Morgese: «La scelta di Tresca non può trovare l'approvazione della Democrazia Cristiana»
Il Commissario cittadino della Dc sulla formazione della nuova lista civica "Movimentiamoci". «Caro Sindaco, auspico l'apertura di un confronto costruttivo»
martedì 5 luglio 2011
16.45
Durante il Consiglio comunale dello scorso 28 giugno, il vicepresidente dimissionario del Consiglio comunale Daniele Tresca (Democrazia Cristiana), i consiglieri Giandomenico Marroccoli (MPA-La Destra) e Angela Miglionico (Altamura Città Futuro), lasciando i rispettivi Partiti, hanno ufficializzato la nascita di un nuovo movimento politico culturale chiamato "Movimentiamoci". Capogruppo di questa neonata formazione è Tresca.
Sulla questione interviene, con una nota, il commissario cittadino della Democrazia Cristiana Francesco Morgese per «evitare equivoci e/o errate interpretazioni». Per Morgese «la scelta politica del consigliere comunale Daniele Tresca di abbandonare il Partito che lo ha eletto e di aderire ad una nuova formazione politica non può trovare l'approvazione della Democrazia Cristiana».
«Innanzitutto - sottolinea il Commissario cittadino della Dc - mi preme rimarcare con forza che tale scelta non è mai stata né preannunciata né tanto meno condivisa con gli Organi Direttivi del Partito e pertanto sia ben chiaro a tutti che in tale operazione di "transumanza" è coinvolto solo il consigliere Tresca e non già la Democrazia Cristiana che rappresento, intesa nella sua interezza (Commissario, Direttivo, ex Candidati, Simpatizzanti, Elettori, ecc.)».
«Sgombrato il campo da ogni possibile equivoco - continua Morgese - non mi resta che stigmatizzare amaramente i comportamenti del consigliere Tresca, che ha saputo ordire, nella penombra dell'intrigo e nel silenzio del tradimento, una tresca tanto più vergognosa quanto più contraddittoria specie se accostata a quei principi di collegialità e di condivisione di cui proprio lui, solo qualche giorno fa, lamentava pubblicamente la carenza nella maggioranza di cui fa parte! Le scelte di percorsi politici diversi non possono essere attuate all'oscuro di coloro che ciascun Consigliere dovrebbe rappresentare, tutelare e mai dimenticare in forza di un sodalizio consacrato dalla convergenza su di lui dei voti di tutti. Esse si comunicano con largo anticipo, si discutono, ci si confronta, magari ci si scontra, per poi addivenire a decisioni condivise o a concordati percorsi differenti e divergenti. Solo così possono essere accettate, magari subite, ma mai imposte a seguito di trame comunicate a cose già fatte… magari con un SMS… senza avere il coraggio di guardarsi negli occhi! Questo è l'esempio di quel modo più retrivo di fare politica che sin dall'inizio ed insieme volevamo combattere ed abbattere! La politica del predicare bene e razzolare male. Dello stridente contrasto tra il dire ed il fare. Della contraddizione eretta a sistema di vita. Di un Tresca che punta (cito testualmente) …su una politica che parta dal basso, dai cittadini e dal contatto con i cittadini» e che poi, nei fatti, tradisce proprio quei cittadini che l'hanno votato! Ma lasciamo perdere, è solo questione di classe e di stile! Comunque, alla fine, è meglio una salutare separazione che una dolorosa ed inutile convivenza! Auguro a Daniele Tresca - si legge ancora nella nota - ed a tutti gli altri ex Confederati, compreso il Portavoce, tutto il bene del mondo e tutti i migliori successi. Ad majora!».
«Spero vivamente - conclude Morgese - che, venuto finalmente meno lo pseudo rappresentante della Dc che, in seno al Consiglio comunale, per un anno abbondante ha praticato e vissuto la "sua" politica, trincerandosi nel "suo" isolamento di Palazzo, troncando ogni canale di comunicazione con il proprio Partito, il Sindaco voglia e sappia riannodare le fila di un dialogo mai effettivamente decollato con i Dirigenti della Dc altamurana».
