Nessun dimensionamento scolastico
Lo ha deciso la Corte costituzionale. Soddisfazione del Comitato ScuolaBeneComune e di Ventricelli
sabato 9 giugno 2012
9.18
Si attendeva con fiato sospeso l'esito del giudizio pendente dinanzi alla Corte costituzionale a seguito dell'impugnazione di alcune regioni italiane della legge statale che aveva imposto l'accorpamento degli istituti scolastici. Ed è giunto. La Consulta, con sentenza 147 del 2012, ha dichiarato illegittimo il dimensionamento scolastico. La riforma Gelmini è stata bocciata.
Gravi errori, dunque, secondo la sentenza, per il vecchio governo che aveva fissato l'obbligo di accorpamento in istituti comprensivi delle scuole dell'infanzia, elementari e medie, con almeno 1000 alunni. Per la Corte, la competenza in materia di istruzione è delle regioni, la legge Gelmini contrastava con l'articolo 19, comma 4, della manovra (quello che determina le competenze legislative di Stato e Regioni), "essendo una norma di dettaglio dettata in un ambito di competenza concorrente".
Grande soddisfazione è espressa dal Comitato ScuolaBeneComune per aver bloccato gli effetti di due delibere della giunta comunale di Altamura che avevano pensato bene di applicare le norme già dall'anno prossimo nonostante la possibilità di potersi adeguare in due anni. "Fosse stato per la giunta comunale (anche la gran parte dei dirigenti scolastici era concorde), avremmo già devastato l'assetto delle scuole ad Altamura nel preoccupante silenzio anche degli stessi sindacati locali".
Anche Michele Ventricelli, consigliere regionale, si esprime a riguardo. "Sono evitati così - dichiara - i disastrosi accorpamenti che rischiavano di penalizzare la scuola e la formazione pubblica. Altamura beneficerà di questa sentenza dando seguito alla battaglia intrapresa da genitori, insegnanti e dal comitato ScuolaBeneComune che abbiamo appoggiato senza alcuna esitazione. Questa battaglia e l'impegno della Regione ha fatto si che la Corte prendesse in esame il ricorso e ci desse ragione".
Gravi errori, dunque, secondo la sentenza, per il vecchio governo che aveva fissato l'obbligo di accorpamento in istituti comprensivi delle scuole dell'infanzia, elementari e medie, con almeno 1000 alunni. Per la Corte, la competenza in materia di istruzione è delle regioni, la legge Gelmini contrastava con l'articolo 19, comma 4, della manovra (quello che determina le competenze legislative di Stato e Regioni), "essendo una norma di dettaglio dettata in un ambito di competenza concorrente".
Grande soddisfazione è espressa dal Comitato ScuolaBeneComune per aver bloccato gli effetti di due delibere della giunta comunale di Altamura che avevano pensato bene di applicare le norme già dall'anno prossimo nonostante la possibilità di potersi adeguare in due anni. "Fosse stato per la giunta comunale (anche la gran parte dei dirigenti scolastici era concorde), avremmo già devastato l'assetto delle scuole ad Altamura nel preoccupante silenzio anche degli stessi sindacati locali".
Anche Michele Ventricelli, consigliere regionale, si esprime a riguardo. "Sono evitati così - dichiara - i disastrosi accorpamenti che rischiavano di penalizzare la scuola e la formazione pubblica. Altamura beneficerà di questa sentenza dando seguito alla battaglia intrapresa da genitori, insegnanti e dal comitato ScuolaBeneComune che abbiamo appoggiato senza alcuna esitazione. Questa battaglia e l'impegno della Regione ha fatto si che la Corte prendesse in esame il ricorso e ci desse ragione".