Mercoledì la firma di un protocollo per la valorizzazione del Pulo
Sottoscriveranno l'intesa Comune, Parco Nazionale dell'Alta Murgia e G.A.L. "C'è bisogno di sinergia"
lunedì 21 marzo 2011
09.33
Mercoledì 23 marzo, alle ore 10.30, presso la Sala Consiliare del Comune di Altamura, si terrà la firma di un protocollo di intesa per la gestione integrata e la valorizzazione del Pulo di Altamura fra il Comune, il Parco Nazionale dell'Alta Murgia ed il Gruppo di Azione Locale "Terre di Murgia".
Sottoscriveranno l'intesa il sindaco Mario Stacca, il commissario dell'Ente Parco Massimo Avancini ed il presidente del GAL Vito Dibenedetto. Sarà presente, inoltre, il Direttore del Parco, Fabio Modesti.
Il Pulo di Altamura è un geosito di primaria rilevanza gelogica, paesaggistica e naturalistica, attualmente in zona 1 del Parco Nazionale dell'Alta Murgia. "La tutela e la valorizzazione - si legge nel comunicato - richiedono una sinergia tra gli enti ed una collaborazione con gli agricoltori della zona e con le associazioni ambientaliste e faunistiche. Per la prima volta, attraverso questo protocollo, si mette a sistema una gestione integrata che ha gli obiettivi di conservare il bene e di valorizzarlo a fini turistici ed ecologici".
Sottoscriveranno l'intesa il sindaco Mario Stacca, il commissario dell'Ente Parco Massimo Avancini ed il presidente del GAL Vito Dibenedetto. Sarà presente, inoltre, il Direttore del Parco, Fabio Modesti.
Il Pulo di Altamura è un geosito di primaria rilevanza gelogica, paesaggistica e naturalistica, attualmente in zona 1 del Parco Nazionale dell'Alta Murgia. "La tutela e la valorizzazione - si legge nel comunicato - richiedono una sinergia tra gli enti ed una collaborazione con gli agricoltori della zona e con le associazioni ambientaliste e faunistiche. Per la prima volta, attraverso questo protocollo, si mette a sistema una gestione integrata che ha gli obiettivi di conservare il bene e di valorizzarlo a fini turistici ed ecologici".
A 9 km da Altamura, nel mezzo dell'altopiano delle Murge, si apre quella che sembra una profonda voragine. Il nome esatto è Pulo, vera e propria dolina di origine carsica del tipo a scodella, originatasi per il convogliare delle acque piovane proprio in questo punto.
Si è così formata una depressione più o meno circolare il cui diametro è di circa 500 m, con una profondità massima di 75 metri. Lungo le pareti, in alcuni punti molto ripide, si sono create grotte e anfratti che indicano i diversi livelli di scavo delle acque. Queste grotte rappresentano un vero e proprio patrimonio archeologico perché furono abitate sin dalle età più antiche della preistoria.
Alla base si apre un inghiottitoio, la Grotta del Pulo, profonda 30 metri, visitabile solo da speleologi. Il carsismo ipogeo, sotterraneo, è di casa qui nel territorio di Altamura.
Si è così formata una depressione più o meno circolare il cui diametro è di circa 500 m, con una profondità massima di 75 metri. Lungo le pareti, in alcuni punti molto ripide, si sono create grotte e anfratti che indicano i diversi livelli di scavo delle acque. Queste grotte rappresentano un vero e proprio patrimonio archeologico perché furono abitate sin dalle età più antiche della preistoria.
Alla base si apre un inghiottitoio, la Grotta del Pulo, profonda 30 metri, visitabile solo da speleologi. Il carsismo ipogeo, sotterraneo, è di casa qui nel territorio di Altamura.