Nuovo stop per la lista Noi

L'Avvocatura dello Stato presenta appello contro il Tar e chiede l'esclusione della lista

venerdì 8 maggio 2015 10.59
A cura di Antonella Testini
Nuova tegola sulla lista Noi a sostegno del candidato sindaco Antonello Stigliano.

Questa mattina l'Avvocatura generale dello Stato, nell'interesse della Prefettura di Bari e della III sottocommissione elettorale della Provincia di Bari ha presentato appello contro la sentenza del Tar che nella giornata di mercoledì ha riammesso alla competizione elettorale la lista Noi.
Secondo quanto sostenuto dagli avvocati, sono del tutto valide le ragioni avanzate dalla commissione elettorale che aveva escluso la lista poiché "nei moduli firmati dai sottosctittori – si legge nei verbali della commsione elettorale – non fosse presentato alcun contrasegno elettorale, in difformità da quanto previsto dall'articolo 32 del DPR 570".

Censure su cui il Tribunale amministrativo aveva deciso di sorvolare ritenendo valida la descrizione del simbolo della liste e decidento, in definitiva, di riamettere NOI alla competizione elettorale.
Decisione che non è piaciuta all'Avvocatura dello Stato che ha deciso di presentare appello chiedendo l'annullamento della sentenza del Tar poiché "erroneamente la sentenza del Tar ha ritenuto che la mancata presnetazione del contrassegno non costituisse motivo di ricusazione della lista, in aperta violazione del chiaro dettato dall'articolo 32 del DPR 570/1960. Contrariamente a quanto statuito dal giudice di prime cure la mera descrizione del contrassegno non poteva in alcun modo essere sostituita dal deposito del contrassegno vero e proprio, unico adempimento in grado di garantire, per un verso, chie vi fosse piena consapevolezza da parte dei sottoscrittori della lista che andavano a sostenere, nonché in grado di consentire, per un altro verso, quell'ineludibile controllo di "non conformità" dei sombili imposto dal procedimento elettorale".
La decisione del Consiglio di Stato è attesa per le prossime ore.

La partita, dunque, resta tutta da giocare in Tribunale mentre il destino di altri 23 candidati consiglieri resta appeso al filo della speranza.