Murgia Meet Fest, buona la prima

Turismo, spettacolo, cultura per una serata ricca di possibilità

lunedì 7 settembre 2015 13.09
Prima edizione, una ventata di novità e molti volti giovani in prima fila.

Ad organizzare la manifestazione culturale l'associazione Fuori le Mura, autrice qualche mese fa di un progetto, tutto europeo, per 'area mercatale di Altamura.
"Siamo un gruppo di giovani professionisti, ognuno con esperienze diverse e con vissuti diversi, vogliamo stimolare una sana competizione tra i giovani altamurani e, così, valorizzare tutto il territorio murgiano" spiega Antonio Tirelli per introdurre gli obiettivi della manifestazione.
Palcoscenico del Murgia Meet Fest, Piazza Matteotti che, per la serata, ha ripreso vita. Prodotti enogastronomici locali sono stati esposti negli stand, parallelamente non è stata tralasciata l'espressione artistica dei più giovani che hanno potuto esporre opere di vario genere dalla scultura, alla fotografia e alla pittura, per seguire un unico filo conduttore: la promozione del territorio e della storia.

Uno scenario che ha fatto da cornice ad una serie di attività nelle quali sono state coinvolte diverse realtà associative tra cui 'associazione "Art decò" con attività ludiche sull'importanza del riciclo e la cooperativa Vita attiva nel campo del sociale e dell'assistenza.
A seguire un vero e proprio work shop sull'educazione alimentare e sui benefici dei sapori murgiani, delle farine tipiche dei nostri territori e della loro adattabilità rispetto ad intolleranze e disturbi alimentari a cui hanno preso parte il professor Loreto Gesualdo, Direttore della Struttura Complessa di Nefrologia, Dialisi e Trapianti Azienda Ospedaliero-Universitaria Consorziale Policlinico di Bari e il dottor Rocco Berloco, specializzato in Medicina Generale esperto in omeopatia.
Rivisitare le tradizioni, adattarle al nuovo e creare un confronto costruttivo questi sono stati gli obiettivi del Murgia Meet Fest che ha voluto stimolare e, forse, lanciare una provocazione ai cittadini altamurani.
Interessante il convegno che ha viste protagoniste la città di Ostuni e la città di Altamura per analizzare i punti di forza della "città bianca" al fine di capire come la stessa sia riuscita a diventare protagonista indiscussa dello scenario turistico nazionale e non solo.
"E' una città ricca di fortune, con importanti ritrovamenti archeologici, ma non possiamo omettere l'operato virtuoso delle amministrazioni che hanno creduto e spinto nella valorizzazione del centro storico. Altamura potrebbe essere una valida meta per i turisti americani, anglosassoni che sono alla ricerca non solo delle nostre bellezze, ma anche del nostro stile di vita" ha spiegato il giornalista Ferdinando Sallusti introducendo la serata.

Protagonisti del confronto sono stati operatori turistici e politici delle due città.
"Vi sono dei canoni da rispettare per poter vivere nel centro storico, stiamo incrementando la rete di videosorveglianza. Il centro storico è il salotto del turista e, per questo, va curato con grande attenzione e costanza". L'assessore alle attività produttive del Comune di Ostuni, Maristella Andriola, spiega, così, il grande successo riscontrato dal centro storico ostunese nel corso degli anni confermandone l'attrattiva turistica. Idee condivise dall'assessore altamurano Saverio Mascolo che ha anticipato la volontà da parte dell'amministrazione comunale di puntare sul turismo.
Un dibattito ricco di spunti e di riflessioni che, soprattutto, si è mostrato indispensabile per una crescita reale e per una ventata d'innovazione.

"Non basta le rete associativa che si spende quotidianamente a difesa del bene pubblico, abbiamo bisogno del sostegno delle amministrazioni, altrimenti ogni sforzo risulterà essere vano" ha detto Tommaso Loizzo esponente de "Il cuore di Altamura".
Dopo l'intenso susseguirsi di eventi e iniziative, il concerto del gruppo barese, Camillorè ha contribuito a creare un'atmosfera di festa per le vie del centro altamurano.


( a cura di Maria Caterina Viscanti)
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