Poi, rivolgendosi a Stacca, Morgese scrive: «Caro Sindaco, tenendo bene a mente quanto da Lei stesso dichiarato in una recente intervista (cito testualmente: L'interlocuzione politica viene tenuta con i rappresentanti delle varie formazioni politiche che costituiscono la maggioranza e non con i singoli consiglieri…), auspico l'apertura di un confronto costruttivo che tenga debito conto del contributo elettorale fornito dalla Democrazia Cristiana alla Sua elezione e dell'impegno che il Partito vuole, da tempo, profondere per il bene comune della Città. Rimaniamo in rispettosa attesa di conoscere le Sue determinazioni e le sue risposte in merito».
Sulla questione interviene, con una nota, il commissario cittadino della Democrazia Cristiana Francesco Morgese per «evitare equivoci e/o errate interpretazioni». Per Morgese «la scelta politica del consigliere comunale Daniele Tresca di abbandonare il Partito che lo ha eletto e di aderire ad una nuova formazione politica non può trovare l'approvazione della Democrazia Cristiana».
«Innanzitutto - sottolinea il Commissario cittadino della Dc - mi preme rimarcare con forza che tale scelta non è mai stata né preannunciata né tanto meno condivisa con gli Organi Direttivi del Partito e pertanto sia ben chiaro a tutti che in tale operazione di "transumanza" è coinvolto solo il consigliere Tresca e non già la Democrazia Cristiana che rappresento, intesa nella sua interezza (Commissario, Direttivo, ex Candidati, Simpatizzanti, Elettori, ecc.)».
«Sgombrato il campo da ogni possibile equivoco - continua Morgese - non mi resta che stigmatizzare amaramente i comportamenti del consigliere Tresca, che ha saputo ordire, nella penombra dell'intrigo e nel silenzio del tradimento, una tresca tanto più vergognosa quanto più contraddittoria specie se accostata a quei principi di collegialità e di condivisione di cui proprio lui, solo qualche giorno fa, lamentava pubblicamente la carenza nella maggioranza di cui fa parte! Le scelte di percorsi politici diversi non possono essere attuate all'oscuro di coloro che ciascun Consigliere dovrebbe rappresentare, tutelare e mai dimenticare in forza di un sodalizio consacrato dalla convergenza su di lui dei voti di tutti. Esse si comunicano con largo anticipo, si discutono, ci si confronta, magari ci si scontra, per poi addivenire a decisioni condivise o a concordati percorsi differenti e divergenti. Solo così possono essere accettate, magari subite, ma mai imposte a seguito di trame comunicate a cose già fatte… magari con un SMS… senza avere il coraggio di guardarsi negli occhi! Questo è l'esempio di quel modo più retrivo di fare politica che sin dall'inizio ed insieme volevamo combattere ed abbattere! La politica del predicare bene e razzolare male. Dello stridente contrasto tra il dire ed il fare. Della contraddizione eretta a sistema di vita. Di un Tresca che punta (cito testualmente) …su una politica che parta dal basso, dai cittadini e dal contatto con i cittadini» e che poi, nei fatti, tradisce proprio quei cittadini che l'hanno votato! Ma lasciamo perdere, è solo questione di classe e di stile! Comunque, alla fine, è meglio una salutare separazione che una dolorosa ed inutile convivenza! Auguro a Daniele Tresca - si legge ancora nella nota - ed a tutti gli altri ex Confederati, compreso il Portavoce, tutto il bene del mondo e tutti i migliori successi. Ad majora!».
«Spero vivamente - conclude Morgese - che, venuto finalmente meno lo pseudo rappresentante della Dc che, in seno al Consiglio comunale, per un anno abbondante ha praticato e vissuto la "sua" politica, trincerandosi nel "suo" isolamento di Palazzo, troncando ogni canale di comunicazione con il proprio Partito, il Sindaco voglia e sappia riannodare le fila di un dialogo mai effettivamente decollato con i Dirigenti della Dc altamurana».
Poi, rivolgendosi a Stacca, Morgese scrive: «Caro Sindaco, tenendo bene a mente quanto da Lei stesso dichiarato in una recente intervista (cito testualmente: L'interlocuzione politica viene tenuta con i rappresentanti delle varie formazioni politiche che costituiscono la maggioranza e non con i singoli consiglieri…), auspico l'apertura di un confronto costruttivo che tenga debito conto del contributo elettorale fornito dalla Democrazia Cristiana alla Sua elezione e dell'impegno che il Partito vuole, da tempo, profondere per il bene comune della Città. Rimaniamo in rispettosa attesa di conoscere le Sue determinazioni e le sue risposte in merito».