Operaio morto in infortunio sul lavoro, donati gli organi

Dalla tragedia alla speranza di salvare vite. Lutto a Gravina

sabato 8 febbraio 2025 13.43
Dalla tragedia della morte sul lavoro a nuove speranze di salvare la vita di persone in lista di attesa.

Sono stati donati gli organi del capo cantiere Michele Mandolino, 59enne di Gravina, che è morto per un infortunio sul lavoro avvenuto giovedì pomeriggio a Santeramo in Colle, durante la ristrutturazione del palazzetto dello sport comunale, dove è stato colpito da un tubo. Il prelievo di organi è stato effettuato all'ospedale ecclesiastico Miulli di Acquaviva delle Fonti dove l'uomo era arrivato in condizioni critiche e ieri è morto.

L'ospedale Miulli ha rivolto ''un pensiero di forte vicinanza alla famiglia'' e nel contempo ha voluto ''rendere omaggio al gesto di straordinaria generosità compiuto dal signor Michele, il quale, con il suo consenso alla donazione di organi, ha offerto una nuova speranza di vita a quattro persone. Grazie alla donazione del cuore, del fegato e dei reni, il suo altruismo continuerà a vivere attraverso coloro che hanno ricevuto questa preziosa opportunità''. La direzione ospedaliera, inoltre, ha ringraziato il personale sanitario che ''con professionalità e dedizione, ha reso possibile trasformare questa dolorosa perdita in un atto di solidarietà e di vita''.

Un gesto molto bello sia da parte del 59enne di Gravina, che in vita aveva espresso il consenso, sia da parte della famiglia che ha rinnovato questa volontà. Nel dolore della perdita, la donazione può dare conforto perché da questo atto generoso rifiorisce la vita.