Operazione antidroga a Matera e Altamura, 28 arresti
Inchiesta coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Potenza
mercoledì 5 luglio 2023
18.00
Questa mattina è in corso una vasta operazione antidroga dei carabinieri del Comando provinciale di Matera in Basilicata e in Puglia, particolarmente nei territori di Matera e Altamura, in cui sono state arrestate 28 persone. Oltre cento militari, con l'impiego di unità cinofile, stanno eseguendo un'ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal gip del Tribunale di Potenza, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia.
In tutto gli indagati sono 34 e sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e spaccio di stupefacenti.
AGGIORNAMENTO
Una notevole richiesta di sostanze stupefacenti da parte di minorenni e giovani è stata rilevata nell'inchiesta ''All inclusive'', coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Potenza e condotta dai carabinieri del comando provinciale di Matera, che questa mattina ha portato a 28 arresti, di cui 18 in carcere e 10 ai domiciliari, e altre sei misure cautelari tra obblighi di dimora o di firma.
I dettagli sono stati illustrati in conferenza stampa a Potenza dal procuratore distrettuale, Francesco Curcio, e dalla pm Anna Gloria Piccininni. La droga, soprattutto cocaina ed eroina, veniva acquistata nella vicina Puglia ad Altamura (Bari) e poi lavorata a Matera, dove veniva tagliata, confezionata in dosi e rivenduta nelle piazze di spaccio locali attraverso una rete stabile e capillare di complici.
Gli indagati, a vario titolo, sono accusati di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e spaccio di stupefacenti. Durante le attività di indagine sono stati effettuati otto arresti in flagranza di reato ed è stato sequestrato un chilogrammo di sostanze stupefacenti.
Nell'inchiesta, ha sottolineato il procuratore Curcio, è stata evidenziata una "domanda straordinaria di sostanze stupefacenti da parte delle fasce giovanili e anche di soggetti più adulti". Le indagini sono iniziate con attività di pedinamento e osservazione di persone che si spostavano sull'asse stradale Matera-Altamura, individuando nella città pugliese il principale luogo di approvvigionamento degli stupefacenti, e poi sono andate avanti con attività di intercettazione ed analisi dei dati contenuti nei telefoni cellulari sequestrati.
In tutto gli indagati sono 34 e sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e spaccio di stupefacenti.
AGGIORNAMENTO
Una notevole richiesta di sostanze stupefacenti da parte di minorenni e giovani è stata rilevata nell'inchiesta ''All inclusive'', coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Potenza e condotta dai carabinieri del comando provinciale di Matera, che questa mattina ha portato a 28 arresti, di cui 18 in carcere e 10 ai domiciliari, e altre sei misure cautelari tra obblighi di dimora o di firma.
I dettagli sono stati illustrati in conferenza stampa a Potenza dal procuratore distrettuale, Francesco Curcio, e dalla pm Anna Gloria Piccininni. La droga, soprattutto cocaina ed eroina, veniva acquistata nella vicina Puglia ad Altamura (Bari) e poi lavorata a Matera, dove veniva tagliata, confezionata in dosi e rivenduta nelle piazze di spaccio locali attraverso una rete stabile e capillare di complici.
Gli indagati, a vario titolo, sono accusati di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e spaccio di stupefacenti. Durante le attività di indagine sono stati effettuati otto arresti in flagranza di reato ed è stato sequestrato un chilogrammo di sostanze stupefacenti.
Nell'inchiesta, ha sottolineato il procuratore Curcio, è stata evidenziata una "domanda straordinaria di sostanze stupefacenti da parte delle fasce giovanili e anche di soggetti più adulti". Le indagini sono iniziate con attività di pedinamento e osservazione di persone che si spostavano sull'asse stradale Matera-Altamura, individuando nella città pugliese il principale luogo di approvvigionamento degli stupefacenti, e poi sono andate avanti con attività di intercettazione ed analisi dei dati contenuti nei telefoni cellulari sequestrati.