Le F.A.L. al centro del dibattito sulla mobilità sostenibile

Colamussi: «Se l’1 settembre non entrano in servizio i nuovi autobus, mi dimetto». Ai pendolari non resta che sperare

lunedì 5 luglio 2010 10.11
A cura di Antonietta Tricarico
Si è tenuto, lo scorso 1 luglio, presso la Sala Consiliare del Comune di Altamura, l'incontro organizzato dal Gruppo regionale e dalla sezione di Altamura di Sinistra Ecologia e Libertà dal titolo "Mobilità sostenibile, infrastrutture stradali e ferroviarie, piste ciclabili e ambiente urbano". Sono intervenuti il vicepresidente del Gruppo consiliare regionale di SEL, Michele Ventricelli, il presidente delle Ferrovie Appulo Lucane Matteo Colamussi, l'assessore ai Trasporti Regione Puglia, Guglielmo Minervini. Il capo compartimento Anas Puglia, Nicola Marzi, e il consigliere comunale di SEL, Lello Rella, non hanno potuto presenziare a causa di impegni lavorativi.

Parlare di mobilità sostenibile vuol dire affrontare tutta una serie di problematiche relative all'esigenza di un sistema di trasporti che, pur consentendo per ciascuno l'esercizio del proprio diritto alla mobilità, sia tale da non gravare eccessivamente sul sistema sociale in termini di inquinamento sia atmosferico che acustico, congestione ed incidentalità. Ad Altamura ci sono problemi legati alla mobilità all'interno del paese, come il traffico e la mancanza di parcheggio, ma anche problemi di natura extraurbana, che riguardano i collegamenti stradali e ferroviari del paese soprattutto con Bari e Matera.

Il primo a prendere la parola è stato il presidente delle Ferrovie Appulo Lucane, Matteo Colamussi, che, con disarmante pacatezza, ha ammesso la condizione di degrado e di inefficienza delle F.A.L., e tuttavia ha tenuto ad evidenziare i miglioramenti apportati nei primi due anni della sua presidenza: 14 carrozze su 20 sono state sottoposte a un restyling, 12 carrozze sono state climatizzate, periodicamente vengono compiuti interventi di sanificazione nelle carrozze, le stazioni sono state dotate di videosorveglianza e accesso ai disabili, sono state aggiunte delle carrozze in orari mattutini. Si è impegnato, inoltre, ad eliminare quattro passaggi a livello in modo da recuperare 8 minuti sui tempi di percorrenza, a dotare di info-point tutte le stazioni, a fare in modo che vi sia una fermata per l'Ospedale delle Murge, ad introdurre le rastrelliere per il parcheggio delle bici in tutte le stazioni e nei treni, a rimettere in servizio la carrozza su cui anni fa è caduto un camion. In quanto all'acquisto dei nuovi treni, Colamussi ha affermato che bisogna riporre speranza sull'eventualità che le F.A.L. vincano una gara indetta dalla Regione, che ha messo a disposizione 46.000.000 euro. Inoltre sono stati ordinati dei nuovi treni, ma la ditta che ha vinto l'appalto per la realizzazione, la Firema Trasporti S.p.a. di Caserta, è sull'orlo del fallimento e per questo non arrivano. Aspettando i nuovi treni, entro ottobre sarà completato il restyling delle carrozze. Dall'1 settembre, invece, saranno messi in servizio 12 nuovi pullman, e se ciò non dovesse verificarsi, il presidente Colamussi ha dichiarato che si dimetterà il giorno dopo.

