Nasce il Comitato "Sanitari Precari Altamurani"
Con il blocco del turn over questo è lo scenario possibile per l'Ospedale di Altamura. "Il 31 dicembre 2010 sarà giorno fatale"
domenica 14 novembre 2010
13.00
Si torna a parlare di sanità e delle ripercussioni del Piano di Rientro sanitario regionale sull'organizzazione dell'ospedale di Altamura. In seguito all'articolo pubblicato lo scorso 12 novembre, che contiene una nostra intervista all'infermiere Domenico Cirasole, è arrivato in redazione un comunicato dello stesso infermiere, eletto presidente del neonato "Comitato S.p.A. - Sanitari Precari Altamurani". Il comitato è sorto con il fine di accertare e, quindi, di comunicare alla popolazione le conseguenze della legge 30. «A causa della legge 30», scrive Cirasole, «che ha bloccato le assunzioni, vietato le proroghe ed imposto il blocco del turn over, e della mancata approvazione del piano di rientro, ovvero del patto di stabilità, medici, rianimatori, cardiologi, infermieri dell'ospedale di Altamura, assunti nell'occasione dell'apertura dei rispettivi reparti, da anni con contratto a tempo rinnovato semestralmente, non avranno proroghe».
«L'ospedale di Altamura», spiega l'infermiere, «come molti ospedali della ASL BARI, colma le lacune di personale solo con contratti a tempo (semestrale). Molti professionisti, medici specialisti, infermieri con particolari esperienze (pronto soccorso, cardiologia, dialisi, rianimazione), ricoprono un ruolo nel pubblico dopo aver maturato anni di esperienza nel privato. Detto personale ha competenze, esperienza e professionalità maturata nel tempo. Grazie a loro, ad Altamura, come in altri ospedali della Puglia, si è potuta affrontare la sfida di aprire negli anni passati nuovi reparti-servizi (Utic-cardiologia, rianimazione, 118, triage-pronto soccorso), e grazie a loro detti reparti altamente specialistici sono in vita. La popolazione del territorio di Altamura deve molto a chi ha lasciato affetti e lavori a tempo indeterminato per affrontare la sfida di un nuovo reparto nell'ospedale di Altamura. La legge 30 impone il blocco del turn over, quindi niente proroghe e tutti a casa. Questa ipotesi, al momento non scongiurata, a mio sapere perdurerà almeno fino a quando il piano di rientro non venga approvato. Solo allora per noi si aprirà uno spiraglio di luce grazie alla Circolare Uppa Prot. DFP 46078, che consente di derogare al blocco delle assunzioni e quindi di concederci ulteriori proroghe».
«In caso contrario», spiega ancora Domenico Cirasole, «è ipotizzabile la riduzione dei posti letto e dei servizi offerti, ovvero la chiusura di reparti, o ancor peggio la sostituzione del personale con mobilità. Infatti solo la mobilità consente di colmare i posti vacanti. Ma questa soluzione può solo peggiorare la situazione perché si costringerà personale a coprire ruoli particolarmente delicati, senza alcuna esperienza. Immaginiamo cosa può succedere in un reparto d'emergenza e quali possano essere le conseguenze dell'inesperienza nelle urgenze o nel riconoscere situazioni critiche».
«Dunque», ricapitola l'infermiere, «il 31 dicembre 2010, a causa del blocco delle assunzioni vanno a casa professionisti esperti per essere forse rimpiazzati con altri senza alcuna esperienza. Con la probabilità di ridurre i posti e i servizi dei reparti d'emergenza, ovvero di chiudere reparti per carenza di figure professionali. Questo è il quadro che il sottoscritto, Domenico Cirasole, infermiere precario del pronto soccorso di Altamura, ipotizza sulla base dei numeri in suo possesso». In base ai dati forniti da Domenico Cirasole non sarà più rinnovato il contratto a 6 infermieri e 3 fisioterapisti che prestano assistenza domiciliare ad Altamura ed altrettanti a Gravina in Puglia; 2 cardiologi e 4 infermieri del reparto Cardiologia - UTIC Altamura; 4 infermieri del reparto di chirurgia; un ortopedico; 3 ginecologi; 4 infermieri del reparto di rianimazione e 3 rianimatori; un infermiere nella dialisi; 12 medici e 6 infermieri nel pronto soccorso tra Altamura, Gravina in Puglia, Grumo e Santeramo; 2 radiologi e un tecnico; 6 fisioterapisti ed un fisiatra della riabilitazione; 4 tecnici di laboratorio.
