Nucleare: i tre consigli comunali ufficializzano il 'no' al deposito
Alla riunione a Gravina sono state approvate le osservazioni
lunedì 28 giugno 2021
10.25
Sabato alla fiera di Gravina, in un consiglio comunale congiunto, i Comuni di Altamura, Gravina e Laterza hanno approvato le osservazioni per dichiararsi non favorevoli alla realizzazione di un deposito nucleare nazionale e presentando le ragioni tecniche e politiche di questa contrarietà.
In collegamento telefonico è intervenuto il presidente della Regione Michele Emiliano mentre l'assessore all'ambiente Anna Grazia Maraschio ha partecipato all'assemblea insieme ai sindaci Rosa Melodia, Alesio Valente e Francesco Frigiola e ai comitati cittadini e territoriali
''Abbiamo ribadito in questi mesi che noi ci opporremo con tutte le nostre forze alla scelta scellerata di individuare l'Alta Murgia come possibile sito per lo smaltimento di rifiuti nucleari. Ribadiamo il nostro no a tutela della salute dei cittadini e della bellezza e biodiversità di un Parco nazionale, che rappresenta uno dei luoghi più singolari del Mediterraneo''. Lo dichiarano in una nota congiunta Emiliano e Maraschio.
''Il nostro no già ufficializzato in Consiglio regionale lo scorso gennaio - spiegano - si fonda su studi tecnici e scientifici condotti insieme a Università, enti di ricerca, enti locali, agenzie regionali, associazioni e ordini professionali che hanno evidenziato tutti i rilievi finalizzati a far desistere il Governo da ogni possibilità di allocare sul territorio regionale il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi''. Nello specifico dei tre Comuni pugliesi, ''la documentazione con la quale Sogin individua le possibili sedi di deposito e parco tecnologico è datata - dicono - e non considera gli strumenti di pianificazione e programmazione adottati dalla Regione Puglia fino a oggi e ritenuti a livello internazionale fra i più avanzati. È appena il caso di ricordare che le aree individuate sono localizzate in prossimità di una falda acquifera utilizzata anche a scopo potabile e la zona interna delle Murge alimenta la faglia più profonda: l'acqua non è un bene trattabile e noi non siamo disposti a compromessi''.
Inoltre non vengono prese in considerazioni le vocazioni del territorio: nell'area fra Gravina, Altamura e Laterza vengono prodotti nove prodotti a marchio di origine, undici vini a denominazione controllata, lavorano 600 produttori del biologico e 270 aziende zootecniche. Inoltre Emiliano e Maraschio hanno ringraziato i 41 Comuni che, sebbene non interessati direttamente dalla questione, hanno adottato delle delibere con cui hanno ribadito l'assoluta contrarietà a tale localizzazione. Nel consiglio di oggi sono state raccolte tutte le istanze e le osservazioni della cabina di regia regionale, dei comitati, delle associazioni locali.
Leggi anche ---> Resoconto e foto del consiglio intercomunale
In collegamento telefonico è intervenuto il presidente della Regione Michele Emiliano mentre l'assessore all'ambiente Anna Grazia Maraschio ha partecipato all'assemblea insieme ai sindaci Rosa Melodia, Alesio Valente e Francesco Frigiola e ai comitati cittadini e territoriali
''Abbiamo ribadito in questi mesi che noi ci opporremo con tutte le nostre forze alla scelta scellerata di individuare l'Alta Murgia come possibile sito per lo smaltimento di rifiuti nucleari. Ribadiamo il nostro no a tutela della salute dei cittadini e della bellezza e biodiversità di un Parco nazionale, che rappresenta uno dei luoghi più singolari del Mediterraneo''. Lo dichiarano in una nota congiunta Emiliano e Maraschio.
''Il nostro no già ufficializzato in Consiglio regionale lo scorso gennaio - spiegano - si fonda su studi tecnici e scientifici condotti insieme a Università, enti di ricerca, enti locali, agenzie regionali, associazioni e ordini professionali che hanno evidenziato tutti i rilievi finalizzati a far desistere il Governo da ogni possibilità di allocare sul territorio regionale il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi''. Nello specifico dei tre Comuni pugliesi, ''la documentazione con la quale Sogin individua le possibili sedi di deposito e parco tecnologico è datata - dicono - e non considera gli strumenti di pianificazione e programmazione adottati dalla Regione Puglia fino a oggi e ritenuti a livello internazionale fra i più avanzati. È appena il caso di ricordare che le aree individuate sono localizzate in prossimità di una falda acquifera utilizzata anche a scopo potabile e la zona interna delle Murge alimenta la faglia più profonda: l'acqua non è un bene trattabile e noi non siamo disposti a compromessi''.
Inoltre non vengono prese in considerazioni le vocazioni del territorio: nell'area fra Gravina, Altamura e Laterza vengono prodotti nove prodotti a marchio di origine, undici vini a denominazione controllata, lavorano 600 produttori del biologico e 270 aziende zootecniche. Inoltre Emiliano e Maraschio hanno ringraziato i 41 Comuni che, sebbene non interessati direttamente dalla questione, hanno adottato delle delibere con cui hanno ribadito l'assoluta contrarietà a tale localizzazione. Nel consiglio di oggi sono state raccolte tutte le istanze e le osservazioni della cabina di regia regionale, dei comitati, delle associazioni locali.
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