Omicidio Dambrosio, il cadavere ritrovato a 10 Km da Altamura
La nota dell'on. Pierfelice Zazzera e di Aria Fresca. In corso le indagini della Direzione Distrettuale Antimafia e dei carabinieri
martedì 7 settembre 2010
11.10
Lo hanno trovato di faccia a terra, in una pozza di sangue. A 10 km da Altamura, a poca distanza dal "Pulo", sulla strada provinciale 157 Altamura-Quasano. 33 colpi di fucile e di pistole (o di mitraglietta). Di questi, 5 o 6 lo avrebbero colpito. Bartolo Dambrosio andava a correre tutti i giorni. Si stava allenando per una maratona a Firenze a cui avrebbe partecipato a novembre. A rinvenire il cadavere, i carabinieri, allertati dai familiari della vittima. Si ipotizza un delitto a più mani proprio perché i colpi sono stati sparati da più armi. Un colpo alla coscia. Poi il tentativo di fuga. Ma per pochi metri. Un colpo alla nuca, quello fatale. É stata disposta per oggi l'autopsia presso l'Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Bari. A condurre le indagini, coordinate dal Pm Desirée Digeronimo, la Direzione Distrettuale Antimafia. Sul delitto indagano anche i carabinieri del reparto operativo di Bari e della compagnia di Altamura. L'omicidio sarebbe avvenuto fra le 7 e le 8 di ieri mattina.
Bartolo Dambrosio, nel 2002-2003, era stato indagato anche per presunte attività illecite nello smaltimento di rifiuti ospedalieri. Nel 2007, inoltre, sarebbe stato contattato da un imprenditore altamurano per "punire" il giornalista Alessio Di Palo, direttore di radio Regio Stereo. Un'altra condanna ad 11 anni e 6 mesi di reclusione la ebbe nel 2006, implicato in un processo iniziato 10 anni prima.
"Un'ulteriore notizia di cronaca nera infittisce il clima di violenza nella città murgiana: solo nello scorso aprile un pregiudicato veniva freddato in una piazza pubblica. E' evidente che il livello di guardia è abbondantemente superato". Così si esprime, in una nota, l'on. Pierfelice Zazzera, coordinatore regionale dell'Italia dei Valori.
"L'area del comune murgiano, interessato da indagini su illeciti appalti sui rifiuti in cui sono coinvolti nomi dell'imprenditoria e della politica sospettati di collusione con uomini della criminalità organizzata, è oggi oggetto di una vera e propria guerra di mala – prosegue il Deputato – per la quale chiediamo la pronta convocazione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza e della commissione Antimafia".
"Per il clamore della notizia, l'escalation della violenza e, soprattutto, la situazione in cui i cittadini di quel territorio sono costretti a vivere, nella paura e nel silenzio, mi sarei aspettato un intervento del sottosegretario Alfredo Mantovano. Mi preoccupa che rimanga in silenzio – conclude Zazzera – in un momento in cui forte deve essere la presenza ed il coinvolgimento delle istituzioni ad arginare i fenomeni criminali che minacciano la vita stessa di una comunità".
"È fuori dubbio che ad Altamura si stia assistendo ad una gravissima escalation di violenza che non deve essere sottovaluta e va affrontata con fermezza e garantendo massima collaborazione agli organi inquirenti e alle forze dell'ordine". A sottolinearlo è il Movimento cittadino Aria Fresca: "Da tempo abbiamo segnalato gli appelli e le dichiarazioni di allarme diffuse dal Procuratore della Repubblica di Bari Antonio Laudati che, richiamando i fatti criminosi di particolare gravità avvenuti nella nostra Città, ha descritto un quadro generale particolarmente preoccupante che vede l'affermarsi dell'espansione del controllo dei clan criminali baresi nei centri della provincia come, ormai da tempo, Altamura".
"Non ci stancheremo di sottolineare - continua Aria Fresca - che quanto, da tempo, sta avvenendo drammaticamente ad Altamura spazza via, in maniera violenta e senza possibilità alcuna di incertezze o equivoci, ogni autoconsolatoria formula o retorica come quella che ha portato sinora i vertici del potere cittadino a dire e ripetere: «Altamura è un'isola felice»".
Bartolo Dambrosio, nel 2002-2003, era stato indagato anche per presunte attività illecite nello smaltimento di rifiuti ospedalieri. Nel 2007, inoltre, sarebbe stato contattato da un imprenditore altamurano per "punire" il giornalista Alessio Di Palo, direttore di radio Regio Stereo. Un'altra condanna ad 11 anni e 6 mesi di reclusione la ebbe nel 2006, implicato in un processo iniziato 10 anni prima.
"Un'ulteriore notizia di cronaca nera infittisce il clima di violenza nella città murgiana: solo nello scorso aprile un pregiudicato veniva freddato in una piazza pubblica. E' evidente che il livello di guardia è abbondantemente superato". Così si esprime, in una nota, l'on. Pierfelice Zazzera, coordinatore regionale dell'Italia dei Valori.
"L'area del comune murgiano, interessato da indagini su illeciti appalti sui rifiuti in cui sono coinvolti nomi dell'imprenditoria e della politica sospettati di collusione con uomini della criminalità organizzata, è oggi oggetto di una vera e propria guerra di mala – prosegue il Deputato – per la quale chiediamo la pronta convocazione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza e della commissione Antimafia".
"Per il clamore della notizia, l'escalation della violenza e, soprattutto, la situazione in cui i cittadini di quel territorio sono costretti a vivere, nella paura e nel silenzio, mi sarei aspettato un intervento del sottosegretario Alfredo Mantovano. Mi preoccupa che rimanga in silenzio – conclude Zazzera – in un momento in cui forte deve essere la presenza ed il coinvolgimento delle istituzioni ad arginare i fenomeni criminali che minacciano la vita stessa di una comunità".
"È fuori dubbio che ad Altamura si stia assistendo ad una gravissima escalation di violenza che non deve essere sottovaluta e va affrontata con fermezza e garantendo massima collaborazione agli organi inquirenti e alle forze dell'ordine". A sottolinearlo è il Movimento cittadino Aria Fresca: "Da tempo abbiamo segnalato gli appelli e le dichiarazioni di allarme diffuse dal Procuratore della Repubblica di Bari Antonio Laudati che, richiamando i fatti criminosi di particolare gravità avvenuti nella nostra Città, ha descritto un quadro generale particolarmente preoccupante che vede l'affermarsi dell'espansione del controllo dei clan criminali baresi nei centri della provincia come, ormai da tempo, Altamura".
"Non ci stancheremo di sottolineare - continua Aria Fresca - che quanto, da tempo, sta avvenendo drammaticamente ad Altamura spazza via, in maniera violenta e senza possibilità alcuna di incertezze o equivoci, ogni autoconsolatoria formula o retorica come quella che ha portato sinora i vertici del potere cittadino a dire e ripetere: «Altamura è un'isola felice»".