Manifestazioni di solidarietà nei confronti dell'editore di "Free"
Si esprimono a riguardo Michele Ventricelli, Aria Fresca ed il Sindaco. «Vogliamo vedere, sentire, parlare. Vogliamo vivere. Altamura vuole vivere»
lunedì 14 febbraio 2011
21.29
In merito agli episodi di danneggiamento che hanno coinvolto nei giorni scorsi Francesco Pellegrino, responsabile editoriale del periodico di informazione e cultura locale Free, il consigliere regionale Michele Ventricelli, esprimendo la propria solidarietà, afferma: «É gravissimo quanto sta accadendo nella nostra città. Le intimidazioni ricevute da Pellegrino e il grave danno subito con l'incendio della sua auto sono sintomo di un clima di illegalità diffusa che continua ad infestare la nostra comunità. Sono sicuro che le forze dell'ordine stanno già svolgendo al meglio il loro lavoro, ma ancora una volta ritengo doveroso fare un appello alla cittadinanza tutta affinché insieme denunciamo con forza questi episodi che non possono trovare omertà o connivenza alcuna. Il mio personale invito a Francesco Pellegrino a continuare con determinazione il suo lavoro e il suo impegno per la libertà di stampa e per la legalità ad Altamura».
Interviene in proposito anche il movimento civico Aria Fresca: «Come già fatto in passato di fronte a episodi criminosi che hanno colpito altri esponenti dell'informazione locale, esprimiamo la nostra solidarietà e il totale sostegno all'editore e ai redattori di Free, a tutte le voci libere che raccontano la vita cittadina. Allo stesso tempo non possiamo fare a meno di tornare a sottolineare come il contesto in cui viviamo non sia rassicurante e ci preoccupi molto. Da almeno un paio di anni insistiamo su questo punto. È il caso allora di ricordare, limitandosi ai fatti dell'ultimo anno, che nel 2010 sono stati commessi tre omicidi di stampo mafioso. L'ultimo (quello di Bartolo Dambrosio), secondo quanto ha segnalato il Procuratore della Repubblica di Bari Laudati, ha rivelato gli intrecci che legano alcuni ambienti politici e imprenditoriali a situazioni criminali su cui indaga la Direzione Distrettuale Antimafia».
«Nei giorni scorsi - continua Aria Fresca - dopo tempo, anche il presidente Vendola ha rilanciato la questione. Sentito dalla Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti, ha collegato esplicitamente e direttamente l'omicidio Dambrosio ad ambienti del consiglio comunale e agli interessi maturati nel corso degli ultimi mesi sulla lavorazione dei rifiuti. Tutto questo mentre le forze politiche al potere cittadino sono impegnate in balletti su dichiarazioni imbarazzanti, dimissioni minacciate e poi ritirate, composizione e scomposizione di gruppi e alleanze all'interno della maggioranza solo per la conquista di poltrone, incarichi e potere. Inizia il 2011 e ci ritroviamo al punto di partenza, in mezzo agli attacchi della criminalità e la superficialità con cui la classe dirigente cittadina ha affrontato la questione, sottostimandola. Finita (o così pareva) l'emergenza, tutto è rientrato. Tutto è tornato a scorrere placidamente, come se nulla fosse. A riprova di ciò, il silenzio raggelante che ha accolto le inquietanti rivelazioni del presidente Vendola su cui ci siamo pronunciati nei giorni scorsi». «Noi non ci stiamo - conclude il Movimento - e continueremo, con le voci libere di questa Città, a denunciare a testa alta quello che sta accadendo, provando a rimuovere il velo ipocrita di finta normalità con cui si tenta da più parti di seppellire la verità e il lato oscuro di questa Città. Non ci tappiamo occhi, naso, bocca. Vogliamo vedere, sentire, parlare. Vogliamo vivere. Altamura vuole vivere».
