Omicidio don Cassol, il Corpo Forestale dello Stato risponde all'Ente Parco
"Dichiarazioni altamente offensive". Nella nota: "Impegno assicurato 24 ore su 24"
mercoledì 25 agosto 2010
10.20
"Dichiarazioni altamente offensive e lesive dell'immagine del Corpo Forestale dello Stato. Dichiarazioni fuori luogo, infondate e ai limiti della violazione di condotte penalmente rilevanti come quelle da parte del direttore dell'Ente Parco Nazionale dell'Alta Murgia Sig. Fabio Modesti". Con queste parole, il Corpo Forestale dello Stato risponde alla nota diffusa dall'Ente Parco Nazionale dell'Alta Murgia pochi giorni dopo l'omicidio di don Francesco Cassol. L'Ente Parco sottolinea, nel comunicato, la "necessità di intensificare la sorveglianza notturna da parte dell'organismo preposto, ossia il Coordinamento Territoriale per l'Ambiente del Parco del Corpo Forestale dello Stato. Ad oggi tale attività di controllo, pur necessaria, non è stata assicurata pienamente per questioni più legate al rispetto di accordi sindacali che per carenza di uomini, di mezzi e di fondi".
Il Corpo Forestale dello Stato, in risposta ad "accuse tanto gravi quanto infondate, di insufficienza di controlli e mancanza di presenza sul territorio, risponde con forza ribadendo che i propri controlli sul territorio vengono ordinariamente svolti, data anche la priorità legata all'emergenza incendi boschivi in forte recrudescenza che nel Parco Nazionale dell'Alta Murgia sono stati fortemente contenuti proprio grazie all'azione costante e decisa del personale del Corpo. Tutto il personale è fortemente impegnato 24 ore su 24, assicurando i servizi istituzionali di pertinenza della Forestale compreso, quindi, quello dell'antibracconaggio".
"Del resto – si legge ancora nella nota del Corpo Forestale dello Stato - il Direttore dell'Ente Parco Nazionale dell'Alta Murgia, alle cui dipendenze funzionali opera il Coordinamento Territoriale del Corpo forestale dello Stato, dovrebbe essere ben informato sulla consistente attività operativa svolta dagli uomini del Corpo per la tutela dell'ambiente con particolare riferimento alla prevenzione e repressione dei reati legati all'abusivismo edilizio, agli incendi boschivi, alle discariche abusive, al bracconaggio. Le risultanze di tale attività, ben note allo stesso Ente Parco, evidenziano pertanto come le affermazioni della direzione dello stesso ente siano oltremodo pretestuose, ingenerose e prive di ogni fondamento".
Il Corpo Forestale dello Stato, in risposta ad "accuse tanto gravi quanto infondate, di insufficienza di controlli e mancanza di presenza sul territorio, risponde con forza ribadendo che i propri controlli sul territorio vengono ordinariamente svolti, data anche la priorità legata all'emergenza incendi boschivi in forte recrudescenza che nel Parco Nazionale dell'Alta Murgia sono stati fortemente contenuti proprio grazie all'azione costante e decisa del personale del Corpo. Tutto il personale è fortemente impegnato 24 ore su 24, assicurando i servizi istituzionali di pertinenza della Forestale compreso, quindi, quello dell'antibracconaggio".
"Del resto – si legge ancora nella nota del Corpo Forestale dello Stato - il Direttore dell'Ente Parco Nazionale dell'Alta Murgia, alle cui dipendenze funzionali opera il Coordinamento Territoriale del Corpo forestale dello Stato, dovrebbe essere ben informato sulla consistente attività operativa svolta dagli uomini del Corpo per la tutela dell'ambiente con particolare riferimento alla prevenzione e repressione dei reati legati all'abusivismo edilizio, agli incendi boschivi, alle discariche abusive, al bracconaggio. Le risultanze di tale attività, ben note allo stesso Ente Parco, evidenziano pertanto come le affermazioni della direzione dello stesso ente siano oltremodo pretestuose, ingenerose e prive di ogni fondamento".