"Necessario, in città, un secondo punto di raccolta libri"

L'A.B.M.C. fa i conti con il problema degli spazi. L'Ente riapre e si ritrova con sale studio sovraffollate

martedì 22 giugno 2010 18.12
A cura di Anna Maria Colonna
Con l'arrivo della bella stagione, anche gli Enti culturali cittadini tirano le somme dei mesi appena trascorsi. L'A.B.M.C. (Archivio Biblioteca Museo Civico) ha convocato, lo scorso 20 giugno, l'assemblea ordinaria dei soci per discutere di diverse questioni. Occasioni importanti, queste, per fare il punto della situazione sulla cultura altamurana, soprattutto quando sono in molti a lamentare scarsa attenzione nei confronti della stessa. Particolare da mettere in evidenza, la mancanza di partecipazione che tali momenti di confronto registrano. Su 415 soci dell'Ente, solo 23 presenti. Pochissimi giovani, che sono, tra l'altro, i frequentatori più assidui delle sale studio dell'Archivio Biblioteca. Proprio loro avrebbero potuto avanzare proposte e farsi portatori di idee, dal momento che sono registrati anche fra i soci dell'Ente. Si potevano contare sulle dita di una mano gli stessi consiglieri dell'A.B.M.C., che ufficialmente sono 17.

Tra le questioni affrontate, quella del personale del Crsec, stipendiato dalla Regione Puglia e trasferito, dall'1 aprile (con la chiusura del Centro regionale servizi educativi e culturali sito in via Sant'Agostino), presso l'A.B.M.C. Il trasferimento delle quattro unità lavorative è conseguenza di un accordo fra Regione Puglia e ANCI (Associazione nazionale dei Comuni italiani) finalizzato alla realizzazione di progetti lavorativi per il personale dei Crsec. Il Comune di Altamura, con delibera di Giunta, ha aderito all'accordo e, successivamente, ha sottoscritto apposita convenzione con la Regione Puglia. La convenzione tra il Comune e la Regione regola anche la destinazione del patrimonio librario della biblioteca del Crsec, che viene acquisito dal Comune e destinato all'A.B.M.C. Si tratta di circa 12.000 volumi classificati secondo il metodo Dewey, a scaffale aperto, divisi in quattro sezioni: Sezione bambini 0-6 anni; Sezione adolescenti; Sezione adulti; Sezione multietnica. E proprio questa questione è stata affrontata durante l'assemblea. L'A.B.M.C. si è dichiarata disponibile ad accogliere i volumi, alcuni dei quali sono duplicati. Il personale si starebbe già occupando della loro schedatura. Ma, come ha anche sottolineato la presidente dell'Ente, dott.ssa Elena Saponaro, «è necessario che Altamura abbia un secondo punto di raccolta libri perché l'A.B.M.C., per la sua posizione centrale, risulta sovraffollato soprattutto nelle ore pomeridiane, quando accoglie numerosi studenti universitari e di scuola media e superiore». Con l'apertura della "nuova" A.B.M.C., infatti, sarebbe aumentata anche l'utenza. I ragazzi si recano in biblioteca non solo per consultare i libri, ma anche per studiare. Un problema di spazi, dunque. Un problema con il quale tutte le biblioteche prima o poi si ritrovano a fare i conti. I volumi del Crsec avrebbero un taglio più socio-etnografico, rispetto a quello umanistico dei libri custoditi presso l'Archivio Biblioteca. Il personale del Crsec potrebbe, inoltre, essere trasferito presso il Museo Etnografico. Lamentati i disagi verificatisi durante i lavori di ristrutturazione, dal momento che l'A.B.M.C. è rimasta aperta al pubblico, mentre altre realtà, come la stessa Biblioteca nazionale di Bari, durante le operazioni di rinnovamento, ha interrotto le proprie attività.

In programma, il rinnovamento dell'impianto catalografico - attualmente ridotto alle schede per autore e per soggetto – mediante il metodo Dewey, che permette di accedere ai volumi per mezzo di parole chiave.

Nel bilancio di previsione 2010, il Contributo Ordinario del Comune di Altamura all'Ente ammonta a 13mila euro. Il Comune avrebbe versato un contributo di 15mila euro per l'acquisto del suolo di San Michele, affidato all'A.B.M.C. in uso perpetuo.