Omicidio Dambrosio, «le indagini portano ad ambienti del Consiglio comunale»
Il presidente Vendola ritorna sulla questione. Aria Fresca segnala un articolo apparso su «la Repubblica»
giovedì 10 febbraio 2011
09.30
Si torna a parlare dell'omicidio di Bartolomeo Dambrosio, avvenuto ad Altamura lo scorso 6 settembre. Sulla questione, dopo circa cinque mesi, si esprimono i vertici della politica regionale. A segnalare un articolo pubblicato sul quotidiano la Repubblica (edizione di Bari) lo scorso 3 febbraio, è il Movimento cittadino Aria Fresca. Ne riportiamo di seguito il passo:
Sul pericolo di infiltrazioni della criminalità organizzata in Puglia che possano interessare l'intero ciclo dei rifiuti "troviamo più di una conferma - afferma il governatore Vendola - dalle notizie di cronaca che ogni giorno escono sui giornali. Recentemente, ad esempio, un boss mafioso è stato ucciso in maniera cruenta nelle campagne di Altamura (si tratta di Bartolo Dambrosio, che intratteneva rapporti con diversi uomini politici, ndr). In questo caso le indagini portano, da quanto emerge da articoli di stampa, ad ambienti del consiglio comunale della cittadina e a interessi maturati nel corso degli ultimi mesi sulla lavorazione dei rifiuti. Questi, è bene ribadirlo, producono, allo stesso modo della sanità, un numero ingente di interessi e un forte flusso di denaro".
«Espliciti ed eclatanti i riferimenti ad "ambienti del consiglio comunale" e agli "interessi maturati nel corso degli ultimi mesi sulla lavorazione dei rifiuti"», scrive Aria Fresca. «Per giunta, che non si sia in presenza di parole pronunciate a vanvera, vi sono non solo l'autorevolezza e l'indubbia capacità comunicativa del presidente Vendola, ma anche il contesto in cui sono state pronunciate, a margine dell'audizione tenuta a Roma, mercoledì 2 febbraio, presso la Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti».
«Non sappiamo - aggiunge Aria Fresca - quali siano gli elementi e le informazioni in possesso del presidente Vendola, ma una cosa è certa, in questi mesi non avevamo mai letto o ascoltato qualcosa del genere. Affermazioni pesantissime, quelle di Vendola, che ci hanno indotto ad attendere qualche giorno prima di rilanciare questa notizia. Considerate la gravità e la delicatezza degli argomenti e l'autorevolezza della fonte, abbiamo atteso le prese di posizione e le reazioni di figure e gruppi di ben altri e alti (rispetto ai nostri) ruoli istituzionali e politici. Tutto inutile. Nulla. Non un comunicato, non un sussulto, non una parola, un bisbiglio, nemmeno uno sbadiglio. Come se nulla fosse successo. Come se nulla fosse stato detto. Come se ad Altamura fosse del tutto normale, scontato, collegare direttamente un omicidio (quello di Bartolo Dambrosio) ad "ambienti del consiglio comunale" e agli "interessi maturati nel corso degli ultimi mesi sulla lavorazione dei rifiuti". Tanto più che si è ad undici mesi dalla scadenza dell'appalto di raccolta e smaltimento dei rifiuti e si rende necessario definire, sin da ora, termini e condizioni della futura gestione».
«Come al solito - conclude Aria Fresca - dobbiamo essere noi i primi a farsi avanti, a rompere il silenzio, per chiedere e attendere verità e chiarezza, con forza e a tutti i livelli. Per prima cosa, intanto, riteniamo doveroso che il consiglio comunale venga immediatamente convocato per farsi carico della situazione».
Sul pericolo di infiltrazioni della criminalità organizzata in Puglia che possano interessare l'intero ciclo dei rifiuti "troviamo più di una conferma - afferma il governatore Vendola - dalle notizie di cronaca che ogni giorno escono sui giornali. Recentemente, ad esempio, un boss mafioso è stato ucciso in maniera cruenta nelle campagne di Altamura (si tratta di Bartolo Dambrosio, che intratteneva rapporti con diversi uomini politici, ndr). In questo caso le indagini portano, da quanto emerge da articoli di stampa, ad ambienti del consiglio comunale della cittadina e a interessi maturati nel corso degli ultimi mesi sulla lavorazione dei rifiuti. Questi, è bene ribadirlo, producono, allo stesso modo della sanità, un numero ingente di interessi e un forte flusso di denaro".
«Espliciti ed eclatanti i riferimenti ad "ambienti del consiglio comunale" e agli "interessi maturati nel corso degli ultimi mesi sulla lavorazione dei rifiuti"», scrive Aria Fresca. «Per giunta, che non si sia in presenza di parole pronunciate a vanvera, vi sono non solo l'autorevolezza e l'indubbia capacità comunicativa del presidente Vendola, ma anche il contesto in cui sono state pronunciate, a margine dell'audizione tenuta a Roma, mercoledì 2 febbraio, presso la Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti».
«Non sappiamo - aggiunge Aria Fresca - quali siano gli elementi e le informazioni in possesso del presidente Vendola, ma una cosa è certa, in questi mesi non avevamo mai letto o ascoltato qualcosa del genere. Affermazioni pesantissime, quelle di Vendola, che ci hanno indotto ad attendere qualche giorno prima di rilanciare questa notizia. Considerate la gravità e la delicatezza degli argomenti e l'autorevolezza della fonte, abbiamo atteso le prese di posizione e le reazioni di figure e gruppi di ben altri e alti (rispetto ai nostri) ruoli istituzionali e politici. Tutto inutile. Nulla. Non un comunicato, non un sussulto, non una parola, un bisbiglio, nemmeno uno sbadiglio. Come se nulla fosse successo. Come se nulla fosse stato detto. Come se ad Altamura fosse del tutto normale, scontato, collegare direttamente un omicidio (quello di Bartolo Dambrosio) ad "ambienti del consiglio comunale" e agli "interessi maturati nel corso degli ultimi mesi sulla lavorazione dei rifiuti". Tanto più che si è ad undici mesi dalla scadenza dell'appalto di raccolta e smaltimento dei rifiuti e si rende necessario definire, sin da ora, termini e condizioni della futura gestione».
«Come al solito - conclude Aria Fresca - dobbiamo essere noi i primi a farsi avanti, a rompere il silenzio, per chiedere e attendere verità e chiarezza, con forza e a tutti i livelli. Per prima cosa, intanto, riteniamo doveroso che il consiglio comunale venga immediatamente convocato per farsi carico della situazione».
Foto di Luca Bellarosa