Mozione di sfiducia a Nico Dambrosio, il testo del documento firmato dal Centrodestra
Si "auspica che anche i partiti di opposizione firmino". Dambrosio "ha leso la rappresentatività e la legittimità dell'organo consiliare"
venerdì 15 ottobre 2010
20.50
Ieri pomeriggio la maggioranza di Centrodestra (diciannove consiglieri e Sindaco, primo firmatario) ha presentato una mozione di sfiducia a Nico Dambrosio per la revoca dell'incarico di Presidente del Consiglio Comunale perché lo stesso "ha reso dichiarazioni inopportune alla stampa" che "hanno attirato sul Consiglio comunale ombre di illegalità ed illegittimità". Nel documento si sottolinea che la condotta di Dambrosio "ha leso la rappresentatività e la legittimità dell'organo consiliare" ed "ha cagionato il rischio che il contenuto delle medesime dichiarazioni personali fosse erroneamente attribuito alla totalità del Consiglio comunale e singolarmente ai suoi componenti". Inoltre, si "considera la gestione personalistica del ruolo di Presidente del Consiglio Comunale da parte dello stesso Dambrosio, ivi compreso il mancato accoglimento dell'invito formulato dall'intera assise alle dimissioni". E si valuta che Dambrosio, "anche nella gestione della fase successiva alle dichiarazioni, ha più volte tradito atteggiamenti eccedenti i confini di competenza normativamente tracciati da leggi, regolamenti e, più particolarmente, dallo Statuto comunale".
Nella mozione si reputa "inopportuno il mantenimento della carica (ndr, di Presidente del Consiglio comunale) da parte del consigliere Nicola Dambrosio, secondo profili non meramente politici, bensì attinenti al paradigma della istituzionalità e neutralità della carica amministrativa comunale". E si evidenzia che "nel corso dell'assise consiliare del 30 settembre 2010, il Consiglio comunale ha deliberato l'approvazione, all'unanimità dei presenti, dell'ordine del giorno con cui si invitava lo stesso alle dimissioni dalla carica di Presidente del Consiglio comunale". In seguito a tale approvazione, Dambrosio "non ha inteso venire incontro alle esigenze di ripristino di legittimità e regolare funzionamento espresse dall'intera assise comunale, anche se con forme diverse".
"Ai sensi di quanto previsto dal Titolo II Capo I art. 25 comma 3 dello Statuto della Città di Altamura", il sindaco Stacca e i diciannove consiglieri chiedono "l'immediata iscrizione" della mozione di sfiducia e della revoca dell'incarico di Presidente del Consiglio comunale di Nico Dambrosio "all'ordine del giorno".
La maggioranza di centrodestra "auspica - si legge in un comunicato del Centrodestra firmatario della mozione - che anche i partiti di opposizione firmino la predetta mozione o che ci sia unanimità in Consiglio Comunale dal momento che gli stessi in più dichiarazioni hanno affermato di essere concordi con l'oggetto. E' utile precisare che la predetta mozione di sfiducia è diversa sia nella forma che nella sostanza da quella del Centrosinistra in quanto articolata in base a norme, regolamenti e Statuto e priva di profili di possibile improcedibilità. La mozione di sfiducia presentata da questa maggioranza, inoltre, tiene conto anche di un ordine del giorno approvato all'unanimità nella seduta del 30 settembre scorso, rimasto senza seguito".
"Sono opportune delle precisazioni. La mozione – continua il comunicato - è stata firmata da tutta la maggioranza con una sola eccezione (ndr, Nicola Loizzo), e non due, in quanto non era contemplata la sottoscrizione del Presidente del consiglio, che ha comunicato all'Assise di essere uscito dalla maggioranza e dal Pdl. Circostanza nota anche alle testate giornalistiche che hanno riportato la notizia della mozione in termini non del tutto corretti".
