Oggi in consiglio comunale il caso della discarica Le Lamie
Sotto sequestro dal 29 novembre
mercoledì 11 dicembre 2019
Il consiglio comunale di Altamura è stato convocato in seduta straordinaria, con ordine del giorno monotematico sulla discarica di rifiuti solidi urbani in località "Le Lamie", mercoledì 11 dicembre alle ore 17.00 (inizio dei lavori consiliari solitamente alle ore 18.00).
Il sito è stato sequestrato il 29 novembre dai Carabinieri del Noe in un'indagine coordinata dalla Procura in cui si contestano alla società Tradeco srl, fallita a ottobre del 2018, reati quali inquinamento ambientale, omessa bonifica e violazioni al codice dell'ambiente. Finora maggioranza e opposizione sono sempre state in disaccordo su qualsiasi tema. Riusciranno su questa vicenda a dialogare e trovare un punto d'incontro? Si vedrà stasera.
Nei giorni scorsi alla Regione si è tenuto un tavolo tecnico, convocato dall'assessore regionale all'ambiente Gianni Stea, presenti inoltre la sindaca del Comune di Altamura, Rosa Melodia, la Città Metropolitana di Bari, Arpa e Asl con l'obiettivo di condividere le opere di prevenzione e risanamento ambientale del sito.
"Il sequestro - si legge nel comunicato della Regione - è avvenuto a seguito dei campionamenti svolti da Arpa Puglia nel giugno 2019 che avevano rilevato la presenza in falda di sostanze (nitriti, ferro nichel e manganese) oltre i limiti previsti dalla legge. Non solo, tra i reati ambientali contestati anche le operazioni di mancata messa in sicurezza previste dal D.l.g 36 del 2003, che risultano non completate.
"L'autorità giudiziaria nominando custode giudiziale l'ing. Gianni Scannicchio, dirigente del settore ambiente e bonifiche della Regione Puglia, ha di fatto posto in capo all'Ente regionale il coordinamento dell'intero procedimento - prosegue la nota - che dovrà portare in brevissimo tempo alla chiusura definitiva della discarica, previa estrazione del percolato e del biogas esistenti, rinsaldatura del capping (la guaina temporaneamente utilizzata per la copertura delle mura perimetrali), la rimozione dei rifiuti illecitamente abbandonati lungo le strade perimetrali, nonché il rifacimento dei muri di recinzione del sito. Si procederà contestualmente ad effettuare nuove analisi a cura di arpa, mentre la titolarità delle operazioni spetterà al Comune di Altamura attesa la presenza di rischio sanitario e ambientale.
L'assessore Stea così commenta: "Dalle parole ai fatti, la Regione Puglia destinerà immediatamente un milione di euro per consentire al Comune di governare le operazioni di prevenzione e risanamento, in danno al proprietario verso cui ci si rivarrà per il recupero delle somme. Contemporaneamente la vigilanza ambientale regionale, con cadenza settimanale monitorerà i luoghi per assicurare la correttezza e sicurezza degli interventi in corso di realizzazione, così come sono stati concertati stamane d'intesa tra le parti: messa in sicurezza opere strutturali, estrazione e quantificazione del percolato, estrazione e gestione biogas, rinsaldatura del capping, rimozione rifiuti illeciti e quantificazione economica e progetto di chiusura della discarica. Ma non finisce qui. Il mio impegno continua non solo sul territorio di Altamura ma sull'intero territorio regionale, perché è un dovere morale ed istituzionale quello di scongiurare qualunque tipo di minaccia per l'ambiente e la salute dei cittadini."
Il sito è stato sequestrato il 29 novembre dai Carabinieri del Noe in un'indagine coordinata dalla Procura in cui si contestano alla società Tradeco srl, fallita a ottobre del 2018, reati quali inquinamento ambientale, omessa bonifica e violazioni al codice dell'ambiente. Finora maggioranza e opposizione sono sempre state in disaccordo su qualsiasi tema. Riusciranno su questa vicenda a dialogare e trovare un punto d'incontro? Si vedrà stasera.
Nei giorni scorsi alla Regione si è tenuto un tavolo tecnico, convocato dall'assessore regionale all'ambiente Gianni Stea, presenti inoltre la sindaca del Comune di Altamura, Rosa Melodia, la Città Metropolitana di Bari, Arpa e Asl con l'obiettivo di condividere le opere di prevenzione e risanamento ambientale del sito.
"Il sequestro - si legge nel comunicato della Regione - è avvenuto a seguito dei campionamenti svolti da Arpa Puglia nel giugno 2019 che avevano rilevato la presenza in falda di sostanze (nitriti, ferro nichel e manganese) oltre i limiti previsti dalla legge. Non solo, tra i reati ambientali contestati anche le operazioni di mancata messa in sicurezza previste dal D.l.g 36 del 2003, che risultano non completate.
"L'autorità giudiziaria nominando custode giudiziale l'ing. Gianni Scannicchio, dirigente del settore ambiente e bonifiche della Regione Puglia, ha di fatto posto in capo all'Ente regionale il coordinamento dell'intero procedimento - prosegue la nota - che dovrà portare in brevissimo tempo alla chiusura definitiva della discarica, previa estrazione del percolato e del biogas esistenti, rinsaldatura del capping (la guaina temporaneamente utilizzata per la copertura delle mura perimetrali), la rimozione dei rifiuti illecitamente abbandonati lungo le strade perimetrali, nonché il rifacimento dei muri di recinzione del sito. Si procederà contestualmente ad effettuare nuove analisi a cura di arpa, mentre la titolarità delle operazioni spetterà al Comune di Altamura attesa la presenza di rischio sanitario e ambientale.
L'assessore Stea così commenta: "Dalle parole ai fatti, la Regione Puglia destinerà immediatamente un milione di euro per consentire al Comune di governare le operazioni di prevenzione e risanamento, in danno al proprietario verso cui ci si rivarrà per il recupero delle somme. Contemporaneamente la vigilanza ambientale regionale, con cadenza settimanale monitorerà i luoghi per assicurare la correttezza e sicurezza degli interventi in corso di realizzazione, così come sono stati concertati stamane d'intesa tra le parti: messa in sicurezza opere strutturali, estrazione e quantificazione del percolato, estrazione e gestione biogas, rinsaldatura del capping, rimozione rifiuti illeciti e quantificazione economica e progetto di chiusura della discarica. Ma non finisce qui. Il mio impegno continua non solo sul territorio di Altamura ma sull'intero territorio regionale, perché è un dovere morale ed istituzionale quello di scongiurare qualunque tipo di minaccia per l'ambiente e la salute dei cittadini."