Pane di Altamura, sventata truffa
Spacciato per DOP, era invece comune pane di semola rimacinata. È accaduto in Piemonte, nel comune di Vercelli
lunedì 14 maggio 2012
15.38
Spacciato per "Pane di Altamura", e quindi rispondente alle caratteristiche del rigido disciplinare del 2001 di produzione, era invece comune pane di semola rimacinata. È accaduto in Piemonte, nel comune di Vercelli.
Due esercenti vendevano pezzi di pane altamurano, ma non DOP (Denominazione di Origine Protetta). Lo comunica il Comando Stazione di Vercelli del Corpo forestale dello Stato.
La dicitura "Pane di Altamura" prevede la conformità alle regole del disciplinare che garantisce la qualità e la tracciabilità dell'alimento. Il prodotto posto in commercio deve presentarsi in tranci non inferiori a kg 0.5 e avere un bollino in materiale biologico riportante le caratteristiche del prodotto e la sua denominazione.
I negozianti vercellesi esponevano il prodotto nel banco vendita pubblicizzandolo con cartelli indicanti "Pane di Altamura", inducendo il consumatore a credere di acquistare la rinomata DOP. Le indagini della Forestale hanno consentito, attraverso la verifica della documentazione contabile, di tracciare a ritroso il percorso del prodotto e hanno sventato la truffa.
Sono così scattate le denunce per frode aggravata nell'esercizio del commercio per le quali i negozianti vercellesi rischiano fino a 2 anni di reclusione e una sanzione di euro 2.065.
Il Presidente del Consorzio di Tutela del Pane di Altamura, Giuseppe Barile, ha dichiarato: "Mi congratulo con il Corpo Forestale dello Stato per la preziosa attività di controllo mirata ad eliminare queste contraffazioni ai danni dei consumatori oltre che della struttura che rappresento".
Due esercenti vendevano pezzi di pane altamurano, ma non DOP (Denominazione di Origine Protetta). Lo comunica il Comando Stazione di Vercelli del Corpo forestale dello Stato.
La dicitura "Pane di Altamura" prevede la conformità alle regole del disciplinare che garantisce la qualità e la tracciabilità dell'alimento. Il prodotto posto in commercio deve presentarsi in tranci non inferiori a kg 0.5 e avere un bollino in materiale biologico riportante le caratteristiche del prodotto e la sua denominazione.
I negozianti vercellesi esponevano il prodotto nel banco vendita pubblicizzandolo con cartelli indicanti "Pane di Altamura", inducendo il consumatore a credere di acquistare la rinomata DOP. Le indagini della Forestale hanno consentito, attraverso la verifica della documentazione contabile, di tracciare a ritroso il percorso del prodotto e hanno sventato la truffa.
Sono così scattate le denunce per frode aggravata nell'esercizio del commercio per le quali i negozianti vercellesi rischiano fino a 2 anni di reclusione e una sanzione di euro 2.065.
Il Presidente del Consorzio di Tutela del Pane di Altamura, Giuseppe Barile, ha dichiarato: "Mi congratulo con il Corpo Forestale dello Stato per la preziosa attività di controllo mirata ad eliminare queste contraffazioni ai danni dei consumatori oltre che della struttura che rappresento".