Marmo, vicepresidente del Consiglio regionale: "Rispettare il voto degli altamurani"

Il consigliere regionale del PDL risponde all'interpellanza presentata dall'on. Zazzera per lo scioglimento del Consiglio Comunale. ...e punta il dito su Fabio Granata (FLI)

giovedì 14 ottobre 2010 17.15
L'on. Pierfelice Zazzera, coordinatore regionale dell'Italia dei Valori, ha chiesto con un'interpellanza al Ministro dell'Interno Roberto Maroni "di valutare se, a seguito della grave situazione creatasi presso il Comune di Altamura dopo l'omicidio del boss mafioso Bartolo Dambrosio, vi siano le condizioni per applicare l'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000 e sciogliere il Consiglio Comunale per infiltrazioni mafiose". Lo aveva annunciato indirettamente lo scorso 5 ottobre, durante il primo appuntamento - Reagire all'omertà, difendere il Bene Comune - della terza edizione di "Alla ricerca del Bene Comune - Percorso di formazione per la cittadinanza attiva", ciclo di seminari promosso dal Circolo delle Formiche in collaborazione con MeetUp il Grillaio. L'interpellanza, secondo quanto riferito nel comunicato di Zazzera, sarebbe stata firmata anche dai deputati Franco Barbato (IDV) e Fabio Granata (FLI), vicepresidente, quest'ultimo, della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali, anche straniere.

Il Consigliere regionale del PDL Nino Marmo, vicepresidente del Consiglio regionale, ha diffuso, in proposito, una nota: "L'on. Granata, affetto da un po' di tempo da anti-berlusconismo viscerale e da giustizialismo a prescindere, ha aderito ad uno strumentale documento del redivivo on. Zazzera, che chiede di azzerare il libero voto degli altamurani per inseguire le farfalle di un immaginario inquinamento mafioso. D'altronde – aggiunge Marmo - non c'era di meglio da attendersi da un tale che, eletto con i voti di Berlusconi, oggi dichiara di sentirsi vicino a Di Pietro di cui evidentemente punta ad ingraziarsi i favori per ogni evenienza, senza peraltro restituire il maltolto in una prova di disonestà politica e comportamentale peraltro non nuova al soggetto in questione e che non gli consente di impartire lezioni a chicchessia".

"Chiunque conosca la laboriosa comunità altamurana ed i suoi amministratori – conclude Marmo - sa che non meritano simili affronti, in passato risoltisi in clamorose sconfessioni della Magistratura politicizzata, ma per i quali la Città ha già pagato prezzi altissimi. Consiglierei comunque, come il collega Surico di FLI che l'on. Granata avrebbe fatto bene a consultare per trarne informazioni oggettive, di evitare non richieste supplenze nei confronti della Magistratura sia da parte di personaggi locali alla disperata ricerca di diversivi che consentano loro di uscire da una meritata zona d'ombra, all'insegna di ben note tecniche sciacallesche, sia da forestieri incontinenti che nulla sanno della nostra Gente e della nostra storia".