Masseria dell'Alta Murgia, sfumata la partecipazione alla Notte dei Claustri
Nessun politico presente alla conferenza stampa. Diffidati dall'ingresso in sala gli ex lavoratori
venerdì 31 agosto 2012
10.32
Gli ex dipendenti dell'Antica Masseria dell'Alta Murgia hanno subito l'ennesimo colpo. Non parteciperanno alla notte dei claustri altamurana. Non più.
Era tutto pronto per organizzare un evento presso la struttura ricettiva proprio in occasione della notte bianca ad alto impatto cittadino, una provocazione per sensibilizzare l'opinione pubblica, per riempire di gente la struttura dopo mesi di stallo. "Speravamo che qualcuno venisse a chiederci chi ci avesse autorizzato ad organizzare una festa qui. Ma alla notizia dell'evento, il curatore fallimentare Veneziani ci ha diffidato dall'ingresso in sala", ha commentato Rosa Chironna, una delle ex lavoratrici che insieme ad altri, seppur abusivamente, continuava ad entrare in sala quotidianamente per scongiurare il rischio di atti vandalici.
E così da martedì tutti fuori. La stessa conferenza stampa prevista per la giornata di ieri ha avuto luogo oltre i cancelli dell'Antica Masseria.
E domani come ieri. Tutto fermo. "Anche se la presenza delle autorità non è stata tangibile negli ultimi mesi, speriamo ancora che da domani accada qualcosa. Noi continueremo a presidiare il bene anche dall'esterno. Già il fatto che ci hanno diffidato dall'entrare nella struttura, per noi è un passo in avanti, qualcosa si è mosso", ha continuato Rosa Chironna in occasione della conferenza stampa, a cui peraltro non ha preso parte alcuna delle numerose autorità invitate.
Bocciata dagli stessi ex lavoratori la proposta del sindaco Stacca: "il sindaco di Altamura non ha mai pensato a noi. Voleva salvare la struttura, non il personale. Spostare una scuola qui non necessita dell'assunzione di personale. E comunque la struttura è nata per fare altro, non per ospitare una struttura alberghiera, che per altro richiede costi ben più altri di quelli chiesti da noi lavoratori", ha concluso Chironna.
Esisterebbe però una soluzione al problema. A prospettarla sono stati proprio gli ex dipendenti, in un documento inviato a luglio scorso alle autorità, senza, però, alcuna risposta: "Che il bene confiscato venga affidato agli stessi ex dipendenti in maniera temporanea in attesa che venga affidato in maniera definitiva". Tutto questo attraverso la creazione di una cooperativa da parte dei lavoratori dell'Antica Masseria.
Non mancano nel documento le rassicurazioni economiche: "Non è richiesto nessun tipo di finanziamento da parte Vostra, in quanto la cooperativa che si costituirà si farà carico delle spese iniziali di riavvio e gestione della struttura, in qual caso chiediamo che la struttura ci venga affidata in maniera del tutto gratuita fino a quando il bene non sarà definitivamente assegnato con un minimo di 24 mesi e un preavviso di almeno 12 mesi nel caso in cui venga affidata a terzi…".
Ora i lavoratori attendono anche che le autorità rompano il voto del silenzio.
Era tutto pronto per organizzare un evento presso la struttura ricettiva proprio in occasione della notte bianca ad alto impatto cittadino, una provocazione per sensibilizzare l'opinione pubblica, per riempire di gente la struttura dopo mesi di stallo. "Speravamo che qualcuno venisse a chiederci chi ci avesse autorizzato ad organizzare una festa qui. Ma alla notizia dell'evento, il curatore fallimentare Veneziani ci ha diffidato dall'ingresso in sala", ha commentato Rosa Chironna, una delle ex lavoratrici che insieme ad altri, seppur abusivamente, continuava ad entrare in sala quotidianamente per scongiurare il rischio di atti vandalici.
E così da martedì tutti fuori. La stessa conferenza stampa prevista per la giornata di ieri ha avuto luogo oltre i cancelli dell'Antica Masseria.
E domani come ieri. Tutto fermo. "Anche se la presenza delle autorità non è stata tangibile negli ultimi mesi, speriamo ancora che da domani accada qualcosa. Noi continueremo a presidiare il bene anche dall'esterno. Già il fatto che ci hanno diffidato dall'entrare nella struttura, per noi è un passo in avanti, qualcosa si è mosso", ha continuato Rosa Chironna in occasione della conferenza stampa, a cui peraltro non ha preso parte alcuna delle numerose autorità invitate.
Bocciata dagli stessi ex lavoratori la proposta del sindaco Stacca: "il sindaco di Altamura non ha mai pensato a noi. Voleva salvare la struttura, non il personale. Spostare una scuola qui non necessita dell'assunzione di personale. E comunque la struttura è nata per fare altro, non per ospitare una struttura alberghiera, che per altro richiede costi ben più altri di quelli chiesti da noi lavoratori", ha concluso Chironna.
Esisterebbe però una soluzione al problema. A prospettarla sono stati proprio gli ex dipendenti, in un documento inviato a luglio scorso alle autorità, senza, però, alcuna risposta: "Che il bene confiscato venga affidato agli stessi ex dipendenti in maniera temporanea in attesa che venga affidato in maniera definitiva". Tutto questo attraverso la creazione di una cooperativa da parte dei lavoratori dell'Antica Masseria.
Non mancano nel documento le rassicurazioni economiche: "Non è richiesto nessun tipo di finanziamento da parte Vostra, in quanto la cooperativa che si costituirà si farà carico delle spese iniziali di riavvio e gestione della struttura, in qual caso chiediamo che la struttura ci venga affidata in maniera del tutto gratuita fino a quando il bene non sarà definitivamente assegnato con un minimo di 24 mesi e un preavviso di almeno 12 mesi nel caso in cui venga affidata a terzi…".
Ora i lavoratori attendono anche che le autorità rompano il voto del silenzio.