Mobile imbottito, Nichi Vendola esprime solidarietà agli operatori
"Intollerabile l'inerzia del Governo nazionale". Accordo di programma: firma bloccata
mercoledì 13 giugno 2012
18.00
Anche il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola ha manifestato il suo sostegno e la sua solidarieta' agli operatori del settore del mobile imbottito, che hanno manifestato il proprio disagio davanti alle Prefetture di Bari e Matera al termine delle manifestazioni organizzate da Confindustria, Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil per sollecitare "la dovuta attenzione del Governo nazionale sulla profonda crisi che attraversa il settore del mobile imbottito".
"Riteniamo intollerabile - ha continuato Vendola - l'inerzia del Governo nazionale su una questione richiamata formalmente piu' volte dal sottoscritto, attraverso le numerose lettere inviate al Ministro Passera e al precedente Governo Berlusconi, e sulla quale la Regione Puglia, la Regione Basilicata, gli enti locali e le parti sociali hanno costruito uno schema di accordo e possibili ipotesi di finanziamento. Voglio ricordare - ha concluso Vendola - che la Regione Puglia, da oltre un anno, ha concluso la propria attivita' istruttoria relativa all'Accordo di Programma, la cui firma e' ancora inspiegabilmente bloccata al Ministero dello Sviluppo Economico".
La manifestazione, conclusasi a Bari, e' partita da Ginosa, in provincia di Taranto, attraversando i territori dei comuni di Laterza, Santeramo in Colle, Cassano Murge. Al termine c'e' stato un incontro congiunto tra i sindacati, i rappresentanti delle Istituzioni locali e i parlamentari del territorio. Il settore attraversa un grave disagio. In un decennio, infatti, ha subito un crollo verticale del fatturato; la contrazione delle aziende passate da cinquecento ad un centinaio; la riduzione degli addetti scesi da quattordicimila a seimila, molti dei quali in cassa integrazione. Una crisi profonda che segna l'intera economia di un'area che si estende dall'Alta Murgia al tarantino, passando per il materano. E mentre la crisi diventa emergenza sociale le risposte del Governo tardano ad arrivare.
"Riteniamo intollerabile - ha continuato Vendola - l'inerzia del Governo nazionale su una questione richiamata formalmente piu' volte dal sottoscritto, attraverso le numerose lettere inviate al Ministro Passera e al precedente Governo Berlusconi, e sulla quale la Regione Puglia, la Regione Basilicata, gli enti locali e le parti sociali hanno costruito uno schema di accordo e possibili ipotesi di finanziamento. Voglio ricordare - ha concluso Vendola - che la Regione Puglia, da oltre un anno, ha concluso la propria attivita' istruttoria relativa all'Accordo di Programma, la cui firma e' ancora inspiegabilmente bloccata al Ministero dello Sviluppo Economico".
La manifestazione, conclusasi a Bari, e' partita da Ginosa, in provincia di Taranto, attraversando i territori dei comuni di Laterza, Santeramo in Colle, Cassano Murge. Al termine c'e' stato un incontro congiunto tra i sindacati, i rappresentanti delle Istituzioni locali e i parlamentari del territorio. Il settore attraversa un grave disagio. In un decennio, infatti, ha subito un crollo verticale del fatturato; la contrazione delle aziende passate da cinquecento ad un centinaio; la riduzione degli addetti scesi da quattordicimila a seimila, molti dei quali in cassa integrazione. Una crisi profonda che segna l'intera economia di un'area che si estende dall'Alta Murgia al tarantino, passando per il materano. E mentre la crisi diventa emergenza sociale le risposte del Governo tardano ad arrivare.