"Così come è da precisare – conclude il comunicato - che la mozione non è assolutamente dovuta ad un'interrogazione parlamentare presentata alla Camera dei deputati. Detta mozione è stata protocollata in data 14 ottobre ma la sua redazione e sottoscrizione sono di gran lunga precedenti (ndr, la mozione è datata 6 ottobre). In merito all'interrogazione parlamentare il Sindaco e la Maggioranza ringraziano i Consiglieri regionali Gianmarco Surico (FLI) e Nino Marmo (PDL) che con le loro parole hanno fatto chiarezza parlando di processi sommari e di affronti alla laboriosa comunità altamurana ed agli amministratori. Spiace constatare come queste parole siano state minimizzate, relegate in qualche angolino o del tutto dimenticate dalla stampa (intesa in termini generali) perché evidentemente dire la verità su un'Amministrazione comunale limpida e pulita non fa notizia".
Marmo così si era espresso in un comunicato: "Chiunque conosca la laboriosa comunità altamurana ed i suoi amministratori sa che non meritano simili affronti, in passato risoltisi in clamorose sconfessioni della Magistratura politicizzata, ma per i quali la Città ha già pagato prezzi altissimi".
Il consigliere regionale Gianmarco Surico (FLI) così, invece, commenta l'interpellanza presentata dall'on. Pierfelice Zazzera - coordinatore regionale IDV - al Ministro dell'Interno Roberto Maroni e firmata anche dai deputati Franco Barbato (IDV) e Fabio Granata (FLI): "Apprendo da notizie di stampa di una proposta di scioglimento del consiglio comunale di Altamura per infiltrazioni mafiose che sarebbe stata avanzata da alcuni esponenti politici, tra cui l'on. Fabio Granata, autorevole membro della Commissione Antimafia e deputato di Fli. Esprimendo innanzitutto la piena solidarietà al sindaco di Altamura, Mario Stacca, inviterei tutti gli esponenti politici e, dunque, anche l'on. Granata, di cui conosco l'onestà intellettuale, ad essere cauti nello spostare sul piano politico una vicenda che è ancora al vaglio della magistratura, nella quale nutriamo piena fiducia. Siamo certi - conclude Surico - che gli inquirenti, nel più breve tempo possibile e compatibilmente con la complessità delle indagini in corso, accerteranno le eventuali responsabilità di ciascuno. Sono assolutamente contrario ai processi sommari che non possono che nuocere ad una città laboriosa, fatta di tante persone perbene, sia nella società civile che nelle istituzioni, distintasi tante volte per l'impegno profuso nel rinnovamento e nello sviluppo di una realtà territoriale importante come quella di Altamura. Si attendano, dunque, con serenità, gli esiti dell'inchiesta, prima di buttare fango su una intera città, facendo di tutta l'erba un fascio".
In allegato, il testo integrale della mozione di sfiducia.
Nella mozione si reputa "inopportuno il mantenimento della carica (ndr, di Presidente del Consiglio comunale) da parte del consigliere Nicola Dambrosio, secondo profili non meramente politici, bensì attinenti al paradigma della istituzionalità e neutralità della carica amministrativa comunale". E si evidenzia che "nel corso dell'assise consiliare del 30 settembre 2010, il Consiglio comunale ha deliberato l'approvazione, all'unanimità dei presenti, dell'ordine del giorno con cui si invitava lo stesso alle dimissioni dalla carica di Presidente del Consiglio comunale". In seguito a tale approvazione, Dambrosio "non ha inteso venire incontro alle esigenze di ripristino di legittimità e regolare funzionamento espresse dall'intera assise comunale, anche se con forme diverse".
"Ai sensi di quanto previsto dal Titolo II Capo I art. 25 comma 3 dello Statuto della Città di Altamura", il sindaco Stacca e i diciannove consiglieri chiedono "l'immediata iscrizione" della mozione di sfiducia e della revoca dell'incarico di Presidente del Consiglio comunale di Nico Dambrosio "all'ordine del giorno".
