Ospedale della Murgia, i grillini interrogano il governo
"La copertura sanitaria è assolutamente inadeguata"
venerdì 3 aprile 2015
11.05
"Chiediamo a Renzi ed al Ministro Lorenzin quali misure intendano adottare per restituire adeguata tutela ai bisogni sanitari del territorio".
L'Ospedale della Murgia torna al centro del dibattito politico, con un'interrogazione parlamentare sottoscritta dai senatori del Movimento 5 Stelle, che ripercorre tutta la travagliata e lunghissima vicenda del nosocomio, fino alle criticità e alle carenze tuttora al centro delle polemiche.
"Nel barese l'ospedale della Murgia, i cui lavori sono iniziati nel luglio 1997, è costato fino ad oggi circa 180 milioni di euro – scrivono gli interroganti - e diverse sono le ditte che si sono avvicendate con promesse di apertura ed inaugurazione; l'utenza di Altamura, Gravina, Poggiorsini, Santeramo (tutti in provincia di Bari) conta circa 200.000 persone e, in circa 17 anni, a causa della mancanza di reparti specialistici, si è registrata una mobilità di circa il 60 per cento della popolazione residente verso ospedali limitrofi".
L'interpellanza ricorda come "nell'aprile 2014 l'ospedale della Murgia ha inaugurato la propria attività con reparti non ancora ultimati, infiltrazioni d'acqua, ascensori non a norma, sale operatorie ed ambulatori di cardiologia senza agibilità, problemi strutturali;ad oggi, a causa della mancanza di numerosi reparti, la cittadinanza lamenta una copertura sanitaria assolutamente inadeguata nonché difficoltà nel raggiungimento di altri nosocomi in grado di soddisfare la domanda di servizio e di assistenza".
I senatori grillini chiedono quindi al governo se "sia a conoscenza dei fatti esposti e se, fatte salve le specifiche attribuzioni regionali, abbia adottato o intenda adottare misure che consentano un equo riordino della rete ospedaliera regionale pugliese, mediante l'uso di criteri di adeguamento che tengano conto dell'assetto geografico, demografico e viario locale" e "quale sia la posizione assunta dal governo relativamente all'evidente necessità di una riorganizzazione delle risorse sanitarie pugliesi, considerato l'irrinunciabile diritto alla salute e all'assistenza medica dei cittadini interessati".
L'Ospedale della Murgia torna al centro del dibattito politico, con un'interrogazione parlamentare sottoscritta dai senatori del Movimento 5 Stelle, che ripercorre tutta la travagliata e lunghissima vicenda del nosocomio, fino alle criticità e alle carenze tuttora al centro delle polemiche.
"Nel barese l'ospedale della Murgia, i cui lavori sono iniziati nel luglio 1997, è costato fino ad oggi circa 180 milioni di euro – scrivono gli interroganti - e diverse sono le ditte che si sono avvicendate con promesse di apertura ed inaugurazione; l'utenza di Altamura, Gravina, Poggiorsini, Santeramo (tutti in provincia di Bari) conta circa 200.000 persone e, in circa 17 anni, a causa della mancanza di reparti specialistici, si è registrata una mobilità di circa il 60 per cento della popolazione residente verso ospedali limitrofi".
L'interpellanza ricorda come "nell'aprile 2014 l'ospedale della Murgia ha inaugurato la propria attività con reparti non ancora ultimati, infiltrazioni d'acqua, ascensori non a norma, sale operatorie ed ambulatori di cardiologia senza agibilità, problemi strutturali;ad oggi, a causa della mancanza di numerosi reparti, la cittadinanza lamenta una copertura sanitaria assolutamente inadeguata nonché difficoltà nel raggiungimento di altri nosocomi in grado di soddisfare la domanda di servizio e di assistenza".
I senatori grillini chiedono quindi al governo se "sia a conoscenza dei fatti esposti e se, fatte salve le specifiche attribuzioni regionali, abbia adottato o intenda adottare misure che consentano un equo riordino della rete ospedaliera regionale pugliese, mediante l'uso di criteri di adeguamento che tengano conto dell'assetto geografico, demografico e viario locale" e "quale sia la posizione assunta dal governo relativamente all'evidente necessità di una riorganizzazione delle risorse sanitarie pugliesi, considerato l'irrinunciabile diritto alla salute e all'assistenza medica dei cittadini interessati".