«Dai dati», commenta l'infermiere, «salta subito all'evidenza la situazione degli infermieri dell'assistenza domiciliare, lavoratori precari da più di dieci anni. Questo servizio scomparirà il 31 dicembre 2010 e per gli infermieri e fisioterapisti nulla è dovuto, né cassa integrazione, né concorsi interni, né riqualificazione. É evidente che è impensabile essere precari per dieci anni e reggere un servizio pubblico con contratti semestrali da più di dieci anni. É scontato che il servizio pubblico deve essere potenziato e privilegiato. A mio parere il 31 dicembre 2010 sarà giorno fatale per la popolazione altamurana, che vedrà forse ridurre i posti letto, o addirittura chiudere i tanto sospirati reparti di rianimazione, UTIC-Cardiologia. La struttura complessa di cardiologia, già oggi solo con 10 cardiologi, garantisce una guardia attiva 24 ore su 24 presso il presidio Altamura, reperibilità pomeridana-notturna dei presidi di Grumo, Santeramo, Gravina, reperibiltà pomeridana-notturna del presidio di Altamura, servizio ambulatoriale presso il presidio di Altamura, Grumo, Santeramo, Gravina. É facile comprendere cosa significhi per questo reparto perdere due unità. Conseguenze avranno il servizio di 118 e Pronto Soccorso di tutta l'area ex BA3, che nel complesso perderà più del 60 % del personale medico ( 12 medici) e il 50 % del personale infermieristico (6 infermieri). Questo è il quadro che il sottoscritto ha rilevato di persona, chiedendo informazioni presso i reparti. Non dimentichiamoci dei medici anestesisti-rianimatori, per loro, che si occupano delle urgenze, come i cardiologi, si aggiunge la necessità di presenziare le urgenze chirurgiche (sala operatoria d'urgenza) e le sedute programmate. É facile prospettare quale possa essere la conseguenza derivante dalla perdita di 3 anestesisti-rianimatori e di 3 infermieri dello stesso reparto».
Il "Comitato S.p.A. - Sanitari Precari Altamurani", nella persona del presidente Domenico Cirasole, interverrà al Consiglio comunale del prossimo 16 novembre 2010 per fare presente le sue istanze alle istituzioni cittadine.
«L'ospedale di Altamura», spiega l'infermiere, «come molti ospedali della ASL BARI, colma le lacune di personale solo con contratti a tempo (semestrale). Molti professionisti, medici specialisti, infermieri con particolari esperienze (pronto soccorso, cardiologia, dialisi, rianimazione), ricoprono un ruolo nel pubblico dopo aver maturato anni di esperienza nel privato. Detto personale ha competenze, esperienza e professionalità maturata nel tempo. Grazie a loro, ad Altamura, come in altri ospedali della Puglia, si è potuta affrontare la sfida di aprire negli anni passati nuovi reparti-servizi (Utic-cardiologia, rianimazione, 118, triage-pronto soccorso), e grazie a loro detti reparti altamente specialistici sono in vita. La popolazione del territorio di Altamura deve molto a chi ha lasciato affetti e lavori a tempo indeterminato per affrontare la sfida di un nuovo reparto nell'ospedale di Altamura. La legge 30 impone il blocco del turn over, quindi niente proroghe e tutti a casa. Questa ipotesi, al momento non scongiurata, a mio sapere perdurerà almeno fino a quando il piano di rientro non venga approvato. Solo allora per noi si aprirà uno spiraglio di luce grazie alla Circolare Uppa Prot. DFP 46078, che consente di derogare al blocco delle assunzioni e quindi di concederci ulteriori proroghe».
