Olio, quest'anno la produzione è precipitata
Coldiretti Puglia: il prodotto "made in Italy" costerà almeno 7-8 euro al litro
mercoledì 31 ottobre 2018
A causa di ripetuti eventi meteorologici avversi durante tutto l'anno la produzione di olio della Puglia quest'anno si è drasticamente ridotta. Le ultime avversità meteorologiche hanno dato il colpo di grazia.
Sale infatti il conto dei danni sull'olivicoltura pugliese, a seguito degli ultimi eventi calamitosi, come la tromba d'aria e i nubifragi che hanno colpito le province di Brindisi e Taranto. Secondo la Coldiretti Puglia ''la stima del danno è salita a 1 miliardo e 600 milioni di euro''. Le gelate di febbraio e marzo nelle province di Bari, Bat e Foggia e le grandinate violente dei mesi successivi hanno decimato la produzione mentre l'ultima ondata di maltempo ha provocato gravissimi danni agli ulivi. Del totale, circa un miliardo di perdita di reddito viene attribuito alle ripercussioni nefaste dell'emergenza 'xylella'.
''Il 2018 sarà ricordato come l'annus horribilis per l'olivicoltura pugliese che conta i danni di un clima ostile e impietoso e di calamità naturali di gravità incalcolabili - sostiene il neo eletto presidente Savino Muraglia -. La stima del danno ormai è salita a 1 miliardo e 600 milioni di euro, perché al crollo produttivo in termini di olive e olio va sommata la perdita del patrimonio strutturale degli ulivi. Per il ripristino del potenziale produttivo serviranno risorse ingenti e straordinarie''.
Già richieste le verifiche in campo per la declaratoria di calamità naturale per gli eventi appena trascorsi. E' forte la preoccupazione di Coldiretti Puglia poiché la brusca diminuzione di olio extravergine pugliese può far crescere le importazioni di olio dall'estero. ''Se si vuole acquistare un vero extravergine 'made in Italy' - mette in guardia la sigla di categoria - bisogna fare attenzione ai prodotti venduti a meno di 7-8 euro al litro che non coprono neanche i costi di produzione. I tre elementi da tenere sempre d'occhio sono prezzo, anno di produzione e scadenza''. La Puglia, terra vocata all'olivicoltura, solo nel primo trimestre 2018 ha importato 43,3 milioni di euro di olio extravergine da Grecia e Tunisia.
Sale infatti il conto dei danni sull'olivicoltura pugliese, a seguito degli ultimi eventi calamitosi, come la tromba d'aria e i nubifragi che hanno colpito le province di Brindisi e Taranto. Secondo la Coldiretti Puglia ''la stima del danno è salita a 1 miliardo e 600 milioni di euro''. Le gelate di febbraio e marzo nelle province di Bari, Bat e Foggia e le grandinate violente dei mesi successivi hanno decimato la produzione mentre l'ultima ondata di maltempo ha provocato gravissimi danni agli ulivi. Del totale, circa un miliardo di perdita di reddito viene attribuito alle ripercussioni nefaste dell'emergenza 'xylella'.
''Il 2018 sarà ricordato come l'annus horribilis per l'olivicoltura pugliese che conta i danni di un clima ostile e impietoso e di calamità naturali di gravità incalcolabili - sostiene il neo eletto presidente Savino Muraglia -. La stima del danno ormai è salita a 1 miliardo e 600 milioni di euro, perché al crollo produttivo in termini di olive e olio va sommata la perdita del patrimonio strutturale degli ulivi. Per il ripristino del potenziale produttivo serviranno risorse ingenti e straordinarie''.
Già richieste le verifiche in campo per la declaratoria di calamità naturale per gli eventi appena trascorsi. E' forte la preoccupazione di Coldiretti Puglia poiché la brusca diminuzione di olio extravergine pugliese può far crescere le importazioni di olio dall'estero. ''Se si vuole acquistare un vero extravergine 'made in Italy' - mette in guardia la sigla di categoria - bisogna fare attenzione ai prodotti venduti a meno di 7-8 euro al litro che non coprono neanche i costi di produzione. I tre elementi da tenere sempre d'occhio sono prezzo, anno di produzione e scadenza''. La Puglia, terra vocata all'olivicoltura, solo nel primo trimestre 2018 ha importato 43,3 milioni di euro di olio extravergine da Grecia e Tunisia.