Loizzo attacca, Ventricelli risponde
La questione rifiuti tiene accesi gli animi. "Il problema è il mancato avvio della gara entro i termini di legge"
lunedì 2 aprile 2012
16.07
Il consigliere regionale, Michele Ventricelli, chiamato in causa dal consigliere comunale Nicola Loizzo, affida ad una nota la sua risposta in merito alla questione rifiuti.
In primis, Ventricelli specifica essere impropria la definizione (data da Loizzo) di Sel come "partito del consigliere", in quanto Sel, mantenendo autonomia e legittimità nell'espressione di pensiero attraverso i dirigenti, "per natura si sottrae a qualsiasi logica padronale propria invece del PDL", il cui commissariamento testimonia la gravità della situazione interna al partito.
In secundis, Ventricelli traccia le linee storiche delle procedure adottate dalle diverse amministrazioni comunali di fronte alla questione rifiuti.
Riferendosi al richiamo di Loizzo di Fabio Perinei, il consigliere regionale afferma: "Almeno per una questione di stile il cons. Loizzo avrebbe fatto meglio a non chiamare in causa persone che non ci sono più, il cui esempio di onestà e probità credo che in alcun modo Loizzo sarebbe in grado di contendere. Anziché prendersela con chi non c'è più, in particolare con Fabio Perinei, sarebbe stato opportuno che l'interessato avesse rivolto le sue critiche esclusivamente nei confronti del sottoscritto in grado forse di rispondere adeguatamente". E ricorda che Fabio Perinei consentì il passaggio dallo smaltimento a cielo aperto con i sacchetti per strada ad un sistema di discarica controllata in rispetto del DPR.915.
"Quanto alla gara del 2002 – si continua a leggere nella nota - Loizzo falsifica la realtà per il solo fatto che dice il falso. Infatti tutta la procedura fu iniziata, avviata e conclusa dall'allora giunta di centrodestra. Quando si insediò la nuova giunta di centrosinistra la commissione aveva già concluso la valutazione delle offerte e scelto il vincitore della gara. Il contratto, conseguenza dell'esito della gara, fu redatto e sottoscritto dai dirigenti dell'epoca. La giunta Popolizio si limitò a prendere atto dell'esito della gara. Sarebbe veramente interessante se Loizzo oggi negasse l'evidenza e non ricordasse per esempio l'ing. Adamo, nominato consulente dalla giunta di centrodestra, che elaborò il capitolato e fece parte della stessa commissione aggiudicatrice. In tutto questo ho difficoltà a trovare responsabilità da addebitare alla giunta di centrosinistra".
Il problema, a detta di Ventricelli, non sono le vecchie gare e le procedure passate, ma è il mancato avvio della gara entro i termini di legge e il continuo cincischiamento con l'ennesimo contenzioso ai danni del Comune.
In primis, Ventricelli specifica essere impropria la definizione (data da Loizzo) di Sel come "partito del consigliere", in quanto Sel, mantenendo autonomia e legittimità nell'espressione di pensiero attraverso i dirigenti, "per natura si sottrae a qualsiasi logica padronale propria invece del PDL", il cui commissariamento testimonia la gravità della situazione interna al partito.
In secundis, Ventricelli traccia le linee storiche delle procedure adottate dalle diverse amministrazioni comunali di fronte alla questione rifiuti.
Riferendosi al richiamo di Loizzo di Fabio Perinei, il consigliere regionale afferma: "Almeno per una questione di stile il cons. Loizzo avrebbe fatto meglio a non chiamare in causa persone che non ci sono più, il cui esempio di onestà e probità credo che in alcun modo Loizzo sarebbe in grado di contendere. Anziché prendersela con chi non c'è più, in particolare con Fabio Perinei, sarebbe stato opportuno che l'interessato avesse rivolto le sue critiche esclusivamente nei confronti del sottoscritto in grado forse di rispondere adeguatamente". E ricorda che Fabio Perinei consentì il passaggio dallo smaltimento a cielo aperto con i sacchetti per strada ad un sistema di discarica controllata in rispetto del DPR.915.
"Quanto alla gara del 2002 – si continua a leggere nella nota - Loizzo falsifica la realtà per il solo fatto che dice il falso. Infatti tutta la procedura fu iniziata, avviata e conclusa dall'allora giunta di centrodestra. Quando si insediò la nuova giunta di centrosinistra la commissione aveva già concluso la valutazione delle offerte e scelto il vincitore della gara. Il contratto, conseguenza dell'esito della gara, fu redatto e sottoscritto dai dirigenti dell'epoca. La giunta Popolizio si limitò a prendere atto dell'esito della gara. Sarebbe veramente interessante se Loizzo oggi negasse l'evidenza e non ricordasse per esempio l'ing. Adamo, nominato consulente dalla giunta di centrodestra, che elaborò il capitolato e fece parte della stessa commissione aggiudicatrice. In tutto questo ho difficoltà a trovare responsabilità da addebitare alla giunta di centrosinistra".
Il problema, a detta di Ventricelli, non sono le vecchie gare e le procedure passate, ma è il mancato avvio della gara entro i termini di legge e il continuo cincischiamento con l'ennesimo contenzioso ai danni del Comune.