Media-conciliazione
Ad Altamura una prima sede per ogni informazione. Provare a mettersi d’accordo prima di fare causa diventa obbligatorio!
lunedì 28 marzo 2011
Il 20 marzo 2011 è una data che rappresenta uno spartiacque in ambito giudiziario. Diventa, infatti, obbligatorio effettuare un tentativo di conciliazione tra le parti prima di rivolgersi al Giudice ordinario nelle controversie che maggiormente appesantiscono i Tribunali civili.
Il Decreto Legislativo 4 marzo 2010 n. 28 ed il Decreto Ministeriale 4 novembre 2010 n. 180 prevedono che quando un cittadino intende fare causa deve obbligatoriamente, con una procedura chiamata media-conciliazione, cercare un accordo con la parte avversaria secondo uno schema che potrà avere effetti anche, se non c'è accordo, sulla causa successiva davanti al Giudice di Pace o al Tribunale.
Le materie per cui è necessario ricorrere alla procedura di media-conciliazione sono quelle relative al condominio, diritti reali (ad es. proprietà, usufrutto, servitù, ecc.), eredità, patti di famiglia, affitto, contratti assicurativi, bancari e finanziari, risarcimento danni da incidenti stradali, risarcimenti danni da responsabilità del medico, risarcimento danni per diffamazione a mezzo stampa o attraverso un altro mezzo di comunicazione pubblica.
Il procedimento di media-conciliazione deve durare al massimo quattro mesi ed inizia col fare domanda presso un organismo di conciliazione scelto liberamente dalla parte. L'organismo di conciliazione è un Ente, pubblico o privato, società o ente non economico, che deve essere riconosciuto dal Ministero di Grazia e Giustizia ed iscritto in un apposito elenco, dopo la verifica dei requisiti richiesti dalla legge.
Anche le Associazioni dei consumatori si sono organizzate per la media-conciliazione, per tutti coloro che fossero interessati la Confconsumatori di Altamura con sede in via Già corte d'Appello 13 al 1° piano, ogni martedì a partire dalle ore 19,00 alle 21,00, ha predisposto un servizio di prima consulenza ed assistenza tecnica aperta a tutti i cittadini ed utenti .
L'accordo, se raggiunto, pur non essendo tecnicamente una sentenza, ne produce tutti gli effetti anche esecutivi. Se non viene raggiunto l'accordo il conciliatore può fare una proposta di risoluzione della lite che le parti possono accettare o respingere. Se non viene nemmeno accettata questa proposta, la conciliazione si chiude, inizia la causa ordinaria davanti al Giudice competente. La conciliazione ha una tariffa fissa di base di Euro 40 ed una variabile indicata dal ministero secondo il valore della controversia, da 44 Euro per le cause di valore sino a 1.000 Euro, a salire, con il pagamento anticipato al momento dell'avvio della procedura. Il verbale di conciliazione non si registra (è esente da imposta di registro sino al valore della causa di 50.000 Euro). Un'ulteriore felicitazione fiscale è vista nel momento in cui la conciliazione ha successo alle parti, in questo caso viene concesso un credito di imposta (da recuperare nella dichiarazione dei redditi) fino a un massimo di 500 Euro, secondo le somme sborsate per indennità di conciliazione.
Il Decreto Legislativo 4 marzo 2010 n. 28 ed il Decreto Ministeriale 4 novembre 2010 n. 180 prevedono che quando un cittadino intende fare causa deve obbligatoriamente, con una procedura chiamata media-conciliazione, cercare un accordo con la parte avversaria secondo uno schema che potrà avere effetti anche, se non c'è accordo, sulla causa successiva davanti al Giudice di Pace o al Tribunale.
Le materie per cui è necessario ricorrere alla procedura di media-conciliazione sono quelle relative al condominio, diritti reali (ad es. proprietà, usufrutto, servitù, ecc.), eredità, patti di famiglia, affitto, contratti assicurativi, bancari e finanziari, risarcimento danni da incidenti stradali, risarcimenti danni da responsabilità del medico, risarcimento danni per diffamazione a mezzo stampa o attraverso un altro mezzo di comunicazione pubblica.
Il procedimento di media-conciliazione deve durare al massimo quattro mesi ed inizia col fare domanda presso un organismo di conciliazione scelto liberamente dalla parte. L'organismo di conciliazione è un Ente, pubblico o privato, società o ente non economico, che deve essere riconosciuto dal Ministero di Grazia e Giustizia ed iscritto in un apposito elenco, dopo la verifica dei requisiti richiesti dalla legge.
Anche le Associazioni dei consumatori si sono organizzate per la media-conciliazione, per tutti coloro che fossero interessati la Confconsumatori di Altamura con sede in via Già corte d'Appello 13 al 1° piano, ogni martedì a partire dalle ore 19,00 alle 21,00, ha predisposto un servizio di prima consulenza ed assistenza tecnica aperta a tutti i cittadini ed utenti .
L'accordo, se raggiunto, pur non essendo tecnicamente una sentenza, ne produce tutti gli effetti anche esecutivi. Se non viene raggiunto l'accordo il conciliatore può fare una proposta di risoluzione della lite che le parti possono accettare o respingere. Se non viene nemmeno accettata questa proposta, la conciliazione si chiude, inizia la causa ordinaria davanti al Giudice competente. La conciliazione ha una tariffa fissa di base di Euro 40 ed una variabile indicata dal ministero secondo il valore della controversia, da 44 Euro per le cause di valore sino a 1.000 Euro, a salire, con il pagamento anticipato al momento dell'avvio della procedura. Il verbale di conciliazione non si registra (è esente da imposta di registro sino al valore della causa di 50.000 Euro). Un'ulteriore felicitazione fiscale è vista nel momento in cui la conciliazione ha successo alle parti, in questo caso viene concesso un credito di imposta (da recuperare nella dichiarazione dei redditi) fino a un massimo di 500 Euro, secondo le somme sborsate per indennità di conciliazione.