"Non ha mai prestato favori alla criminalità"
Parla l'avvocato difensore del m.llo Carotenuto. Rigettata la richiesta di sospensione dal servizio
venerdì 30 dicembre 2011
10.45
Precisazioni da parte dell'avv. Giovanni Moramarco in difesa del proprio assistito m.llo Massimo Carotenuto. Una nota che cristallizza la posizione del sottoufficiale coinvolto nell'inchiesta del 6 dicembre 2011 condotta dalla p.m. della Dda Desiree Digeronimo. Il maresciallo altamurano è stato destinatario dapprima di una richiesta di custodia cautelare e poi di una richiesta di sospensione dal servizio.
Massimo Carotenuto "non ha mai prestato o offerto favori alla criminalità, tantomeno al sig. Dambrosio Bartolomeo". È la dichiarazione che introduce il documento. "Invero, - si continua a leggere - egli ha svolto il proprio dovere in maniera esemplare, dando corso con puntualità a tutti gli adempimenti dalla legge richiesti in tema di sorveglianza speciale. In particolare, oltre a sottoporre il Dambrosio alla misura della sorveglianza speciale, con immediatezza egli dette corso a tutte le attività consequenziali (aggiornamento brogliacci, banche dati, etc.), necessarie a consentire e favorire i controlli del sottoposto alla misura da parte di tutte le forze di polizia".
Nella nota Moramarco sottolinea che il sottoufficiale non è stato destinatario di denunce o segnalazioni circa gli inadempimenti del sorvegliato, prima del 30.12.07. E chiarisce che "in quella stessa data, appena avuta notizia della mancata presentazione del Dambrosio c/o la Caserma, immediatamente provvide alle comunicazioni di rito".
Il Gip del Tribunale di Bari, dott. Fanizzi, ha rigettato la richiesta di sospensione dal servizio essendo << emersi elementi incompatibili con un ruolo dell'indagato nelle violazioni del Dambrosio >>. Pertanto "il maresciallo Carotenuto non è stato mai sospeso, neppure temporaneamente, dal servizio".
Massimo Carotenuto "non ha mai prestato o offerto favori alla criminalità, tantomeno al sig. Dambrosio Bartolomeo". È la dichiarazione che introduce il documento. "Invero, - si continua a leggere - egli ha svolto il proprio dovere in maniera esemplare, dando corso con puntualità a tutti gli adempimenti dalla legge richiesti in tema di sorveglianza speciale. In particolare, oltre a sottoporre il Dambrosio alla misura della sorveglianza speciale, con immediatezza egli dette corso a tutte le attività consequenziali (aggiornamento brogliacci, banche dati, etc.), necessarie a consentire e favorire i controlli del sottoposto alla misura da parte di tutte le forze di polizia".
Nella nota Moramarco sottolinea che il sottoufficiale non è stato destinatario di denunce o segnalazioni circa gli inadempimenti del sorvegliato, prima del 30.12.07. E chiarisce che "in quella stessa data, appena avuta notizia della mancata presentazione del Dambrosio c/o la Caserma, immediatamente provvide alle comunicazioni di rito".
Il Gip del Tribunale di Bari, dott. Fanizzi, ha rigettato la richiesta di sospensione dal servizio essendo << emersi elementi incompatibili con un ruolo dell'indagato nelle violazioni del Dambrosio >>. Pertanto "il maresciallo Carotenuto non è stato mai sospeso, neppure temporaneamente, dal servizio".