Dopo il presidente Colamussi, ha preso la parola il vicepresidente del Gruppo consiliare regionale di SEL, Michele Ventricelli: «Finalmente iniziamo a vedere un po' la luce soprattutto per quanto riguarda la viabilità. La viabilità era uno dei limiti allo sviluppo e abbiamo tentato in tutti i modi di attirare l'attenzione su una tematica che era quella del collegamento viario importante tra la Basilicata e la Puglia, quindi tra Matera e Bari». I lavori sulla statale 99, che collega Matera ad Altamura, e sulla statale 96, che collega Altamura a Bari, sono da anni al centro di mille vicissitudini, ma, ha affermato Ventricelli, «l'asse lucano della 99 entro l'anno si concluderà». Problemi più seri per quanto riguarda il tratto pugliese, nel corso degli anni c'è stata una serie di difficoltà di carattere finanziario e progettuale, ma nelle settimane scorse sono iniziati i lavori in un tratto della Statale 96 che accorpa la variante di Toritto, dal km 93 al km 99, questi 7 km «saranno realtà nei prossimi 500 giorni». Ci sono ancora problemi per quanto riguarda il tratto che va da Toritto a Modugno, ma la procedura si dovrebbe avviare a soluzione salvo difficoltà di carattere finanziario, e nel giro di due anni, se tutto va bene, i lavori dovrebbero essere completi. Ventricelli si è espresso anche sulla situazione delle F.A.L., che dovevano essere una specie di metropolitana che collegasse Bari, Matera e Potenza ai piccoli centri lungo il percorso: «Questo delle F.A.L. è un percorso accidentato, è un percorso tortuoso su cui bisogna parlare in modo molto chiaro. Grande responsabilità per questa situazione delle F.A.L. attuale è sostanzialmente della vecchia presidenza. Su Tamburrino c'è un'inchiesta giudiziaria pesante riguardo al modo in cui sono state gestite le F.A.L.».

L'assessore ai Trasporti della Regione Puglia, Guglielmo Minervini, invitato a parlare, ha preferito, in un primo momento, dare spazio agli interventi del pubblico, che si sono concentrati tutti sulla situazione delle F.A.L., mirando sostanzialmente a far notare al presidente Colamussi come le migliorie apportate riguardino solo questione esteriori, di vernice, che non risolvono i veri problemi dei viaggiatori: mancanza di bagni, di posti, di igiene, ritardi. Il Presidente ha risposto che tutte queste mancanze sono motivate dalla scarsità dei fondi, dovuta principalmente alla cattiva gestione del precedente presidente, Alessandro Tamburrino, e che l'intervento di restyling non è affatto solo una questione di vernice; ai neon, dannosi sia per la vista che per l'accumulo di polvere nelle plafoniere, sono stati sostituiti i led, con i quali si ottiene un risparmio energetico e un effetto più riposante per gli occhi.

Particolarmente apprezzato dal pubblico, a giudicare dagli applausi, è stato l'intervento della dott.ssa Marialisa Moramarco, fondatrice del gruppo "FALle migliorare" su Facebook, che conta attualmente 870 adesioni, persone che ogni giorno raccontano i loro disagi. Tra le altre, alla sua domanda sul perché la F.A.L. sia l'unica compagnia (pare insieme alla Stp) che non prevede più la fermata degli autobus a Bari su Via Capruzzi – ulteriore motivo di sovraffollamento dei treni – il Presidente, che pure si è reso disponibile a darle il suo numero di telefono per qualunque informazione, non ha risposto.

Infine è intervenuto l'assessore regionale Guglielmo Minervini, che ha fatto notare come la mobilità significhi sviluppo, portando l'esempio della linea ferroviaria Lucera-Foggia. Inoltre si è detto favorevole all'apertura di un servizio domenicale delle F.A.L. – più volte richiesto dagli utenti, ma di difficile attuazione, sempre per mancanza di fondi – sarebbe, tra l'altro, secondo l'assessore, un modo di sfruttare la lentezza dei treni, che permette di ammirare il paesaggio, come fattore turistico, organizzando anche delle fermate enogastronomiche.

Interviste video a cura di Anna Maria Colonna. Riprese di Lucrezia Baldassarra.



