Le iniziative del Giorno del ricordo
Una rosa sulla panchina di Norma Cossetto
martedì 11 febbraio 2025
22.00
Sono state numerose ieri le iniziative per il "Giorno del Ricordo delle vittime delle foibe e dell'Esodo Istriano, Giuliano, Fiumano e Dalmata" (istituito con la Legge n. 92 del 30 marzo 2004).
Tra queste, le deposizioni di fiori in luoghi simbolo o alla panchina dedicata a Norma Cossetto, in piazza Unità d'Italia, da parte dell'associazione Cultura identità. Studentessa italiana, istriana (oggi territorio della Croazia), venne uccisa dai partigiani jugoslavi nei pressi della foiba di Villa Surani. Il 9 dicembre 2005 è stata insignita della Medaglia d'oro al merito civile alla memoria.
Nella giornata di ieri soci del Comitato 10 febbraio di Altamura in collaborazione con l' Associazione Cultura Identità hanno deposto fiori all'esterno del Campo Esuli Istriani, Giuliani, Fiumani e Dalmati (realizzato nella seconda guerra mondiale come campo di prigionia "Campo 65"), in via Caduti delle Foibe e, appunto, sulla panchina dedicata a Norma Cossetto in Piazza Unità d'Italia. "Abbiamo commemorato una pagina triste della storia d'Italia - afferma Carlo Moramarco - Commemorare vuol dire ricordare insieme, solo così la nostra comunità può essere coesa e unita nel dire mai più violenza". Nella circostanza, Moramarco ha proposto di migliorare la viabilità verso il campo esuli o campo 65.
Tra queste, le deposizioni di fiori in luoghi simbolo o alla panchina dedicata a Norma Cossetto, in piazza Unità d'Italia, da parte dell'associazione Cultura identità. Studentessa italiana, istriana (oggi territorio della Croazia), venne uccisa dai partigiani jugoslavi nei pressi della foiba di Villa Surani. Il 9 dicembre 2005 è stata insignita della Medaglia d'oro al merito civile alla memoria.
Nella giornata di ieri soci del Comitato 10 febbraio di Altamura in collaborazione con l' Associazione Cultura Identità hanno deposto fiori all'esterno del Campo Esuli Istriani, Giuliani, Fiumani e Dalmati (realizzato nella seconda guerra mondiale come campo di prigionia "Campo 65"), in via Caduti delle Foibe e, appunto, sulla panchina dedicata a Norma Cossetto in Piazza Unità d'Italia. "Abbiamo commemorato una pagina triste della storia d'Italia - afferma Carlo Moramarco - Commemorare vuol dire ricordare insieme, solo così la nostra comunità può essere coesa e unita nel dire mai più violenza". Nella circostanza, Moramarco ha proposto di migliorare la viabilità verso il campo esuli o campo 65.