Pasqua 2011, l’invito del Vescovo a «svuotare il cuore»
Gli auguri di monsignor Paciello nell’anno del Primo Sinodo Pastorale Diocesano. «Per una Chiesa pronta a dialogare con gli uomini e le donne del XXI secolo»
sabato 23 aprile 2011
09.00
«Se la Tua gloria il mio cuor non disigilla, nessun mai saprà che Tu sei il Risorto». In occasione della Pasqua 2011 il vescovo monsignor Mario Paciello rivolge alla Diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti queste parole. Al centro c'è il cuore dell'uomo, con le sue fragilità e con le sue chiusure. Nell'anno del Primo Sinodo Pastorale Diocesano, il Vescovo invita a «svuotare il cuore perché possa riempirsi della presenza di Cristo».
Mons. Mario Paciello, nell'omelia della Messa Crismale, «cuore dell'Anno del Sinodo», celebrata lo scorso 20 aprile presso il Santuario del Buoncammino, ha sottolineato la necessità di «chiedere al Signore un cuore nuovo. La faticosa ricerca che stiamo facendo di vie nuove da percorrere per la missione e le prospettive pastorali che la Diocesi attende per essere Chiesa che risponde ai bisogni della presente generazione cadrebbero nel vuoto, resterebbero lettera morta se, contemporaneamente, innanzitutto noi ministri ordinati, non ci troveremmo interiormente, mentalmente, spiritualmente rinnovati. Per una Chiesa pronta a dialogare con gli uomini e le donne del XXI secolo occorrono apostoli che escano radicalmente trasformati e pieni di Spirito dal Cenacolo del Signore. La stoffa ed il vino nuovo del Sinodo hanno bisogno di cuori nuovi, di profeti coerenti e coraggiosi, liberati dallo Spirito di Cristo da pregiudizi, superbia, autosufficienza, individualismo e meschinità».
«Ecco, allora, i ripetuti inviti del Signore a prenderci cura del cuore non per allungare i giorni di vita, ma per rinnovarlo nel profondo», ha continuato monsignor Paciello, perché «è altero, deformato e malato cronico il cuore che non sa amare».
Pasqua 2011 … «con l'augurio e la preghiera che la pasqua del Risorto inondi il cuore del mondo».
Mons. Mario Paciello, nell'omelia della Messa Crismale, «cuore dell'Anno del Sinodo», celebrata lo scorso 20 aprile presso il Santuario del Buoncammino, ha sottolineato la necessità di «chiedere al Signore un cuore nuovo. La faticosa ricerca che stiamo facendo di vie nuove da percorrere per la missione e le prospettive pastorali che la Diocesi attende per essere Chiesa che risponde ai bisogni della presente generazione cadrebbero nel vuoto, resterebbero lettera morta se, contemporaneamente, innanzitutto noi ministri ordinati, non ci troveremmo interiormente, mentalmente, spiritualmente rinnovati. Per una Chiesa pronta a dialogare con gli uomini e le donne del XXI secolo occorrono apostoli che escano radicalmente trasformati e pieni di Spirito dal Cenacolo del Signore. La stoffa ed il vino nuovo del Sinodo hanno bisogno di cuori nuovi, di profeti coerenti e coraggiosi, liberati dallo Spirito di Cristo da pregiudizi, superbia, autosufficienza, individualismo e meschinità».
«Ecco, allora, i ripetuti inviti del Signore a prenderci cura del cuore non per allungare i giorni di vita, ma per rinnovarlo nel profondo», ha continuato monsignor Paciello, perché «è altero, deformato e malato cronico il cuore che non sa amare».
Pasqua 2011 … «con l'augurio e la preghiera che la pasqua del Risorto inondi il cuore del mondo».