Mobilit sostenibile
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«Sono assolutamente insoddisfatta della risposta di Colamussi, che a mio parere è stata una non-risposta», ha dichiarato la dott.ssa Moramarco dopo il convegno, «ha detto che mettere i bagni sui treni costerebbe all'incirca 300.000 euro. Allora: 1° è una cifra spropositata, ma voglio credergli perché nella vita non faccio bagni sui treni, 2° i nuovi vagoni, carrozze, comunque vogliamo chiamarle, sono arrivate già senza bagno invece sui treni "vecchi vecchi", per intenderci quelli con i sedili verdi di pelle, i bagni già c'erano. A partire dai vagoni "nuovi" e "nuovi nuovi" con i led, i bagni non ci sono mai stati. Io purtroppo li identifico così, vista la mia esperienza decennale con le F.A.L., mi definisco una loro azionista per i soldi che gli lascio ogni volta. Bastava acquistare treni già dotati di bagno, mica noi viaggiatori vogliamo installarne su carrozze in cui non sono previsti? Chiediamo solo che le nuove carrozze abbiano il bagno e, se si può, anche le tendine e un buon portabagagli. Insomma, non credo che chiediamo troppo. Ben venga la video sorveglianza, la tinteggiatura e tutto il resto, ma a Bari Centrale e Bari Policlinico non c'è bagno pubblico! Nelle carrozze non c'è posto per le valigie dei viaggiatori ed i borsoni delle ragazze che frequentano la scuola da estetiste!».

Diversi pendolari hanno lamentato che spesso, a causa della mancanza di adeguato posto per le valigie e del sovraffollamento, si ha difficoltà ad entrare, uscire e compiere i movimenti e gli spostamenti più elementari, oltre che a respirare, soprattutto con il caldo. Inoltre sebbene la forma delle carrozze più nuove ricordi quella tipica delle metropolitane, con lo spazio per i posti in piedi, e sia stata appositamente scelta – come ha affermato il presidente Colamussi – per ospitare più viaggiatori, visti i tempi di percorrenza, il servizio F.A.L. non può assolutamente essere paragonato a una metropolitana. Se poi quello che conta è solo stipare il maggior numero di persone possibile, senza pensare alla salute del viaggiatore, una similitudine più calzante, rispetto a quella con le metropolitane, sarebbe quella con i simpatici trenini che tutti noi conosciamo per aver visto film come Schindler's list. Il treno che parte alle 12:41 da Bari è conosciuto tra i pendolari come "Auschwitz".

«Tutto sommato con l'aria condizionata si sta meglio», ha affermato la dott.ssa Moramarco «quando la accendono; perché non l'accendono dall'inizio, altrimenti il motore si surriscalda e quindi: o devono andare più piano, o devono fare soste più lunghe. Inoltre, per mettere il motore dell'aria condizionata, hanno sacrificato altri posti. Ha detto [ndr il presidente Colamussi]: "abbiamo rimesso il pendolare al centro dell'attenzione". Questa è una sua convinzione. Alla mia provocazione sull'episodio di Miss Italia – in occasione della visita di Miss Italia vennero ridipinti gli edifici delle stazioni dove si è fermata – ha risposto che da Miss Italia non avevano avuto neanche un soldo, ma io, quello che volevo dire, è che è stato un intervento di facciata».

Una rivalutazione delle F.A.L. risolverebbe diversi problemi di mobilità per gli altamurani, e non solo; molti utenti, che abitualmente viaggiano in auto, sarebbero incoraggiati a prendere treni ed autobus, facendo diminuire il traffico, l'inquinamento e il rischio di incidenti soprattutto sulla Statale 96.

Tempi duri aspettano dunque il presidente Colamussi e le FAL, che sono stati quasi ininterrottamente al centro del dibattito di giovedì sera. Sarà difficile senza la bacchetta magica fare qualcosa che davvero riconquisti la fiducia degli utenti, ai quali non resta che sperare nella buona fede degli impegni assunti dal presidente Colamussi – che, bisogna rendergliene atto, non ha ricevuto una buona eredità – e in futuri finanziamenti.