, ha registrato, per il giorno di Pasqua, due visite di cittadini altamurani, per il giorno di Pasquetta, invece, ventisei "visite italiane" (tra i visitatori, molti pugliesi residenti nella Provincia di Bari). Orario di apertura delle due giornate, 8.30 – 13.30.
Il Centro Visite dell'Uomo di Altamura, localizzato presso la Masseria di Lamalunga, sulla strada provinciale 157 Altamura-Quasano, ha ospitato, durante le festività, 400 visitatori. Le visite guidate sono state curate dal Cars (Centro altamurano ricerche speleologiche). Secondo le parole di Francesco Del Vecchio, uno degli scopritori dell'Uomo di Altamura e membro del Cars, «le visite di questi giorni si sono rivelate quasi tutte "italiane". Una metà dei visitatori proveniva dal Centro-Nord, l'altra dal Sud e, soprattutto, dalla Puglia. Molti hanno potuto ammirare il Pulo di Altamura, che non conoscevano». Un'occasione, dunque, anche per godersi una passeggiata all'aria aperta nel Parco Nazionale dell'Alta Murgia. Sono circa 8.000 i visitatori che, ogni anno, si recano presso il Centro Visite dell'Uomo di Altamura. Da giugno 2004, lo stesso Centro ha registrato circa 45.000 visite.
Il Museo Etnografico dell'Alta Murgia, sito in Piazza Santa Teresa e riaperto recentemente, ha ospitato, secondo l'analisi del registro su cui i visitatori lasciano la propria firma, 185 turisti (115 nel giorno di Pasqua e 70 nel giorno di Pasquetta). Come lo stesso prof. Ferdinando Mirizzi ha sottolineato, questo numero rappresenta solo una minima parte delle visite registrate in quanto «non tutti i turisti, che siano cittadini o forestieri, firmano il registro». Inaugurato appena lo scorso 6 marzo, il rinato Museo Etnografico conta già 1600 visite registrate. A queste si aggiungono le visite dei numerosi non firmatari. Lo stesso prof. Mirizzi ha parlato di frequentatori abituali del Museo, evidenziando come molti dei visitatori siano adolescenti e giovani.
Anche presso l'A.B.M.C. (Archivio Biblioteca Museo Civico) l'affluenza si è rivelata abbondante, soprattutto nel giorno di Pasqua. Non solo cittadini, ma turisti provenienti da diverse regioni italiane (Campania, Lazio) hanno apprezzato i dipinti di Tina e Raffaele Laudati, oltre agli accoglienti ambienti della struttura, che conservano preziose tracce di storia.
Pienone presso il Museo di Arte Tipografica, visitato stamattina da una coppia di francesi e da un dirigente della FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura) proveniente da Roma. I diversi turisti italiani hanno potuto conoscere, attraverso gli antichi macchinari qui conservati, più di cento anni di storia. Pochissimi inglesi e tedeschi, molti bambini altamurani che, dopo aver visitato il Museo insieme ai compagni di classe e alle insegnanti, sono riusciti a coinvolgere i genitori in questo viaggio senza tempo. Circa una decina di giorni fa, lo stesso Museo ha accolto un'associazione di arte culinaria composta da quaranta donne provenienti da tutta Italia.
Un ruolo importante è stato svolto, durante le appena trascorse festività, dall'associazione turistica altamurana Pro Loco. Come, infatti, ha anche sottolineato Carlo Moramarco (responsabile relazioni esterne dell'Associazione), ai turisti (provenienti dal Lazio, dall'Emilia Romangna, dalla Calabria, dal Veneto, dalla Toscana e dalle Marche) sono state fornite informazioni utili circa i siti e gli enti culturali locali da visitare. La Pro Loco ha anche distribuito alcune cartoguide che illustrano dettagliatamente le meraviglie storiche e artistiche della città. Il Corpo Forestale dello Stato (stazione di Gravina, Altamura e Cassano) ha, inoltre, monitorato il bosco di Pulicchio, la Foresta Mercadante (Altamura) e il bosco "Difesa Grande" (Gravina in Puglia) registrando numerose presenze.