Mobile imbottito, parte la fase operativa
Costituito al Mise il gruppo lavorativo. Entro settembre l'approvazione del programma
sabato 28 luglio 2012
9.02
La crisi del mobile imbottito non va in vacanza. Con la firma dell'intesa tra Ministero dello sviluppo economico e le regioni Puglia e Basillicata prende avvio la fase operativa degli interventi previsti per risollevare il settore nell'area murgiana. Intesa sottoscritta dal sottosegretario allo sviluppo economico Claudio De Vincenti in accordo con la vicepresidente pugliese Loredana Capone e assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone e l'assessore al lavoro della Regione Basilicata Vincenzo Viti.
Al centro dell'intesa le quattro fasi del piano operativo. Innanzitutto la costituzione del gruppo di lavoro, coordinato dal direttore generale del Mise Carlo Sappino e formato dai rappresentanti dei tre enti e dagli esperti di Invitalia, l'agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti. Primo appuntamento mercoledì primo agosto 2012.
Al secondo punto l'attualizzazione delle analisi di contesto e dei fabbisogni del territorio, l'individuazione delle iniziative imprenditoriali potenzialmente già attivabili e la definizione delle linee di azione per l'attrazione di nuovi investimenti e l'individuazione degli strumenti e delle risorse statali e regionali utilizzabili per l'attuazione del programma.
Il punto dell'intero programma che sarà approvato definitivamente il prossimo 30 settembre riguarda la ricollocazione dei lavoratori. Il programma di reindustrializzazione e riqualificazione, infatti, costituirà il presupposto per la redazione di piani e programmi di ricollocazione e riqualificazione professionale dei lavoratori ed il conseguente utilizzo di strumenti che garantiscano la prosecuzione del sostegno al reddito.
Il programma sarà alla base delle determinazioni operative da parte del Governo e delle Regioni interessate che dovranno essere adottate entro il 30 novembre 2012. "Con questo documento che precede l'accordo di programma, si passa finalmente alla fase operativa" ha commentato Loredana Capone. "Oggi abbiamo sottoscritto un'intesa che si trascinava da quattro anni senza mai giungere ad alcuna definizione. Il compito del gruppo di lavoro è importante. L'intesa infatti punta non solo a garantire gli ammortizzatori sociali in scadenza ma anche a reindustrializzare le aree in modo da dare garanzie di lavoro e di sviluppo concreto".
Al centro dell'intesa le quattro fasi del piano operativo. Innanzitutto la costituzione del gruppo di lavoro, coordinato dal direttore generale del Mise Carlo Sappino e formato dai rappresentanti dei tre enti e dagli esperti di Invitalia, l'agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti. Primo appuntamento mercoledì primo agosto 2012.
Al secondo punto l'attualizzazione delle analisi di contesto e dei fabbisogni del territorio, l'individuazione delle iniziative imprenditoriali potenzialmente già attivabili e la definizione delle linee di azione per l'attrazione di nuovi investimenti e l'individuazione degli strumenti e delle risorse statali e regionali utilizzabili per l'attuazione del programma.
Il punto dell'intero programma che sarà approvato definitivamente il prossimo 30 settembre riguarda la ricollocazione dei lavoratori. Il programma di reindustrializzazione e riqualificazione, infatti, costituirà il presupposto per la redazione di piani e programmi di ricollocazione e riqualificazione professionale dei lavoratori ed il conseguente utilizzo di strumenti che garantiscano la prosecuzione del sostegno al reddito.
Il programma sarà alla base delle determinazioni operative da parte del Governo e delle Regioni interessate che dovranno essere adottate entro il 30 novembre 2012. "Con questo documento che precede l'accordo di programma, si passa finalmente alla fase operativa" ha commentato Loredana Capone. "Oggi abbiamo sottoscritto un'intesa che si trascinava da quattro anni senza mai giungere ad alcuna definizione. Il compito del gruppo di lavoro è importante. L'intesa infatti punta non solo a garantire gli ammortizzatori sociali in scadenza ma anche a reindustrializzare le aree in modo da dare garanzie di lavoro e di sviluppo concreto".