Le Torri, un sito ipogeo con masseria fortificata
L'ambiente rupestre versa in uno stato di abbandono
domenica 24 maggio 2015
Le Torri è un insediamento rupestre, oggi in gran parte distrutto o non accessibile, sito a 6 km circa dall'abitato altamurano, lungo la strada per Santeramo.
E' ricordato dalle fonti assieme ad altri venti casali, tra quelli creati a seguito delle distruzioni ad opera dei Longobardi, evento che obbligò la popolazione a cercare rifugio nelle campagne. Questi agglomerati rurali restarono attivi almeno fino al 1232 quando Federico II di Svevia , con la "revocatio", non convinse gli abitanti a ripopolare la città. Dei numerosi ipogei, che sorsero nei pressi della masseria fortificata, oggi ne rimangono soltanto alcuni poiché gli altri sono stati interessati da crolli e vandalismi vari, ma anche quelli che rimangono versano ormai in un evidente stato di degrado e abbandono.
Caratteristica comune di questi insediamenti è la presenza di corridoi d'accesso, a volte delimitati da muretti a secco, di cortili comuni sui quali si affacciano più ambienti spesso variamente articolati e destinati a vari usi, sia abitativi che di ricovero per animali, e nei quali sono osservabili sedili, giacigli, abbeveratoi e nicchie di cui l'uso non è ancora accertato.
Particolarmente interessante è la masseria fortificata, un edificio maestoso e circondato da un possente muro a secco, reso invalicabile agli animali selvatici da un ben conservato "barracane".
E' ricordato dalle fonti assieme ad altri venti casali, tra quelli creati a seguito delle distruzioni ad opera dei Longobardi, evento che obbligò la popolazione a cercare rifugio nelle campagne. Questi agglomerati rurali restarono attivi almeno fino al 1232 quando Federico II di Svevia , con la "revocatio", non convinse gli abitanti a ripopolare la città. Dei numerosi ipogei, che sorsero nei pressi della masseria fortificata, oggi ne rimangono soltanto alcuni poiché gli altri sono stati interessati da crolli e vandalismi vari, ma anche quelli che rimangono versano ormai in un evidente stato di degrado e abbandono.
Caratteristica comune di questi insediamenti è la presenza di corridoi d'accesso, a volte delimitati da muretti a secco, di cortili comuni sui quali si affacciano più ambienti spesso variamente articolati e destinati a vari usi, sia abitativi che di ricovero per animali, e nei quali sono osservabili sedili, giacigli, abbeveratoi e nicchie di cui l'uso non è ancora accertato.
Particolarmente interessante è la masseria fortificata, un edificio maestoso e circondato da un possente muro a secco, reso invalicabile agli animali selvatici da un ben conservato "barracane".