Omicidio Cammisa, l'uomo freddato davanti agli occhi di suo figlio

Al via le indagini per identificare l'assassino

martedì 17 giugno 2014 10.00
Qualcuno ha aperto la porta all'assassino.

Al terzo piano di una palazzina popolare Iacp, in piazza Generale Alberto Dalla Chiesa, la famiglia Cammisa stava trascorrendo la serata tra le mura di casa. Francesco, un pregiudicato, sorvegliato speciale di pubblica sicurezza con precedenti in tema di stupefacenti, padre di un bambino di due anni, era al pc, seduto sul letto. Sua moglie, incinta, sbrigava faccende domestiche. Ore 21.30 circa, il killer suona alla porta. Con volto coperto da passamontagna entra in casa, deciso. Impugna una semiautomatica calibro 7.65. È il suo biglietto da visita. Due i colpi esplosi che hanno posto fine alla vita del 29enne, ferendolo all'addome. Freddato davanti agli occhi del piccolo, Cammisa giace in un bagno di sangue sul suo letto matrimoniale. La moglie grida, corre incontro all'assassino, ma viene scaraventata con violenza sul vano scale. E il killer scappa. Si dilegua a piedi lungo le strade periferiche del paese, rendendo ormai fantasma la sua ombra.

Una resa dei conti? Le indagini, affidate ai carabinieri della locale Compagnia e del Comando provinciale di Bari, si ramificano su ogni dettaglio e ripercorrono il crocevia di traffici e affari illeciti di una città, quella silente, che conosce anche l'odore della droga. Si scava nel passato della vittima. Sul posto anche il pm della Procura, Marcello Barbanente, e gli agenti della sezione Investigazioni scientifiche.

Si cerca ora di dare un volto e un nome all'assassino.