«In caso contrario», spiega ancora Domenico Cirasole, «è ipotizzabile la riduzione dei posti letto e dei servizi offerti, ovvero la chiusura di reparti, o ancor peggio la sostituzione del personale con mobilità. Infatti solo la mobilità consente di colmare i posti vacanti. Ma questa soluzione può solo peggiorare la situazione perché si costringerà personale a coprire ruoli particolarmente delicati, senza alcuna esperienza. Immaginiamo cosa può succedere in un reparto d'emergenza e quali possano essere le conseguenze dell'inesperienza nelle urgenze o nel riconoscere situazioni critiche».
«Dunque», ricapitola l'infermiere, «il 31 dicembre 2010, a causa del blocco delle assunzioni vanno a casa professionisti esperti per essere forse rimpiazzati con altri senza alcuna esperienza. Con la probabilità di ridurre i posti e i servizi dei reparti d'emergenza, ovvero di chiudere reparti per carenza di figure professionali. Questo è il quadro che il sottoscritto, Domenico Cirasole, infermiere precario del pronto soccorso di Altamura, ipotizza sulla base dei numeri in suo possesso». In base ai dati forniti da Domenico Cirasole non sarà più rinnovato il contratto a 6 infermieri e 3 fisioterapisti che prestano assistenza domiciliare ad Altamura ed altrettanti a Gravina in Puglia; 2 cardiologi e 4 infermieri del reparto Cardiologia - UTIC Altamura; 4 infermieri del reparto di chirurgia; un ortopedico; 3 ginecologi; 4 infermieri del reparto di rianimazione e 3 rianimatori; un infermiere nella dialisi; 12 medici e 6 infermieri nel pronto soccorso tra Altamura, Gravina in Puglia, Grumo e Santeramo; 2 radiologi e un tecnico; 6 fisioterapisti ed un fisiatra della riabilitazione; 4 tecnici di laboratorio.
«Dai dati», commenta l'infermiere, «salta subito all'evidenza la situazione degli infermieri dell'assistenza domiciliare, lavoratori precari da più di dieci anni. Questo servizio scomparirà il 31 dicembre 2010 e per gli infermieri e fisioterapisti nulla è dovuto, né cassa integrazione, né concorsi interni, né riqualificazione. É evidente che è impensabile essere precari per dieci anni e reggere un servizio pubblico con contratti semestrali da più di dieci anni. É scontato che il servizio pubblico deve essere potenziato e privilegiato. A mio parere il 31 dicembre 2010 sarà giorno fatale per la popolazione altamurana, che vedrà forse ridurre i posti letto, o addirittura chiudere i tanto sospirati reparti di rianimazione, UTIC-Cardiologia. La struttura complessa di cardiologia, già oggi solo con 10 cardiologi, garantisce una guardia attiva 24 ore su 24 presso il presidio Altamura, reperibilità pomeridana-notturna dei presidi di Grumo, Santeramo, Gravina, reperibiltà pomeridana-notturna del presidio di Altamura, servizio ambulatoriale presso il presidio di Altamura, Grumo, Santeramo, Gravina. É facile comprendere cosa significhi per questo reparto perdere due unità. Conseguenze avranno il servizio di 118 e Pronto Soccorso di tutta l'area ex BA3, che nel complesso perderà più del 60 % del personale medico ( 12 medici) e il 50 % del personale infermieristico (6 infermieri). Questo è il quadro che il sottoscritto ha rilevato di persona, chiedendo informazioni presso i reparti. Non dimentichiamoci dei medici anestesisti-rianimatori, per loro, che si occupano delle urgenze, come i cardiologi, si aggiunge la necessità di presenziare le urgenze chirurgiche (sala operatoria d'urgenza) e le sedute programmate. É facile prospettare quale possa essere la conseguenza derivante dalla perdita di 3 anestesisti-rianimatori e di 3 infermieri dello stesso reparto».
Il "Comitato S.p.A. - Sanitari Precari Altamurani", nella persona del presidente Domenico Cirasole, interverrà al Consiglio comunale del prossimo 16 novembre 2010 per fare presente le sue istanze alle istituzioni cittadine.