La maggioranza di centrodestra "auspica - si legge in un comunicato del Centrodestra firmatario della mozione - che anche i partiti di opposizione firmino la predetta mozione o che ci sia unanimità in Consiglio Comunale dal momento che gli stessi in più dichiarazioni hanno affermato di essere concordi con l'oggetto. E' utile precisare che la predetta mozione di sfiducia è diversa sia nella forma che nella sostanza da quella del Centrosinistra in quanto articolata in base a norme, regolamenti e Statuto e priva di profili di possibile improcedibilità. La mozione di sfiducia presentata da questa maggioranza, inoltre, tiene conto anche di un ordine del giorno approvato all'unanimità nella seduta del 30 settembre scorso, rimasto senza seguito".
"Sono opportune delle precisazioni. La mozione – continua il comunicato - è stata firmata da tutta la maggioranza con una sola eccezione (ndr, Nicola Loizzo), e non due, in quanto non era contemplata la sottoscrizione del Presidente del consiglio, che ha comunicato all'Assise di essere uscito dalla maggioranza e dal Pdl. Circostanza nota anche alle testate giornalistiche che hanno riportato la notizia della mozione in termini non del tutto corretti".
"Così come è da precisare – conclude il comunicato - che la mozione non è assolutamente dovuta ad un'interrogazione parlamentare presentata alla Camera dei deputati. Detta mozione è stata protocollata in data 14 ottobre ma la sua redazione e sottoscrizione sono di gran lunga precedenti (ndr, la mozione è datata 6 ottobre). In merito all'interrogazione parlamentare il Sindaco e la Maggioranza ringraziano i Consiglieri regionali Gianmarco Surico (FLI) e Nino Marmo (PDL) che con le loro parole hanno fatto chiarezza parlando di processi sommari e di affronti alla laboriosa comunità altamurana ed agli amministratori. Spiace constatare come queste parole siano state minimizzate, relegate in qualche angolino o del tutto dimenticate dalla stampa (intesa in termini generali) perché evidentemente dire la verità su un'Amministrazione comunale limpida e pulita non fa notizia".
Marmo così si era espresso in un comunicato: "Chiunque conosca la laboriosa comunità altamurana ed i suoi amministratori sa che non meritano simili affronti, in passato risoltisi in clamorose sconfessioni della Magistratura politicizzata, ma per i quali la Città ha già pagato prezzi altissimi".
Il consigliere regionale Gianmarco Surico (FLI) così, invece, commenta l'interpellanza presentata dall'on. Pierfelice Zazzera - coordinatore regionale IDV - al Ministro dell'Interno Roberto Maroni e firmata anche dai deputati Franco Barbato (IDV) e Fabio Granata (FLI): "Apprendo da notizie di stampa di una proposta di scioglimento del consiglio comunale di Altamura per infiltrazioni mafiose che sarebbe stata avanzata da alcuni esponenti politici, tra cui l'on. Fabio Granata, autorevole membro della Commissione Antimafia e deputato di Fli. Esprimendo innanzitutto la piena solidarietà al sindaco di Altamura, Mario Stacca, inviterei tutti gli esponenti politici e, dunque, anche l'on. Granata, di cui conosco l'onestà intellettuale, ad essere cauti nello spostare sul piano politico una vicenda che è ancora al vaglio della magistratura, nella quale nutriamo piena fiducia. Siamo certi - conclude Surico - che gli inquirenti, nel più breve tempo possibile e compatibilmente con la complessità delle indagini in corso, accerteranno le eventuali responsabilità di ciascuno. Sono assolutamente contrario ai processi sommari che non possono che nuocere ad una città laboriosa, fatta di tante persone perbene, sia nella società civile che nelle istituzioni, distintasi tante volte per l'impegno profuso nel rinnovamento e nello sviluppo di una realtà territoriale importante come quella di Altamura. Si attendano, dunque, con serenità, gli esiti dell'inchiesta, prima di buttare fango su una intera città, facendo di tutta l'erba un fascio".
In allegato, il testo integrale della mozione di sfiducia.