Murgia Avvelenata, rinvio a giudizio per quattro imputati
La prima udienza del processo è stata fissata per il 18 gennaio 2012. I consiglieri di Centrosinistra presentano una mozione consiliare
giovedì 29 settembre 2011
19.01
Si torna a parlare della vicenda nota come "Murgia Avvelenata". Nell'udienza dello scorso 26 settembre, il Giudice dell'Udienza Preliminare Vito Fanizzi ha disposto il rinvio a giudizio a carico delle quattro persone imputate nell'ambito dell'inchiesta. Si tratta di titolari, amministratori e collaboratori della società Tersan Puglia di Modugno.
Il caso ebbe inizio nel luglio del 2003, quando associazioni ambientaliste e di agricoltori segnalarono la presenza di rifiuti e sostanze maleodoranti su circa 300 ettari di territorio comunale, precisamente in Contrada Cervoni. A settembre dello stesso anno intervennero Forze dell'ordine, Enti locali, Magistratura, Commissioni parlamentari. Analogo fenomeno fu scoperto anche in una zona del territorio di Gravina, Contrada Finocchio. I Comuni di Altamura e Gravina vietarono il pascolo e la coltivazione sui terreni che, dalle prime analisi, risultarono contaminati da rifiuti di ogni genere. Nella richiesta di rinvio a giudizio si parla di «fanghi e rifiuti non autorizzati». Non solo. Fra i fatti contestati, anche attività di smaltimento «mai autorizzate».
La prima udienza del processo è fissata per il 18 gennaio 2012 presso il Tribunale di Bari, sezione distaccata di Modugno. Con il provvedimento di rinvio a giudizio, il GUP Fanizzi ha ammesso la costituzione di parte civile di tutti i soggetti che avevano fatto richiesta (come il Comune di Modugno, Legambiente, Codacons, proprietari di aree vicine a quelle interessate allo spargimento).
«E' sconcertante che l'amministrazione comunale di Altamura non abbia ancora fatto richiesta. Noi continueremo ad insistere», scrive il Movimento cittadino Aria Fresca in una nota.
«Il nostro consigliere Enzo Colonna - continua la nota - oltre ad un'interpellanza urgente di qualche mese fa, ha presentato agli inizi di settembre, con tutti i consiglieri di minoranza di Centrosinistra, una mozione consiliare che impegna l'amministrazione comunale a far valere, con la costituzione di parte civile, le ragioni e gli interessi violati della comunità altamurana». La mozione è in allegato.
«Il Comune di Modugno - conclude la nota - si è costituito parte civile. Altamura e Gravina, nei cui territori sono avvenuti gli episodi contestati di spargimento di rifiuti, no! Cosa aspetta l'amministrazione comunale? Perché tanta resistenza dinanzi al dovere di compiere un atto di difesa degli interessi della comunità altamurana? Cosa nasconde? Cosa altro deve accadere perché l'amministrazione comunale, finora sorda a qualunque sollecitazione, prenda l'unica decisione in grado di tutelare adeguatamente la comunità altamurana?».
Il caso ebbe inizio nel luglio del 2003, quando associazioni ambientaliste e di agricoltori segnalarono la presenza di rifiuti e sostanze maleodoranti su circa 300 ettari di territorio comunale, precisamente in Contrada Cervoni. A settembre dello stesso anno intervennero Forze dell'ordine, Enti locali, Magistratura, Commissioni parlamentari. Analogo fenomeno fu scoperto anche in una zona del territorio di Gravina, Contrada Finocchio. I Comuni di Altamura e Gravina vietarono il pascolo e la coltivazione sui terreni che, dalle prime analisi, risultarono contaminati da rifiuti di ogni genere. Nella richiesta di rinvio a giudizio si parla di «fanghi e rifiuti non autorizzati». Non solo. Fra i fatti contestati, anche attività di smaltimento «mai autorizzate».
La prima udienza del processo è fissata per il 18 gennaio 2012 presso il Tribunale di Bari, sezione distaccata di Modugno. Con il provvedimento di rinvio a giudizio, il GUP Fanizzi ha ammesso la costituzione di parte civile di tutti i soggetti che avevano fatto richiesta (come il Comune di Modugno, Legambiente, Codacons, proprietari di aree vicine a quelle interessate allo spargimento).
«E' sconcertante che l'amministrazione comunale di Altamura non abbia ancora fatto richiesta. Noi continueremo ad insistere», scrive il Movimento cittadino Aria Fresca in una nota.
«Il nostro consigliere Enzo Colonna - continua la nota - oltre ad un'interpellanza urgente di qualche mese fa, ha presentato agli inizi di settembre, con tutti i consiglieri di minoranza di Centrosinistra, una mozione consiliare che impegna l'amministrazione comunale a far valere, con la costituzione di parte civile, le ragioni e gli interessi violati della comunità altamurana». La mozione è in allegato.
«Il Comune di Modugno - conclude la nota - si è costituito parte civile. Altamura e Gravina, nei cui territori sono avvenuti gli episodi contestati di spargimento di rifiuti, no! Cosa aspetta l'amministrazione comunale? Perché tanta resistenza dinanzi al dovere di compiere un atto di difesa degli interessi della comunità altamurana? Cosa nasconde? Cosa altro deve accadere perché l'amministrazione comunale, finora sorda a qualunque sollecitazione, prenda l'unica decisione in grado di tutelare adeguatamente la comunità altamurana?».