Le note di Chopin risuonano a S. Domenico

L'altamurano Ascanio Arca ne interpreta i brani. "Promuovere i talenti del territorio"

lunedì 20 settembre 2010 10.31
A cura di Lucrezia Baldassarra
Ascoltare i brani di quello che è considerato il più grande compositore e pianista polacco Fryderyk Chopin all'interno di una chiesa come quella di S. Domenico, gentilmente messa a disposizione dal Presidente dell'Arciconfraternita del SS. Rosario l'avv. Loreto De Stefano, crea un effetto non indifferente. Se poi a tutto questo si aggiunge la bravura e la delicata timidezza di un pianista quale Ascanio Arca, altamurano per eccellenza, allora non resta che essere orgogliosi di appartenere a questa città.

In una location gremita di gente accorsa per l'occasione, è da lamentare però la poca affluenza di ragazzi che evidentemente erano indaffarati con la festa che parallelamente si svolgeva all'esterno della chiesa, la presidente dell'associazione culturale "Donne in" Teresa Carretta, ha presentato ad inizio serata Giacinto Moramarco, che ha accompagnato i presenti all'ascolto dei brani di Chopin, e Ascanio Arca il pianista che ha interpretato gli stessi.

L'associazione organizzatrice, da sempre sensibile alla promozione della cultura sul territorio, in occasione del bicentenario della nascita del pianista polacco, ha voluto offrire alla città di Altamura "che ha quasi sempre promosso Saverio Mercadante" un arricchimento culturale proponendo l'ascolto di brani, grazie anche al patrocinio del Comune di Altamura, di un compositore meno conosciuto rispetto ad altri e allo stesso tempo valorizzando il talento di un pianista locale.

"È stato difficile sintetizzare Chopin" definito da molti il poeta del pianoforte "colui che ha fatto di questo strumento musicale la sua voce; la voce della sua intimità" queste le parole di Giacinto Moramarco. Una musica che sicuramente ha affascinato la platea: lo si capiva dal rispettoso silenzio che calava ogni qual volta si diffondevano le note di un nuovo brano, ognuno di essi splendidamente interpretato tanto da conferirne una rinnovata immagine, e dalla standing ovation conclusiva riservata al pianista. "Non è stato semplice organizzare l'evento" ha commentato la presidente di "Donne in". Come è noto a tutti ogni impegno che si rispetti costa tempo e pazienza ma, aggiungerei, se i risultati sono tali ne vale davvero la pena.
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