Niente più rimborsi per l'assistenza specialistica accreditata
I Sindaci della Murgia chiedono con urgenza un incontro. Un utente ci aveva segnalato già diversi disagi
mercoledì 13 ottobre 2010
16.11
In data odierna i sindaci di Altamura Mario Stacca, di Gravina Giovanni Divella, di Santeramo in Colle Vito Lillo, di Poggiorsini Ignazio Di Mauro, unitamente al consigliere provinciale Domenico Romita, hanno trasmesso un telegramma al direttore generale della Asl di Bari Nicola Pansini, al presidente della Giunta regionale Nicola Vendola ed all'assessore regionale alla salute Tommaso Fiore in merito alle "devastanti conseguenze sul diritto alla salute dei propri concittadini prodotte dalle ultime decisioni sull'assistenza specialistica accreditata". Nel telegramma si chiede "un incontro urgente" con l'assessore Fiore.
Già il 4 ottobre scorso il sindaco Mario Stacca aveva inviato un telegramma a Pansini, a Vendola e a Fiore, con richiesta di un incontro urgente, "rimasto senza risposta". Dal giorno 12 ottobre sono cessati i rimborsi per l'assistenza specialistica accreditata. Ciò significa che per le indagini per immagini (es. esami radiologici) e per i prelievi, i cittadini indigenti non hanno più la possibilità di rivolgersi ai laboratori e alle strutture accreditate, ma solo "nelle insufficienti strutture ospedaliere territoriali le quali non potranno mai assorbire - si legge nel comunicato dei sindaci della Murgia - il carico delle strutture private accreditate, con un danno insopportabile per le comunità. Le conseguenze si stanno già verificando".
"La sospensione dei rimborsi fino alla fine dell'anno non può lasciarci freddi ed indifferenti soprattutto perché è nostro dovere proteggere i nostri concittadini da politiche della salute che privilegiano indegnamente le fasce più agiate a scapito delle indigenti che, a seguito della grave crisi che ha colpito l'intera nazione, vanno tutelate e protette", sostengono ancora i sindaci della Murgia. Lo scorso 11 ottobre, un giorno prima della cessazione "ufficiale" dei rimborsi per l'assistenza specialistica accreditata, un lettore aveva segnalato alla nostra redazione disagi provocati agli esenti ticket proprio dalla sospensione dell'erogazione dei servizi da parte dei laboratori e delle strutture sanitarie accreditate.
Già il 4 ottobre scorso il sindaco Mario Stacca aveva inviato un telegramma a Pansini, a Vendola e a Fiore, con richiesta di un incontro urgente, "rimasto senza risposta". Dal giorno 12 ottobre sono cessati i rimborsi per l'assistenza specialistica accreditata. Ciò significa che per le indagini per immagini (es. esami radiologici) e per i prelievi, i cittadini indigenti non hanno più la possibilità di rivolgersi ai laboratori e alle strutture accreditate, ma solo "nelle insufficienti strutture ospedaliere territoriali le quali non potranno mai assorbire - si legge nel comunicato dei sindaci della Murgia - il carico delle strutture private accreditate, con un danno insopportabile per le comunità. Le conseguenze si stanno già verificando".
"La sospensione dei rimborsi fino alla fine dell'anno non può lasciarci freddi ed indifferenti soprattutto perché è nostro dovere proteggere i nostri concittadini da politiche della salute che privilegiano indegnamente le fasce più agiate a scapito delle indigenti che, a seguito della grave crisi che ha colpito l'intera nazione, vanno tutelate e protette", sostengono ancora i sindaci della Murgia. Lo scorso 11 ottobre, un giorno prima della cessazione "ufficiale" dei rimborsi per l'assistenza specialistica accreditata, un lettore aveva segnalato alla nostra redazione disagi provocati agli esenti ticket proprio dalla sospensione dell'erogazione dei servizi da parte dei laboratori e delle strutture sanitarie accreditate.