Ornella Muti in "L'Ebreo", ieri al CineTeatro Mangiatordi
L'attrice, al suo esordio in teatro, si sottrae ai microfoni dei giornalisti
martedì 23 marzo 2010
12.56
Paura, ossessione e follia sono i tre elementi che si mescolano in questa straordinaria pièce teatrale, L'Ebreo, che vede la bellissima Ornella Muti, al suo debutto in teatro, come protagonista femminile del dramma. Ha interpretato i panni di Immacolata, una sguattera "arricchita", grazie ad una fortuita circostanza: quello che un tempo era il suo padrone, viene allontanato per le deportazioni del '43 essendo un ebreo, e decide di intestare a Marcello Consalvi, marito di Immacolata e suo dipendente, tutti i suoi beni. Di qui comincia a crescere l'ansia e la paura dei protagonisti per un ritorno di un "passato", che poi si concretizza con l'arrivo dell'"Ebreo" alla porta di casa.
Formidabile la prestazione della Muti che trasmette al pubblico la tensione, trasformandola in elemento quasi palpabile. Sul palco è una moderna Eva tentatrice, che convince suo marito, interpretato da Emilio Bonucci, conosciuto al grande pubblico per aver interpretato molti ruoli in film e fiction di successo, a risolvere la questione uccidendo il "padrone", accusandolo di esserlo stato anche del suo corpo.
L'intero spettacolo, quasi totalmente in romanesco, ci riporta con amara ironia alla Roma negli anni del dopo guerra, in cui è ancora vivo l'antisemitismo. Immacolata, lo stesso nome tradisce la vera essenza della protagonista, si rifiuta di ritornare ad essere una serva. Di qui l'ossessione che porta ad una irrefrenabile follia omicida, coinvolgendo con l'arma della seduzione anche Tito, l'idraulico e amico di Marcello, interpretato dall'attore 53enne Pino Quartullo. Tra le vittime di questo raptus di follia, ci saranno anche innocenti: a morire per mano dei coniugi sarà la loro stessa figlia.
Ciò che colpisce è l'aspetto dell'attrice: "bella e maledetta", quasi come un eroe byroniano.
E sì, perché se nulla c'è da eccepire sul suo indiscutibile fascino, ci sarebbero da commentare alcune sue scelte di comportamento. Irascibile per i minimi rumori presenti in teatro (a quanto pare sarebbe stata disturbata dal click delle macchine fotografiche, usate rigorosamente senza flash, e da alcuni bambini che in prima fila sgranocchiavano qualche stuzzichino), ha deluso le aspettative di molti. Restia nel concedersi a quel pubblico del quale, in una sua passata dichiarazione, cercava il contatto, si è fatta attendere a lungo prima e dopo lo spettacolo da giornalisti e fotografi.
L'attesa, però, è risultata vana. Accusando stanchezza, si è sottratta alle interviste.
Formidabile la prestazione della Muti che trasmette al pubblico la tensione, trasformandola in elemento quasi palpabile. Sul palco è una moderna Eva tentatrice, che convince suo marito, interpretato da Emilio Bonucci, conosciuto al grande pubblico per aver interpretato molti ruoli in film e fiction di successo, a risolvere la questione uccidendo il "padrone", accusandolo di esserlo stato anche del suo corpo.
L'intero spettacolo, quasi totalmente in romanesco, ci riporta con amara ironia alla Roma negli anni del dopo guerra, in cui è ancora vivo l'antisemitismo. Immacolata, lo stesso nome tradisce la vera essenza della protagonista, si rifiuta di ritornare ad essere una serva. Di qui l'ossessione che porta ad una irrefrenabile follia omicida, coinvolgendo con l'arma della seduzione anche Tito, l'idraulico e amico di Marcello, interpretato dall'attore 53enne Pino Quartullo. Tra le vittime di questo raptus di follia, ci saranno anche innocenti: a morire per mano dei coniugi sarà la loro stessa figlia.
Ciò che colpisce è l'aspetto dell'attrice: "bella e maledetta", quasi come un eroe byroniano.
E sì, perché se nulla c'è da eccepire sul suo indiscutibile fascino, ci sarebbero da commentare alcune sue scelte di comportamento. Irascibile per i minimi rumori presenti in teatro (a quanto pare sarebbe stata disturbata dal click delle macchine fotografiche, usate rigorosamente senza flash, e da alcuni bambini che in prima fila sgranocchiavano qualche stuzzichino), ha deluso le aspettative di molti. Restia nel concedersi a quel pubblico del quale, in una sua passata dichiarazione, cercava il contatto, si è fatta attendere a lungo prima e dopo lo spettacolo da giornalisti e fotografi.
L'attesa, però, è risultata vana. Accusando stanchezza, si è sottratta alle interviste.