«Sincera solidarietà per essere stato oggetto di azioni inqualificabili che certamente hanno la condanna di tutta la Città» anche da parte del sindaco Mario Stacca, che ha scritto a Francesco Pellegrino un messaggio: «Ti esorto a non lasciarTi intimidire ed a proseguire, insieme a tutta la redazione di Free, nel tuo lavoro di informazione, ponendo sempre la correttezza e la serietà al primo posto. Auspico che le forze dell'ordine facciano chiarezza in tempi brevi per ridarTi serenità e per ridarla anche a tutti noi che non avremmo mai voluto che tali episodi, purtroppo avvenuti anche in passato ad altri operatori dell'informazione, dovessero nuovamente ripetersi».
Interviene in proposito anche il movimento civico Aria Fresca: «Come già fatto in passato di fronte a episodi criminosi che hanno colpito altri esponenti dell'informazione locale, esprimiamo la nostra solidarietà e il totale sostegno all'editore e ai redattori di Free, a tutte le voci libere che raccontano la vita cittadina. Allo stesso tempo non possiamo fare a meno di tornare a sottolineare come il contesto in cui viviamo non sia rassicurante e ci preoccupi molto. Da almeno un paio di anni insistiamo su questo punto. È il caso allora di ricordare, limitandosi ai fatti dell'ultimo anno, che nel 2010 sono stati commessi tre omicidi di stampo mafioso. L'ultimo (quello di Bartolo Dambrosio), secondo quanto ha segnalato il Procuratore della Repubblica di Bari Laudati, ha rivelato gli intrecci che legano alcuni ambienti politici e imprenditoriali a situazioni criminali su cui indaga la Direzione Distrettuale Antimafia».
«Nei giorni scorsi - continua Aria Fresca - dopo tempo, anche il presidente Vendola ha rilanciato la questione. Sentito dalla Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti, ha collegato esplicitamente e direttamente l'omicidio Dambrosio ad ambienti del consiglio comunale e agli interessi maturati nel corso degli ultimi mesi sulla lavorazione dei rifiuti. Tutto questo mentre le forze politiche al potere cittadino sono impegnate in balletti su dichiarazioni imbarazzanti, dimissioni minacciate e poi ritirate, composizione e scomposizione di gruppi e alleanze all'interno della maggioranza solo per la conquista di poltrone, incarichi e potere. Inizia il 2011 e ci ritroviamo al punto di partenza, in mezzo agli attacchi della criminalità e la superficialità con cui la classe dirigente cittadina ha affrontato la questione, sottostimandola. Finita (o così pareva) l'emergenza, tutto è rientrato. Tutto è tornato a scorrere placidamente, come se nulla fosse. A riprova di ciò, il silenzio raggelante che ha accolto le inquietanti rivelazioni del presidente Vendola su cui ci siamo pronunciati nei giorni scorsi». «Noi non ci stiamo - conclude il Movimento - e continueremo, con le voci libere di questa Città, a denunciare a testa alta quello che sta accadendo, provando a rimuovere il velo ipocrita di finta normalità con cui si tenta da più parti di seppellire la verità e il lato oscuro di questa Città. Non ci tappiamo occhi, naso, bocca. Vogliamo vedere, sentire, parlare. Vogliamo vivere. Altamura vuole vivere».
«Sincera solidarietà per essere stato oggetto di azioni inqualificabili che certamente hanno la condanna di tutta la Città» anche da parte del sindaco Mario Stacca, che ha scritto a Francesco Pellegrino un messaggio: «Ti esorto a non lasciarTi intimidire ed a proseguire, insieme a tutta la redazione di Free, nel tuo lavoro di informazione, ponendo sempre la correttezza e la serietà al primo posto. Auspico che le forze dell'ordine facciano chiarezza in tempi brevi per ridarTi serenità e per ridarla anche a tutti noi che non avremmo mai voluto che tali episodi, purtroppo avvenuti anche in passato ad altri operatori dell'informazione, dovessero nuovamente ripetersi».