Concluso il ciclo di eventi "Spiragli"
Il successo registrato. Nelle ultime serate, "L'Amato albero" e "Atomi" di B. Smaldone
giovedì 30 giugno 2011
Si è concluso il ciclo di eventi culturali promosso ed organizzato dal gruppo industriale "Sistema" e dal Movimento Culturale "Spiragli". Lo scorso sabato, 25 giugno, è stata rappresentata, presso Palazzo Baldassarre, l'opera "L'amato albero", scritta e diretta da Bartolomeo Smaldone, omaggio ai Martiri del 1799. Un evento che ha visto la partecipazione accorata di numerosi spettatori, accomunati da un sentimento di orgoglio e di appartenenza alla città.
La storia unisce. Insegna. È il fil rouge cantato dalle voci di Sergio Gallo, Felice Griesi, Maria Moramarco che, assieme agli altri artisti presenti, hanno reso la serata piacevole e ricca di pathos. L'inno di Mameli intonato a fine spettacolo a gran voce anche dal pubblico portava l'eco del sentimento di unione. Dato l'indiscutibile successo della serata, si può affermare che l'evento ha segnato una svolta nella percezione della promozione della cultura nella nostra città.
Domenica 26, nella stessa sede, è stato presentato l'ultimo libro di Bartolomeo Smaldone, "Atomi". Il libro è menzionato nelle pagine del noto mensile nazionale di cultura poetica "Poesie" in una recensione di Simonelli.
Una raccolta di poesie che – come ha affermato Angela Colonna nella introduzione della serata - "ripercorre diverse tracce della fenomenologia della figura della condizione umana". È stata illustrata un'analisi speculativa, con riferimenti storiografici, di alcuni testi poetici. Poesie come "Punto orizzontale" e "Lo starnuto", sviscerate in un esame dal contenuto propriamente filosofico, hanno rappresentato gli esempi dai quali partire per delineare il senso che riveste la realtà entro i cammini mutevoli e soggettivi.
Con l'accompagnamento musicale del compositore Giuseppe Manfredi, Bartolomeo Smaldone ha dato lettura di alcune poesie tratte dal suo libro, intervallate dall'interpretazione di brani dei più grandi cantautori italiani. Musica, vino e poesia, nell'elegante cornice del Palazzo Baldassarre, a testimoniare la verità aristotelica dell'universale poetico. La poesia, afferma il filosofo greco in Poetica, è "qualche cosa di più filosofico e di più elevato della storia, […] tende a rappresentare l'universale, mentre la storia il particolare".
La poesia di Smaldone, così, risulta intinta nel nostro contingente e rappresenta la nostra immagine allo specchio alla quale non si può mentire, un'immagine che inevitabilmente deve fare i conti con la dimensione dell' "Assurdo" a noi intrinseca. E per ritrovarci nei meandri dell'Assurdo, Atomi, di Bartolomeo Smaldone, rappresenta la bussola morale e letteraria.
La storia unisce. Insegna. È il fil rouge cantato dalle voci di Sergio Gallo, Felice Griesi, Maria Moramarco che, assieme agli altri artisti presenti, hanno reso la serata piacevole e ricca di pathos. L'inno di Mameli intonato a fine spettacolo a gran voce anche dal pubblico portava l'eco del sentimento di unione. Dato l'indiscutibile successo della serata, si può affermare che l'evento ha segnato una svolta nella percezione della promozione della cultura nella nostra città.
Domenica 26, nella stessa sede, è stato presentato l'ultimo libro di Bartolomeo Smaldone, "Atomi". Il libro è menzionato nelle pagine del noto mensile nazionale di cultura poetica "Poesie" in una recensione di Simonelli.
Una raccolta di poesie che – come ha affermato Angela Colonna nella introduzione della serata - "ripercorre diverse tracce della fenomenologia della figura della condizione umana". È stata illustrata un'analisi speculativa, con riferimenti storiografici, di alcuni testi poetici. Poesie come "Punto orizzontale" e "Lo starnuto", sviscerate in un esame dal contenuto propriamente filosofico, hanno rappresentato gli esempi dai quali partire per delineare il senso che riveste la realtà entro i cammini mutevoli e soggettivi.
Con l'accompagnamento musicale del compositore Giuseppe Manfredi, Bartolomeo Smaldone ha dato lettura di alcune poesie tratte dal suo libro, intervallate dall'interpretazione di brani dei più grandi cantautori italiani. Musica, vino e poesia, nell'elegante cornice del Palazzo Baldassarre, a testimoniare la verità aristotelica dell'universale poetico. La poesia, afferma il filosofo greco in Poetica, è "qualche cosa di più filosofico e di più elevato della storia, […] tende a rappresentare l'universale, mentre la storia il particolare".
La poesia di Smaldone, così, risulta intinta nel nostro contingente e rappresenta la nostra immagine allo specchio alla quale non si può mentire, un'immagine che inevitabilmente deve fare i conti con la dimensione dell' "Assurdo" a noi intrinseca. E per ritrovarci nei meandri dell'Assurdo, Atomi, di Bartolomeo Smaldone, rappresenta la bussola morale e letteraria.