Namory ha fatto l'ultimo viaggio, il suo corpo riportato in Senegal
Mobilitazione di solidarietà. E oggi il Centro interculturale "Caravan" presenta attività
domenica 1 dicembre 2019
11.30
Namory ha fatto l'ultimo viaggio. La salma del giovane migrante, morto un mese fa per un tumore, due settimane fa è stata portata in Senegal, nella terra in cui nacque e dove la sua famiglia può piangerlo e portargli un fiore. E' andato a buon fine l'appello per una raccolta di fondi e consentire il trasferimento della salma, promossa dal Centro interculturale "Caravan", dall'associazione "Fornello" e dalla parrocchie di San Sabino in contrada Fornello ad Altamura e di Sant'Eustachio ad Acquaviva. La somma necessaria è stata raccolta.
La storia di Namory è come tantissime altre. Partito dal Senegal, attraversò il deserto per poi imbarcarsi in Libia e affrontare il mare sino all'approdo in Italia. Alcuni anni fa. Quanti - di preciso - non si sa, forse quattro o cinque, la storia di questo ragazzo è uguale a tanti "minori non accompagnati" che arrivano quasi maggiorenni. E poi passano da un centro ad un altro, prima da quelli di accoglienza per i minorenni senza genitori e poi da quelli di accoglienza straordinaria. Il male lo ha stroncato a soli 22 anni. Per circa un anno ha vissuto ad Altamura dove ha trovato lavoro in un'azienda agricola. Il guadagno lo ha sempre inviato alla sua famiglia in Africa. Un giorno, dopo aver accusato un forte dolore addominale, è stato accompagnato dal suo datore di lavoro in ospedale. E qui l'atroce diagnosi. Subito si è reso necessario trovare un posto letto per un ricovero e per le cure, disponibilità data dal "Miulli" di Acquaviva delle Fonti.
Non è stato solo nell'ultimo percorso della sua breve esistenza. Persone di Altamura e di Acquaviva gli sono state vicine. Ben voluto dalla comunità africana di Acquaviva e dai volontari della Caritas. E' stato sostenuto e incoraggiato a lottare sino alla fine, attesa da Namory con dignità e mitezza, soffrendo in silenzio com'era nel suo carattere riservato.
A lui è dedicato l'appuntamento di stasera, per la presentazione delle attività del Centro interculturale "Caravan", in programma a partire dalle 18,30, presso Agorateca, la Biblioteca di comunità della scuola "T. Fiore" di Altamura, in via Stefano Lorusso 1. Lo sportello è attivo nell'ambito territoriale sociale che comprende i Comuni di Altamura (capofila), Gravina, Santeramo e Poggiorsini, rientrante nella programmazione del Piano Sociale di Zona. Ad Altamura la sede è in via Leopoldo Laudati 68.
Il progetto, avviato lo scorso agosto, nasce dall'esperienza maturata in diversi anni di attività da parte del coordinamento cittadino "Restiamo Umani" di Altamura e dell'associazione "Fornello". Quest'ultima gestisce il centro interculturale in rete con realtà del territorio che si occupano da lungo tempo di inclusione sociale, quali le associazioni "Link" e "L'altra faccia dell'Africa" di Altamura, "Opera mariana del Samaritano - ONLUS" di Gravina, l'associazione "Michele Mancino" - Osservatorio migranti Basilicata di Palazzo San Gervasio e "Arci StandBy" di Santeramo. Si offrono diversi servizi finalizzati ad orientare e facilitare l'accesso alla rete dei servizi territoriali da parte dei migranti, nonché a fornire loro assistenza, supporto e favorire così una migliore inclusione nel tessuto sociale della comunità.
Dopo i saluti istituzionali della sindaca di Altamura Rosa Melodia, dell'assessore ai Servizi sociali Annunziata Cirrottola e del consigliere regionale Enzo Colonna, racconteranno la loro esperienza Simona Fernandez, dell'associazione "Salam" - Centro interculturale "Nelson Mandela" di Taranto e Martina Franca e Gervasio Ungolo, dell'Osservatorio Migranti Basilicata. A presentare i contenuti del progetto "Caravan" e il calendario dei prossimi eventi del Centro interculturale sarà Carlo Colonna dell'Associazione Fornello, a cui seguiranno interventi di rappresentanti delle comunità migranti presenti nel nostro territorio. La serata sarà animata dalla musica live di Francesco Moramarco and Mediterranean Orchestra, un progetto di world music ispirato alle sonorità di Marocco, sud Italia e Spagna, con Nancy Devito - voce, Nanni Teot - tromba, flicorno/electronics, Francesco Lavecchia - basso elettrico, Michele Ciccimarra - batteria/percussioni, Nicola Ciccimarra - clarinetto.
