Maxi operazione contro la criminalità ad Altamura

Oltre cinquanta arresti in Puglia e in altre regioni

venerdì 15 novembre 2019 10.52
"Dalle prime ore di questa mattina a Bari, Altamura, Foggia, Cerignola, Matera, Lecce e Roma, i Carabinieri del Comando Provinciale di Bari, supportati dai reparti speciali "Cacciatori di Puglia", Nucleo Cinofili e 6° Elinucleo CC di Bari, stanno eseguendo una massiccia operazione - rende noto un comunicato stampa - con oltre 50 arresti di capi ed affiliati del clan "D'Abramo-Sforza" di Altamura, ritenuti responsabili di associazione di tipo mafioso armata, detenzione e porto di armi, anche da guerra, traffico di sostanze stupefacenti, omicidio, tentato omicidio, estorsione, turbativa d'asta.

Le misure restrittive sono state emesse dal G.I.P. di Bari su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, a seguito di attività d'indagine condotta dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Bari. I particolari dell'operazione verranno resi noti alle ore 11,00 nel corso di una conferenza stampa, presieduta dal Procuratore Dott. Giuseppe Volpe, negli uffici della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari ubicati in viale Dioguardi n.1".

Aggiornamento
Sono 58 le misure cautelari eseguite nella notte dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Bari e dalla Compagnia di Altamura, con la notifica di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, nell'operazione denominata ''Nemesi'' ad Altamura e nel resto della Puglia. In carcere sono finite 49 persone, cinque invece agli arresti domiciliari e quattro persone sottoposte all'obbligo di firma. L'ordinanza è stata eseguita da 300 militari nei territori di Bari, Altamura, Foggia, Cerignola, Matera, Lecce e Roma.

In un comunicato della Direzione distrettuale antimafia si specifica che le accuse sono di associazione di tipo mafioso, anche armata, detenzione e porto di armi anche da guerra, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, omicidio, tentato omicidio, estorsione, turbativa d'asta. Eseguito anche il sequestro di quattro immobili, un esercizio commerciale del valore complessivo di oltre due milioni di euro nonché due autovetture di grossa cilindrata. Nel corso dell'indagine, i Carabinieri avevano già recuperato un considerevole quantitativo di droga pari a circa kg 5 di cocaina, kg 9 di marijuana e kg 16 di hashish. L'indagine è stata avviata nel 2017 dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Bari, sviluppata quasi esclusivamente mediante servizi di osservazione e pedinamento effettuati sul territorio, accompagnati da attività tecniche d'intercettazione telefonica ed ambientale.

Dall'indagine è emersa l'esistenza di un'organizzazione criminale legata al clan Parisi di Bari e attiva nel territorio di Altamura. Stando alle indagini, si riforniva di droga dal clan Parisi-Palermiti di Bari e da Cerignola. Tra i capi d'imputazione vengono contestati l'omicidio e la soppressione del cadavere di Angelo Popolizio, scomparso ad Altamura il 7 agosto 2014, e due tentativi di omicidio ai danni di Nicola Dambrosio e Mario Dambrosio, rispettivamente il 30 aprile 2012 e il 31 luglio 2014, con l'obiettivo della ''conquista violenta del territorio da parte della nuova compagine criminale'', come riferiscono gli inquirenti.

Inoltre sono state ricostruite le estorsioni ai danni di un imprenditore edile di Altamura, costretto ad assumere personale per ottenere la cosiddetta protezione, nel corso dell'esecuzione dei lavori per realizzare un centro di ristorazione sociale per persone disagiate a Gioia del Colle (danneggiato nel 2016 da un incendio doloso a pochi giorni dalla sua inaugurazione) e alloggi di edilizia popolare a Grumo Appula. Lo stesso, inoltre, si sarebbe reso responsabile della corruzione di una funzionaria amministrativa già in servizio presso la Regione Puglia, per accelerare l'emissione dei mandati di pagamento.