Palazzo di città, i G.I.C.O. indagano su un ex politico
Intanto si discute di deleghe e assessori. Ma ancora niente di fatto
sabato 29 dicembre 2012
15.59
Si discute di deleghe, di assessori, di riequilibri nei partiti. Di certo, voci stonanti per la situazione politica locale. Ma tra le mura del Palazzo di città risuona un'altra nota dolente. Sembrerebbe, infatti, che alcuni documenti riguardanti un ex politico siano sotto la lente dei G.I.C.O., ossia Gruppi d'investigazione sulla criminalità organizzata. (Sul caso, seguiranno approfondimenti).
Intanto, di fronte ai tempi lunghi della politica, i cittadini altamurani possono dirsi avvezzi al rimando di data in data. Tutto lasciava intendere che babbo Natale portasse in dono deleghe e nuovi assessori per la città di Altamura, ma così non è stato. Ancora ieri, una riunione di giunta, abbastanza animata, non ha dato esito conclusivo. La squadra di governo ad oggi conta sei assessori, ma senza deleghe. E in merito a ciò, dal Palazzo di città si attendono risposte immediate, giacché dalla scorsa estate il quadro politico altamurano risulta ancora non ben definito.
A storcere il naso, ora, sono i componenti di uno stesso partito. All'interno di Rinnovamento Altamura, infatti, spunterebbero nuove proposte mal viste dal resto del gruppo. Se da un lato il consigliere Luigi Lorusso, ai primi posti in classifica, sembrerebbe propenso ad una delega per sé o per un altro suo favorito, dall'altro Vito Tafuni (stesso partito) avanzerebbe altri nomi di persone a lui tanto gradite. E il disaccordo si accentua non agevolando il tanto atteso sviluppo delle vicende politiche. Si rischia una rottura tra i due consiglieri che inevitabilmente si tradurrebbe per Rinnovamento nell'assegnazione di un solo assessorato.
Anche Vito Casiello, nominato assessore nel mese di settembre, ma dimessosi solo un mese dopo e vicino al riassorbimento nell'attuale giunta, ha dichiarato: "È ancora tutto fermo, non c'è stata nessuna sottoscrizione lo scorso lunedì". Nelle sue parole amarezza nell'apprendere una politica definita da egli stesso "dell'elastico", ossia del "tira e molla". "Siamo proprio al limite - afferma – e il tirare a campare non ci interessa".
Intanto, di fronte ai tempi lunghi della politica, i cittadini altamurani possono dirsi avvezzi al rimando di data in data. Tutto lasciava intendere che babbo Natale portasse in dono deleghe e nuovi assessori per la città di Altamura, ma così non è stato. Ancora ieri, una riunione di giunta, abbastanza animata, non ha dato esito conclusivo. La squadra di governo ad oggi conta sei assessori, ma senza deleghe. E in merito a ciò, dal Palazzo di città si attendono risposte immediate, giacché dalla scorsa estate il quadro politico altamurano risulta ancora non ben definito.
A storcere il naso, ora, sono i componenti di uno stesso partito. All'interno di Rinnovamento Altamura, infatti, spunterebbero nuove proposte mal viste dal resto del gruppo. Se da un lato il consigliere Luigi Lorusso, ai primi posti in classifica, sembrerebbe propenso ad una delega per sé o per un altro suo favorito, dall'altro Vito Tafuni (stesso partito) avanzerebbe altri nomi di persone a lui tanto gradite. E il disaccordo si accentua non agevolando il tanto atteso sviluppo delle vicende politiche. Si rischia una rottura tra i due consiglieri che inevitabilmente si tradurrebbe per Rinnovamento nell'assegnazione di un solo assessorato.
Anche Vito Casiello, nominato assessore nel mese di settembre, ma dimessosi solo un mese dopo e vicino al riassorbimento nell'attuale giunta, ha dichiarato: "È ancora tutto fermo, non c'è stata nessuna sottoscrizione lo scorso lunedì". Nelle sue parole amarezza nell'apprendere una politica definita da egli stesso "dell'elastico", ossia del "tira e molla". "Siamo proprio al limite - afferma – e il tirare a campare non ci interessa".