La storia di Namory è come tantissime altre. Partito dal Senegal, attraversò il deserto per poi imbarcarsi in Libia e affrontare il mare sino all'approdo in Italia. Alcuni anni fa. Quanti - di preciso - non si sa, forse quattro o cinque, la storia di questo ragazzo è uguale a tanti "minori non accompagnati" che arrivano quasi maggiorenni. E poi passano da un centro ad un altro, prima da quelli di accoglienza per i minorenni senza genitori e poi da quelli di accoglienza straordinaria. Il male lo ha stroncato a soli 22 anni. Per circa un anno ha vissuto ad Altamura dove ha trovato lavoro in un'azienda agricola. Il guadagno lo ha sempre inviato alla sua famiglia in Africa. Un giorno, dopo aver accusato un forte dolore addominale, è stato accompagnato dal suo datore di lavoro in ospedale. E qui l'atroce diagnosi. Subito si è reso necessario trovare un posto letto per un ricovero e per le cure, disponibilità data dal "Miulli" di Acquaviva delle Fonti.
Non è stato solo nell'ultimo percorso della sua breve esistenza. Persone di Altamura e di Acquaviva gli sono state vicine. Ben voluto dalla comunità africana di Acquaviva e dai volontari della Caritas. E' stato sostenuto e incoraggiato a lottare sino alla fine, attesa da Namory con dignità e mitezza, soffrendo in silenzio com'era nel suo carattere riservato.
A lui è dedicato l'appuntamento di stasera, per la presentazione delle attività del Centro interculturale "Caravan", in programma a partire dalle 18,30, presso Agorateca, la Biblioteca di comunità della scuola "T. Fiore" di Altamura, in via Stefano Lorusso 1. Lo sportello è attivo nell'ambito territoriale sociale che comprende i Comuni di Altamura (capofila), Gravina, Santeramo e Poggiorsini, rientrante nella programmazione del Piano Sociale di Zona. Ad Altamura la sede è in via Leopoldo Laudati 68.
Il progetto, avviato lo scorso agosto, nasce dall'esperienza maturata in diversi anni di attività da parte del coordinamento cittadino "Restiamo Umani" di Altamura e dell'associazione "Fornello". Quest'ultima gestisce il centro interculturale in rete con realtà del territorio che si occupano da lungo tempo di inclusione sociale, quali le associazioni "Link" e "L'altra faccia dell'Africa" di Altamura, "Opera mariana del Samaritano - ONLUS" di Gravina, l'associazione "Michele Mancino" - Osservatorio migranti Basilicata di Palazzo San Gervasio e "Arci StandBy" di Santeramo. Si offrono diversi servizi finalizzati ad orientare e facilitare l'accesso alla rete dei servizi territoriali da parte dei migranti, nonché a fornire loro assistenza, supporto e favorire così una migliore inclusione nel tessuto sociale della comunità.
Dopo i saluti istituzionali della sindaca di Altamura Rosa Melodia, dell'assessore ai Servizi sociali Annunziata Cirrottola e del consigliere regionale Enzo Colonna, racconteranno la loro esperienza Simona Fernandez, dell'associazione "Salam" - Centro interculturale "Nelson Mandela" di Taranto e Martina Franca e Gervasio Ungolo, dell'Osservatorio Migranti Basilicata. A presentare i contenuti del progetto "Caravan" e il calendario dei prossimi eventi del Centro interculturale sarà Carlo Colonna dell'Associazione Fornello, a cui seguiranno interventi di rappresentanti delle comunità migranti presenti nel nostro territorio. La serata sarà animata dalla musica live di Francesco Moramarco and Mediterranean Orchestra, un progetto di world music ispirato alle sonorità di Marocco, sud Italia e Spagna, con Nancy Devito - voce, Nanni Teot - tromba, flicorno/electronics, Francesco Lavecchia - basso elettrico, Michele Ciccimarra - batteria/percussioni, Nicola Ciccimarra - clarinetto.