Mafia e politica, Stacca è "tranquillo e sereno"

Le dichiarazioni della vedova Dambrosio? "Tutte falsità". Intervista al primo cittadino

giovedì 8 novembre 2012 16.49
A cura di Angela Colonna
Intrecci tra mafia, politica e imprenditoria, un tema scottante che tocca volti illustri della nostra classe politica. 14 persone rinviate a giudizio, tra cui un avvocato, un ex assessore, imprenditori e carabinieri. E tra le 168 pagine degli interrogatori depositati sul caso, spunta il nome del sindaco Stacca. A parlare è la signora Valerya Hiblova, vedova di Bartolomeo Dambrosio, il boss ucciso il 6 settembre 2010 nei pressi del Pulo. Secondo la donna, il primo cittadino avrebbe chiesto a Dambrosio di "procacciargli voti" durante la campagna elettorale. "Tutto falso", risponde Mario Stacca, contattato dalla redazione Altamuralife. A lui abbiamo rivolto qualche domanda.

Quale la sua posizione di fronte alle ultime notizie pubblicate oggi sui giornali nazionali e locali?
Sono meravigliato. Al di fuori della meraviglia non c'è alcun timore, io sono tranquillo e sereno. Sono tutte delle falsità.
Ha intenzione di attuare una qualche azione legale?
Quando ci saranno le condizioni provvederò anche a quello. Attualmente se non si conoscono gli atti è inutile parlarne.
Dichiara di non aver mai avuto contatti con questa persona?
La moglie non la conosco. Il marito lo salutavo perché nipote di mie assistite. La nonna, mia paziente, è morta, attualmente assisto ancora due sue zie. Pertanto c'era un rapporto di saluto e basta, null'altro.

Dichiarazioni che non frenano l'azione della opposizione che insiste nel chiedere, ora con maggior forza, le dimissioni di Stacca. "Il Sindaco – scrive Enzo Colonna in una nota - abbia la decenza di farsi da parte, di liberare la Città, prigioniera di immobilismo, indifferenza, degrado, arroganza. Se il primo cittadino, nonostante tutto, dovesse ancora dimostrare questa insensibilità, si sfilino i consiglieri comunali che non vogliono essere accomunati a certi andazzi".